mercoledì 27 giugno 2012

Presentato al Papa uno studio all'avanguardia sulle staminali adulte


Presentato al Papa uno studio all'avanguardia sulle staminali adulte


E’ stata presentata oggi a Benedetto XVI, dopo l'udienza generale, la prima copia del volume "Our Stem Cells: The Mistery of Life and Secrets of Healing". Si tratta di un testo innovativo per la ricerca sulle cellule staminali adulte, che indaga le terapie possibili grazie al loro impiego nel campo medico, ma anche le loro implicazioni culturali ed etiche. Un’opera unica risultato della collaborazione tra il Pontificio Consiglio della Cultura - attraverso la sua fondazione caritatevole STOQ International - e la "Stem for Life Foundation". Il testo, che sarà disponibile entro la fine dell’anno, contiene anche un discorso di Benedetto XVI, con il quale si esorta a un sostegno e a una sensibilizzazione maggiori per i progressi nella ricerca sulle cellule staminali adulte, al fine di alleviare le sofferenze umane. 


Nello specifico, lo studio mette a fuoco i concetti discussi nella prima Conferenza internazionale sulle cellule staminali adulte, svoltasi in Vaticano lo scorso anno, e offre al lettore una panoramica affascinante e completa del loro ruolo vitale nel futuro della medicina rigenerativa, compresa la loro capacità di riparare il cuore e gli organi danneggiati, ridare la vista, uccidere il cancro, curare il diabete, guarire le ustioni e fermare la marcia di malattie degenerative come l’Alzheimer, la sclerosi multipla e il morbo di Lou Gehrig. “Il libro – ricco di casi reali ha affermato Robin Smith, amministratore delegato di NeoStem – non parla soltanto del successo della nostra partnership storica con il Vaticano, ma pone le basi per i nostri prossimi appuntamenti”. Sulla stessa linea mons. Tomasz Trafny, del Pontificio Consiglio della Cultura, convinto che il volume possa promuovere un dialogo intenso tra la comunità scientifica e quella religiosa all’interno dell'importante cornice della ricerca della verità e dei più alti valori etici. 


“Ci auguriamo – conclude mons. Trafny – che possa contribuire a educare le persone di tutto il mondo sull’importanza di una ricerca scientifica etica, e aiutarle a capire che non è necessario scegliere tra la propria fede e la scienza, ma che, in realtà, le due possono lavorare insieme per migliorare profondamente l'umanità.” A consegnare la prima copia al Pontefice, oltre monsignor Tomasz Trafny e al dott. Robin Smith, era presente anche il presidente della Stem for Life Foundation e il dottor Max Gomez, fiduciario della medesima Fondazione. (A cura di Cecilia Seppia)


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1 commento:

Andrea ha detto...

La fondazione STOQ non è "caritatevole", ma istituzionalmente rivolta al rapporto scienza-fede ("Science, Technology and the Ontological Quest": "Scienza, Tecnologia e Domanda Ontologica").
Si tratta di un semplice difetto di traduzione.

Ciò che invece è sostanziale è il pauroso sbandamento attuale della Pont. Accademia per la Vita, che è stato recentemente denunciato dal prof.Seifert (Accademia di filosofia del Liechtenstein- membro della PAV stessa), in seguito all'ultima Plenaria (febbraio 2012).
In essa veniva trattata come qualcosa di assolutamente normale la ricerca sulle staminali embrionali, cioè la riduzione di esseri umani allo stato embrionale a materiale da laboratorio