PAPA: LA CHIESA SIA POVERA COME SAN FRANCESCO
Salvatore Izzo
(AGI) - Castel Gandolfo, 15 lug.
San Francesco volle vivere in modo integrale il brano del Vangelo - letto oggi nella liturgia - nel quale Gesu' ordina ai seguaci di "non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: ne' pane, ne' sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche". Lo ha ricordato il Papa nel breve discorso pronunciato all'Angelus, dopo essere rientrato a Castel Gandolfo da Frascati, dove ha compiuto in mattinata la sua 30esima visita pastorale in Italia.
Benedetto XVI ha rilevato che oggi ricorre la festa di un grande santo francescano il teologo e dottore della Chiesa San Bonaventura, il quale scrisse: "Confesso davanti a Dio che la ragione che mi ha fatto amare di piu' la vita del beato Francesco e' che essa assomiglia agli inizi e alla crescita della Chiesa".
"Queste parole - ha commentato Ratzinger - ci rimandano direttamente al Vangelo di questa domenica, che presenta il primo invio in missione dei dodici".
"Francesco d'Assisi - ha sottolineato - dopo la sua conversione, praticò alla lettera questo Vangelo, diventando un testimone fedelissimo di Gesu' e associato in modo singolare al mistero della Croce, fu trasformato in un 'altro Cristo', come proprio san Bonaventura lo presenta".
"Cari amici - ha chiesto quindi il Pontefice ai 4 mila fedeli presenti nel cortile della residenza estiva di Castel Gandolfo - invochiamo Maria Santissima, che domani celebreremo quale Vergine del Monte Carmelo, affinche' ci aiuti, come san Francesco e san Bonaventura, a rispondere generosamente alla chiamata del Signore, per annunciare il suo Vangelo di salvezza con le parole e prima di tutto con la vita".
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PAPA: NONOSTANTE TUTTO LA CHIESA VA AVANTI E NON REGREDISCE MAI
Salvatore Izzo
(AGI) - Castel Gandolfo, 15 lug.
"La Chiesa non regredisce mai, ma sempre progredisce". Papa Ratzinger ha incoraggiato con queste parole i fedeli presenti oggi alla preghiera dell'Angelus, all'indomani dell'ultimo clamoroso scandalo che vede coinvolto un sacerdote.
"Tutta la storia - ha spiegato il Papa citando San Bonaventura - ha come centro Cristo, il quale garantisce anche novita' e rinnovamento ad ogni epoca. In Gesu' Dio ha detto e dato tutto, ma poiche' egli e' un tesoro inesauribile, lo Spirito Santo non finisce mai di rivelare e di attualizzare il suo mistero. Percio' l'opera di Cristo e della Chiesa non regredisce mai, ma sempre progredisce''.
''Cari amici - ha poi concluso Benedetto XVI - invochiamo Maria santissima, che domani celebreremo quale Vergine del Monte Carmelo, affinche' ci aiuti, come san Francesco e san Bonaventura, a rispondere generosamente alla chiamata del Signore, per annunciare il suo Vangelo di salvezza con le parole e prima di tutto con la vita".
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