venerdì 13 aprile 2012

Per i Lefebvriani è l'ultima chiamata all'ovile (Magister)

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12 commenti:

Anonimo ha detto...

Lamont davvero cogente. (E Alessia che dirà stavolta? Che Lamont "non vuol bene al Papa"?)

Anonimo ha detto...

Lamont prima "presume", poi "semplifica" e infine tira conclusioni.
Presume, presume ...
E per trarre delle considerazioni da ciò che si presume e non si conosce pienamente (l'oggetto, i punti precisi dei colloqui dottrinali) ci vuole oltre a fantasia, la "sfera di vetro".

raffaele ibba ha detto...

La FSSPX rigetta quei punti del Vaticano II che fanno del Concilio insieme al Papa, l'unica autorità in grado di decidere sulla Tradizione Apostolica e sulla azione pastorale della Chiesa e, quindi, si pongono nella posizione di dire "noi siamo più ortodossi (più bravi più autorevoli più veri cristiani più cattolici etc etc) di voi".
Cioè ancora, voi avete torto noi abbiamo ragione, siete pregati di obbedire. Cioè disconoscono l'autorità del Papa oltre che del Concilio Questo significa il dissenso su quei punti (è anche un problema di onestà linguistica ... io non posso dire che sono d'accordo sul 98% della Costituzione italiana, ma non sull'art. 21 .... sto usando il linguaggio in modo menzognero, per non far capire).
Questo, se ho ragione, fa intuire anche la scelta della riservatezza, per quel poco che ne capisco io. Si tratta esattamente del punto chiave dell'autorevolezza della Chiesa cattolica e quindi parlarne "fuori dai denti" è indispensabile.
Come si rappresenta e di decide la Tradizione Apostolica e la fedeltà pastorale alla parola. Infatti è significativa la contrapposizione dei papi dell'Ottocento e dei primi del 900 al Concilio ed agli altri papi del novecento successivi al Concilio.
Ovvero ancora.
La FSSPX dice, riducendo il suo discorso in soldoni, che tutti della Chiesa Cattolica siamo eretici e solo loro sono "buoni cristiani".
Perché papa Benedetto ci tiene così tanto oltre al fatto fondamentale dell'amore per l'unità?
Buona domanda.
ciao
r

Anonimo ha detto...

Anche Magister, che con la parola ci sa fare, ci mette del suo :-)
L'articolo di Lamont è del tutto inutile visti presupposti e non necessariamente malevolo nei confronti del S. Padre. Non stupisce che scriva per first things e, men che meno, per la rivista diretta da Brunero Gherardini.
Alessia

Anonimo ha detto...

Alessia & Raffaele rendono necessaria l'introduzione di un nuovo termine: "ratzingeriani di sinistra".

(Non tanto in senso politico, quanto teologico-filosofico.)

raffaele ibba ha detto...

C'è poco da essere "di sinistra" o di pentadodecafonismi
l'articolo di Lamont è bello strano e con molte pieghe
ciao
r

Anonimo ha detto...

Anonimo 18:01 ,
chi è Ratzingeriano, anzi direi ancor più "Benedettiano", LO E' e basta.
Non esistono destre e sinistre.
Esiste Ratzinger-Benedetto XVI e chi decide di seguirlo integralmente e chi no. Punto!

Raffaella ha detto...

Concordo con Anonimo 19.13.
R.

Fabiola ha detto...

Mamma mia, adesso anche i ratzingeriani di destra e di sinistra!!!
In Italia non si riesce proprio a non perpetuare la azzeccatissima canzone di Gaber, ma lì si trattava di doccia e di bagno...non di teologia.
Comunque ormai non sopporto più nè i ratzingerismi nè i benedettismi.
Sono per il "cattolici", tout court, quelli che seguono Cristo integralmente. E andar dietro a Benedetto aiuta.

Anonimo ha detto...

Fabiola cara, non trattavasi -quanto all'analogia- di Gaber, quanto piuttosto di Hegel, diciamo..

Ciò che è papale è ortodosso.

vs

Ciò che è ortodosso è papale.


(Fine del disturbo.)

Fabiola ha detto...

Se trattavasi di Hegel, anonimo caro, (un user name non guasterebbe) è anche peggio.
Dal basso della mia cultura, non mi sembra che da destra e sinistra hegeliana sia venuto nulla di particolarmente buono.

Un username non guasterebbe ha detto...

Ironicamente, ier l'altro, sull'Unità, il Di Giacomo evocava (in ben altro contesto)
"la bulimia di potere del wojtylismo di destra e di sinistra" (anni '90?) :


http://settimocielo.comunita.unita.it/2012/04/12/il-dopo-wojtyla-alla-resa-dei-conti/