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6 commenti:
questa storia del giornalista complice è una fissazione, una malattia, per infangare qualcuno, mosso da invidia
io invece ci credo. E mi sembra, navigando qua e là, che non sono l'unica. Secondo me in tanti sanno anche di chi si tratta nell'ambiente , di chi insufflava su una psicologia semplice per non dire un melenso.
Ma come si fa a pensare che Gabriele abbia agito da solo, senza complici dentro e fuori il Vaticano?
Dov´è il movente? Aiutare il Papa? Contro chi? E perché? Gli è parso che ci fosse qualcuno che agiva contro Benedetto? E come è venuto in mente a Gabriele che agendo in questo modo avrebbe aiutato il S. Padre?
Credere che Gabriele sia l`unico colpevole è voler chiudere gli occhi davanti alla realtà; certo libera la coscienza dal porsi tante domande: complici? mandanti? lotte intestine? perché?. Ma si può andare avanti così?
Io sono estremamente deluso: tutto quello che avevo pensato già all`inizio si sta avverando: inciucio dietro le quinte. Senza magari che al S. Padre venga raccontata tutta la storia...
ma perchè non proviamo ad avere pazienza? e a vedere cosa succederà?
In Italia le indagini vanno così lente che si fa in tempo a diventare canuti prima del rinvio a giudizio e qui si pretende che gli attori della vicenda siano come Speedy Gonzales il cartone animato.
Che è l'unico indagato si dice per ora ma non è concluso tutto.
Lasciamo gli inciuci in bocca ai politici.
Io dico che la Commissione cardinalizia ha lavorato efficacemente e che si sta andando avanti nonostante la disinformazione distribuita a piene mani dai soliti giornali.
Se poi vogliamo vedere appesi anche certi personaggi specifici aspettiamo almeno di sapere che hanno fatto per certo qualcosa di illecito veramente.
O va bene che appendano due o tre qualsiasi?
... appunto, l'autore di questi articoli della Stampa sta cercando di 'appendere' qualcuno, ma per motivi solo personali. Probabilmente il maggiordomo si sarà fatto aiutare da un 'postino' per recapitare i documenti a Nuzzi, ma pensare che il suo aiutante sia stato un altro giornalista - e il nome viene fatto girare apposta, con malizia - è assolutamente puerile.
sarà puerile ma io alle aureole dietro alla testa dei giornalisti faccio fatica a credere.
Non mi riferivo agli articoli della Stampa che non leggo.
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