sabato 20 ottobre 2012

Sinodo: dopo la crisi della pedofilia più spazio alle donne. Mons. Zollitsch spera in cambiamento per divorziati risposati. Gmur: la trasparenza è indispensabile alla Chiesa (Izzo)

SINODO: DOPO CRISI PEDOFILIA PIU' SPAZIO ALLE DONNE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 ott. 

La "grave crisi attuale" - causata dagli abusi sessuali commessi da ecclesiastici - puo' essere superata anche dando maggiori responsabilita' ai laici e in particolare alle donne. Lo ha affermato monsignor Kieran O'Ralley vescovo di Killaloe in Irlanda. 
"Il Sinodo - ha detto il presule in Aula, alla presenza del Papa - voglia rivolgere una parola di incoraggiamento a tutti gli agenti della nuova evangelizzazione, soprattutto alle molte donne che rivestono un ruolo significativo nella vita della nostra Chiesa, esprimendo la nostra gratitudine per la loro generosa attivita' nel diffondere il Vangelo nei vari settori della vita quotidiana in cui sono presenti come figure centralinel lavoro, nella scuola, nella famiglia e nel campo sanitario". "Questi e altri membri impegnati delle nostre comunita' di fede, si aspettano e attendono - ha sottolineato il presule irlandese - un messaggio di speranza e di incoraggiamento dal Sinodo, mentre li invitiamo a impegnarsi con coraggio evangelico a favore della nuova evangelizzazione nei diversi areopaghi del nostro tempo". 

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SINODO: PRESIDENTE VESCOVI TEDESCHI SPERA IN CAMBIAMENTO PER DIVORZIATI RISPOSATI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 19 ott. 

Il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, ha preso posizione oggi a favore di una apertura della Chiesa per le coppie di divorziati risposati, ai quali non sono concessi i sacramenti, richiesta avanzata al Sinodo dall'arcivescovo italiano Forte, dal maltese Grech e dallo svizzero Gmur. "Non e' un tipico problema dell'Europa centrale", ha aggiunto Zollitsch in un briefing a margine dell'Assemblea dei vesocvi di tutto il mondo sulla Nuova Evangelizzazione. "Che la pastorale nei confronti di coppie divorziare e risposate sia un compito importante e' un fatto che torna sempre e rafforza anche me nel tentativo di cercare quali strade abbiamo", ha detto l'arcivescovo, ricordando che il tema e' avvertito anche dai vescovi latino-americani e africani. 

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SINODO: VESCOVO BASILEA, TRASPARENZA E' INDISPENSABILE A CHIESA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 19 ott. 

"Ai bambini insegnamo: se hai fatto un errore, vai e chiedi scusa. E' normale che anche la Chiesa debba fare cosi'". Il vescovo di Basilea, monsignor Felix Gmur, spiega con questo semplice esempio la sua richiesta di una assoluta trasparenza della Chiesa riguardo sia alle sue colpe ed errori, a partire dagli abusi sessuali, che per quanto riguarda le vicende finanziarie, pronunciata in aula davanti ai 262 padri sinodali e al Papa. "Conversione e rinnovamento delle strutture ecclesiastiche vanno insieme", spiega il presule - appena 46enne - incontrando i giornalisti a margine dei lavori del Sinodo. "Per quanto riguarda la pedofilia - esemplifica - si tratta di reati gravissimi, per i quali c'e' obbligo di denuncia, se ne abbiamo notizia prima che sia gia' partita l'inchiesta giudiziaria".
"I reati - ricorda il vescovo di Basilea - vanno sanzionati in un tribunale pubblico. A noi competono le sanzioni canoniche e anche li' e ci deve essere sempre trasparenza: non abbiamo niente da nascondere, se si e' commesso un errore dobbiamo pagarne le conseguenze". In tema di trasparenza il presule si e' soffermato anche sul rifiuto di cinque parroci svizzeri che non hanno voluto raccogliere l'Obolo di San Pietro perche', ha rilevato, "non sapevano dove precisamente finiscono i soldi inviati alla Santa Sede". "Questi sacerdoti - ha chiarito - non saranno puniti, ma come vescovi svizzeri abbiamo detto loro che hanno commesso essi per primi un abuso di potere, in quanto i fedeli hanno diritto a dare qualcosa al Papa, se c'e' una colletta obbligatoria. La loro richiesta di trasparenza l'abbiamo pero' trasmessa a Roma, spiegando che in Svizzera sui bilanci siamo tutti molto attenti". "Se in Vaticano ci sono problemi - ha detto inoltre, rispondendo a una domanda su Vatileaks - debbono risolverli quelli che sono alla fonte di questi problemi". Ai giornalisti il presule ha anche citato la regola di San Benedetto, tanto cara a Papa Ratzinger: "se qualcuno avanza una critica - ha ricordato - l'abate deve chiedersi se Dio non l'ha mandato da lui proprio per quello". "La Chiesa - ha concluso - deve seguire questa indicazione". 

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3 commenti:

Andrea ha detto...

Estremamente grave la manovra "politica" sui divorziati risposati (il vero punto è questo, non le "coppie di fatto"), cioè sulla cancellazione del Matrimonio-Sacramento.

Il presidente della Conferenza Episcopale della Germania cita i Vescovi "meridionali" del suo stesso avviso per dire "Ecco, non siamo solo noi dell'Europa Centrale a pensarla così", e per chiedere un cambiamento della dottrina cattolica.
Se qualcuno vuole, c'è il mio commento a "Sinodo, card. Scola.." (oggi)

Anonimo ha detto...

Ma come vorrebbero questi Vescovi che venisse cambiato qualche cosa rispetto ai divorziati risposati? Perchè non dicono chiaro e tondo:vorremmo questo, questo e questo, stanno sempre sul vago, vengano allo scoperto! Mariella

Andrea ha detto...

Vorrebbero che potessero essere assolti e fare la Comunione, cara Mariella.
Questo vorrebbe dire "Il Matrimonio Sacramentale è una formalità, ripetibile a piacimento (tipo attori americani); in definitiva, l'unione fra uomo e donna è un contratto, non un Sacramento".
Questo, a sua volta, vorrebbe dire "L'unione sponsale di Cristo con la Chiesa, Suo Corpo, non c'è: Dio non si è incarnato"