lunedì 9 luglio 2012

La modestia del Papa che a Nemi ricorda: nel 1965 ero un "teologo senza grande importanza"


Papa/ A Nemi ricorda soggiorno 1965: Ero teologo senza importanza

"Il più bel ricordo di tutto il Concilio"

Città del Vaticano, 9 lug. (TMNews)

Il Papa ha ricordato il suo passato, in occasione di una visita compiuta oggi ad una casa dei missionari Verbiti a Nemi dove aveva soggiornato ai tempi del Concilio vaticano II nel 1965, sottolineando che all'epoca era un "teologo senza grande importanza".
Dopo essere giunto poco dopo le 11.30 ed essere entrato tra gli applausi nella casa con il consueto supporto del bastone da passeggio il Papa - come si vede nelle immagini del 'Centro televisivo vaticano' - si è soffermato alcuni minuti in preghiera ed ha poi rivolto ai missionari un breve discorso. Benedetto XVI si è detto "grato" di "rivedere dopo 47 anni questa casa", legato a "forse il più bel ricordo di tutto il Concilio". Ratzinger - perito del Concilio - ha ricordato che all'epoca abitava nel Collegio dell'anima, dove era "anche bello" ma c'era "tutto rumore", "ma stare qui nel verde e avere questo respiro della natura, questa freschezza dell'aria era già in sé una cosa bella. E poi - ha ricordato Ratzinger a proposito del soggiorno teso a reimpostare il decreto conciliare 'Ad Gentes' - in compagnia con tanti grandi teologi e con l'incarico improtante di preparare il decreto sulla missione. Mi ricordo che il generale di quel tempo era pieno di dinamismo missionario per dare nuovo slancio allo spirito missionario e aveva me - ha aggiunto Ratzinger - che ero teologo senza grande importanza, invitato chissà perché, ma per me era un grande dono".
Il Papa ha concluso la visita con una passeggiata con i superiori dei Verbiti che ha compreso anche un affaccio sul lago di Nemi Il Papa ha ricordato come all'epoca del concilio il segretario del cardinale tedesco Frings, padre conciliare, "fece a nuoto tutto il lago".

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Attenzione a non confondere modestia con umiltà. La differenza è notevole. Il nostro Benedetto è umile.
Alessia

Anonimo ha detto...

Fortuna che era un teologo senza grande importanza.....avercene!Cmq la grandezza di questo papa sta nell'essere spontaneo,accessibile anche quando parla di cose difficilissime,semplice eppure profondissimo;ringraziamo Dio per questo grande dono fatto alla chiesa e a noi piccoli.GR2

Fabiola ha detto...

Adoro contraddire Alessia, con simpatia.
La parola modestia è bellissima: deriva da modus, ed allude alla misura e al senso del limite.
L'umiltà è piuttosto il riferimento alla condizione umana in quanto tale e il suo riconoscimento; la modestia riguarda il comportamento, il linguaggio, l'atteggiarsi di fronte agli altri e alla realtà: mi sembra tratteggi assai bene il temperamento di Joseph Ratzinger: "se volete scoprire la mia grandezza dovrete entrare nella mia misura". Ma questo lo scrivo io, lui non lo penserebbe mai. La sua modestia è tale perché si confronta, ad ogni istante, con la dismisura di Dio.
Perdonate lo sproloquio da insegnante.

Anonimo ha detto...

Che ci vuoi fare, Fabiola, talvolta sono un po' alberoniana:-)Alessia

Fabiola ha detto...

Niente di male, Alessia. Rinnovo la simpatia.