Unità nella diversità
«La cultura, la ricerca del bello e del vero sono la via per incontrarci e camminare insieme nei fatti». Lo ha detto il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, salutando il coro di Westminster Abbey, in occasione del concerto eseguito giovedì 28 giugno insieme al Coro della Cappella Sistina.
La corale è giunta con la delegazione anglicana a Roma in questi giorni per partecipare alle celebrazioni ecumeniche in onore dei santi Pietro e Paolo apostoli. «Abbiamo ascoltato -- ha commentato il porporato -- un magnifico concerto, nel quale la grande tradizione musicale inglese e quella romana si sono mirabilmente intrecciate. Sonorità diverse, frutto di tradizioni culturali diverse, sono riuscite a fondersi, esprimendo in maniera evidente ciò che la Chiesa è nella sua essenza, cioè l'unità di diversità dove il meglio di ogni cultura è riconosciuto, ricevuto e valorizzato per la gloria di Dio».
Il cardinale Bertone ha poi richiamato la cornice spettacolare della Cappella Sistina, la quale -- ha spiegato -- «riconduce tutto a unità, facendoci immergere nelle fonti comuni dell'arte, dove la bellezza è via privilegiata per incontrare Dio». Quindi ha ringraziato i benefattori presenti. Il Signore -- ha detto loro -- ricompensi la vostra generosità».
Infine il segretario di Stato ha invitato alla solenne celebrazione dell'indomani nella basilica di San Pietro con la presenza del Papa, dei metropoliti che ricevono il Pallio, della delegazione ortodossa e delle due prestigiose corali di Westminster Abbey e della Cappella Sistina, che per volontà di Benedetto XVI cantano insieme, come «segno tangibile di una volontà di camminare insieme, cercando di anticipare nella storia quella desiderata unità che tutti cerchiamo e la cui realizzazione -- ha concluso -- attendiamo con ferma speranza come dono di Dio».
(©L'Osservatore Romano 29 giugno 2012)
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