venerdì 8 giugno 2012
Mons. Gaenswen: E' venuto il tempo di sottoporre a profonda revisione l'immagine dell'ex Prefetto Joseph Ratzinger che alcuni media hanno prodotto
Cerchero' di non arrabbiarmi e rispondero' sotto:
Mons.Gaenswen:Spesso sbagliata immagine media, non è un politico
"E' venuto il tempo - ha messo nero su bianco Padre Georg- di sottoporre a profonda revisione l'immagine dell'ex Prefetto Joseph Ratzinger che alcuni media hanno prodotto.
Questo non solo per fare giustizia a una grande personalità ma anche per poter ascoltare senza pregiudizi cosa ha da dire quell'uomo che siede sulla Cattedra di Pietro".
Perchè "il Papa - ha sottolineato mons Gaenswen di Benedetto XVI- non è un politico e il suo Pontificato non è un progetto", nel senso che per lui esercitare il ministero petrino "non si tratta di esercitare una singolare creatività nè di mettersi in particolare rilievo". E quindi "non è un caso che la parola 'Provvidenza' venga utilizzata dal Papa"".
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Beh, il tempo e' scaduto da un pezzo. Se questa operazione-verita' fosse stata fatta anni fa, come anche questo blog chiedeva, forse non saremmo arrivati a questo punto.
Comunque meglio tardi che mai anche se il Papa e' riuscito da solo ad imporre la sua vera personalita' al di la' e soprattutto nonostante i media. Forza e coraggio, quindi! Non e' mai troppo tardi per rendere giustizia ai giusti.
R.
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11 commenti:
Tempo scaduto. E ciascuno cominciasse un po' a pensare anche alla sua di immagine
in tutto questo schifo l'unico ad uscirne splendidamente è il papa.
inutile parlare della sua immagine che è stupenda.
ciascuno si guardi allo specchio e si domandi che cosa ha sbagliato.
L'immagine del Papa è splendida! La gente lo ha capito, ha fiducia in lui e lo ama teneramente. Potrà sembrare un paradosso, ma è stato proprio il modo di affrontare le crisi messo in campo dal Santo Padre a restituire l'immagine più vera di Joseph Ratzinger, ex prefetto e oggi Papa. L'ultima crisi, lungi dal danneggiarlo, lo esalta. Peccato non si possa dire lo stesso di coloro che gli hanno giurato fedeltà.
Alessia
Raffaella,
non c'e' di sicuro da arrabbiarsi con Georg: lui come Segretario non dovrebbe avere "voce pubblica". E' tutto quanto il resto che dovrebbe essere messo in discussione molto seria, visto che a livello di "immagine pubblica" del Papa (odio questi termini, ma e' il topic) hanno cominciato a dargli addosso dopo 5 secondi dalla sua elezione.
Prima cominciano il repulisti, meglio e' - e a tutti i livelli.
Verissimo!
Il mio era un discorso generale, non contro qualcuno in particolare.
Ho gia' detto che la gestione da parte della curia della crisi del 2010 non e' perdonabile ne' giustificabile. Per fortuna il Papa ha fatto uscire la Chiesa dal cono d'ombra.
Stavolta la crisi investe direttamente la curia (non tanto il Papa) ed e' compito dei collaboratori del Santo Padre trovare una soluzione per uscirne ed in fretta.
Non ci si illuda che il successo di Milano cambi le cose.
E' stata una dimostrazione di amore per Benedetto XVI (e anche per Scola), non certo per il Vaticano.
Sono lombarda e so quel che dico.
Lo si ricordi e bene!
R.
Spero don Georg continui a non avere "voce pubblica" e persista nel suo ruolo di ombra. Dubito della capacità del collaboratori del Papa di trovare una soluzione da soli, purtroppo.
Alessia
Affermazioni senza senso. Mettersi a disposizione della Provvidenza significa concretamente pregare, e poi realizzare sul piano dell'azione i progetti specifici che lo Spirito Santo ispira.
E' esattamente questo che il nostro grandissimo Papa Benedetto XVI sta facendo. Ed è per questo - come chiunque vede, a meno di non accecarsi - che a Lui sta riuscendo di realizzare quel che agli occhi dei mondani appare letteralmente "incredibile". I santi fanno miracoli, e sono sempre uomini di "progetto" e di azione.
non credo sarà mai possibile, visto che significherebbe mettere al microscopio il precedente pontificato, e questo nessuno lo vuole, Benedetto xvi in primis (credo)
L'immagine del Papa è splendida: ma su questo tutti, in apparenza concordano, tradizionalisti e progressisti, Ferrara e Melloni, chi lo vuole dimissionario e chi si "intenerisce" per la sua fragilità, chi lo tratta da "minus habens", circondato da idioti e farabutti che si sarebbe scelto o non avrebbe rimosso perché non dotato di capacità "politiche" (e questo sarebbe un complimento).
E' la curia il problema, per altri l'istituzione-chiesa tout court che il Papa dovrebbe aver il coraggio di smantellare e via così...
Quando la sua "splendida figura" sarà rimasta sola in mezzo alle macerie potremo rallegrarcene?
In senso escatologico può darsi, ci resta il non prevalebunt, ma a chi giova esaltare il nanismo degli uomini di Chiesa per far risaltare
la grandezza di questo Papa?
Per quel che lo conosco, non credo che apprezzerebbe questa furia purificatrice senza pazienza e, soprattutto senza dolore.
E' la Chiesa, persino come istituzione, che ha permesso che il ragazzino bavarese, figlio di un gendarme e di una cuoca, diventasse questo gigante della fede e della ragione. Lui lo sa ed è colmo di gratitudine.
Un po' di misericordia suvvia e di pazienza.
Abbiamo già avuto il dono di vedere questo Pontificato, non pretenderemo di vedere compiuta l'utopia catara di una "società dei puri"?
Nella Chiesa c'è posto per me: questo dice tutto.
La grandezza del Papa è la sua corona di spine portata per sette lunghi anni senza che nessuno l'abbia mai aiutato!Sbaglio :l'abbiamo aiutato noi con le nostre preghiere... abbiamo sventato il colpo di stato di Romeo e modernisti...
Sinceramente trovo queste dichiarazioni inutili e fuori tempo massimo! Comunque, i semplici, coloro che come noi, dal primo giorno abbiamo seguito Papa Benedetto XVI dividendo con lui le gioie, dolori, cattiverie, fango e tanto altro, lo amano, lo seguono e pregano incessantemente per lui! La figura del Papa è PICCOLA MA GIGANTESCA rispetto ai lupi ed ai corvi ( collaboratori compresi ), che cercano di cibarsene! Quindi ognuno pensi alla propria di persona! e per quanto è possibiole, chi ha la grazia di vivere accanto a quest'uomo, abbia la compiacenza di essergli fedele senza se e senza ma magari evitando di finire come il " fido" maggiordomo!
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