giovedì 5 luglio 2012
Il Papa e la nuova fiducia a Bertone (Tornielli)
Il Papa e la nuova fiducia a Bertone
ANDREA TORNIELLI
I tempi del Papa non sono quelli della cronaca».È questa la ragione per cui, a due settimane dalle voci che parlavano di imminenti cambi ai vertici della Segreteria di Stato, Benedetto XVI con una lettera breve ma inequivocabile ha rinnovato la fiducia a Tarcisio Bertone, definendo «ingiuste» le critiche rivolte al cardinale.
Ratzinger ripete così ciò che aveva già affermato pochi giorni dopo l’arresto del suo maggiordomo, quando aveva rinnovato, in un momento delicatissimo di tensioni e veleni, la piena fiducia ai suoi più stretti collaboratori. Bertone dunque rimane. Dopo la stringata ma efficace missiva papale, decade l’ipotesi di un cambio dopo l’estate, ma appare anche allontanarsi una possibile successione a fine 2012, subito dopo che Bertone avrà compiuto 78 anni.
La chiave per leggere la lettera di ieri rimane dunque quella fatta filtrare dal Vaticano per smentire gli articoli che dieci giorni fa preannunciavano l’avvicendamento in Segreteria di Stato: i tempi del Papa non sono quelli della cronaca. E per di più la Chiesa non è solita reagire sotto pressione mediatica. Nominare un nuovo Segretario di Stato ora, o subito dopo l’estate, sarebbe equivalso a dar ragione ai «corvi» e ai loro ispiratori nei sacri palazzi, che hanno fatto filtrare documenti riservati avendo come bersaglio principale – anche se non unico – proprio Bertone. Le due circostanze non sono assimilabili, nemmeno lontanamente, ma anche in un caso ben più grave, nel pieno della bufera giudiziaria sullo IOR allora guidato dal vescovo Paul Marcinkus, la Santa Sede aveva reagito facendo quadrato attorno ai suoi uomini.
Riconfermare la fiducia a un collaboratore del quale conosce e riconosce pregi e difetti, ma del quale non è mai stata in discussione la fedeltà, vuol dire per Benedetto XVI garantire la pienezza delle funzioni del suo «primo ministro» attualmente in carica. Sia internamente, nei confronti della Curia romana, come pure a livello internazionale. Ciò non significa che l’anno prossimo, passata la bufera, Ratzinger non possa decidere di accettare la rinuncia presentata a suo tempo da Bertone al compimento dei 75 anni, accogliendo la disponibilità a ritirarsi che il Segretario di Stato ha ripetuto al Papa nei momenti più critici, sentendosi sempre rispondere di rimanere al suo posto.
© Copyright La Stampa, 5 luglio 2012 consultabile online anche qui.
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