martedì 23 ottobre 2012

Lombardi: il Papa potrebbe concedere la grazia all'ex maggiordomo. Gabriele sconterà la pena nella Caserma della Gendarmeria (Izzo)

VATICANO: LOMBARDI, PAPA POTREBBE CONCEDERE GRAZIA A GABRIELE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 ott. 


Il Papa potrebbe concedere la grazia a Paolo Gabriele ma non si possono prevedere "ne' tempi ne' modi".
Lo ha affermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, per il quale e' ancora pendente la possibilita' che il maggiordomo sia nuovamente arrestato per scontare la pena in Vaticano.
"Nessuno sa - ha scandito il religioso - ne' io ho da dire quando e se la grazia sara' concessa. Se il Papa ce lo dira' lo sapremo, per ora e' una possibilita': piu' di questo io non dico anche per non essere falsamente interpretato". Per ora, comunque, "Paolo Gabriele e' agli arresti domiciliari per far decorrere i termini di un appello eventuale del promotore di giustizia di appello, Giovanni Giacobbe; trascorsi questi tempi, se non fara' appello, la sentenza di per se' diventa esecutiva e c'e' da prevedere la carcerazione che sarebbe in Vaticano e non in Italia in quanto non c'e' nessuna iniziativa in tal senso e credo non ci sia convenzione per attuare quanto pure e' previsto dai Patti Lateranensi" in base ai quali c'e' la possibilita' di far scontare in Italia le pene comminate da un Tribunale Vaticano. 


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VATICANO: LOMBARDI,GABRIELE SCONTERA' PENA IN CASERMA GENDARMERIA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 23 ott. 

"Paolo Gabriele potrebbe scontare la pena alla quale e' stato condannato nelle celle della Caserma della Gendarmeria Vaticana". Lo ha precisato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Essendogli stata negata la sospensiva, il condizionale e' legato, ha spiegato il portavoce, alla possibilita' che il promotore di giustizia della Corte d'Appello, professor Giovanni Giacobbe, impugni la sentenza. L'ipotesi che il Papa conceda la grazia esula invece dalle considerazioni riguardo al luogo di detenzione in quanto si tratta di "una decisione personale" del Papa. 
Le celle della caserma, ha ricordato infatti Lombardi, sono state ristrutturate proprio di recente, mentre il Trattato Lateranense che prevede la detenzione in Italia "non si prevede che sia attuato in questo caso".
A padre Lombardi e' stato chiesto anche dove sia ubicata la caserma della Gendarmeria dove presumibilmente Gabriele sara' riportato nei prossimi giorni non appena cioe' la pena diverra' definitiva per mancata impugnazione, e il religioso ha ricordato che essa si trova "dietro l'Osservatore Romano, ma in un edificio separato da quello del giornale". Come e' noto, il promotore di giustizia Nicola Picardi ha aperto un fascicolo sulle condizioni della precedente detenzione di Gabriele, che durante il processo lamento' di essere stato costretto in una cella talmente stretta da non poter alzare le braccia e nella quale la luce era accesa 24 ore su 24. La Gendarmeria rispose sia con un comunicato stampa che con la deposizione dell'ufficiale responsabile della detenzione che Gabriele era stato sempre ospitato in ambienti comunque rispondenti alle norme internazionali e che dopo 20 giorni (su circa 60) era stato trasferito nelle nuove celle. Rivelando inoltre che lo stesso Gabriele aveva ringraziato la Gendarmeria per essere stato trattato sempre con grande umanita'. 


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