domenica 15 aprile 2012

Pregate perché il Signore mi dia la forza: così il Papa in vista del settimo anniversario di Pontificato (Radio Vaticana)

Pregate perché il Signore mi dia la forza: così il Papa in vista del settimo anniversario di Pontificato

Nella festa della Divina Misericordia, l’augurio del Papa a tutti i fedeli - raccolti in piazza San Pietro per la recita del Regina Caeli – ad “essere testimoni dell’amore misericordioso di Cristo”. Benedetto XVI ha chiesto speciali preghiere in vista dell’anniversario della sua elezione alla Sede di Pietro. Il servizio di Roberta Gisotti

Celebrando la Pasqua riviviamo - ha ricordato il Papa - l’incontro dei discepoli con il Cristo nel Cenacolo la sera della Resurrezione, nel ‘primo giorno della settimana’, chiamato poi ‘domenica’, il giorno dell’assemblea, della comunità cristiana riunita per l’Eucarestia, quel culto nuovo, distinto dalla tradizione giudaica.

“…la celebrazione del Giorno del Signore è una prova molto forte della Risurrezione di Cristo, perché solo un avvenimento straordinario e sconvolgente poteva indurre i primi cristiani a iniziare un culto diverso rispetto al sabato ebraico”.

Ma “il culto cristiano” non è solo “commemorazione di eventi passati”, o “esperienza mistica, interiore”; è “incontro con il Signore risorto, che vive nella dimensione di Dio, al di là del tempo e dello spazio”, “realmente presente in mezzo alla comunità”: “ci parla nelle Sacre Scritture e spezza per noi il Pane di vita eterna”, ha spiegato Benedetto XVI.

“Attraverso questi segni noi viviamo ciò che sperimentarono i discepoli, cioè il fatto di vedere Gesù e nello stesso tempo di non riconoscerlo; di toccare il suo corpo, un corpo vero, eppure libero dai legami terreni”.

“Pace a voi!”, ripete più volte Gesù risorto agli apostoli. Il saluto tradizionale, Shalom, diventa “il dono di quella pace che solo Gesù può dare, perché il frutto della sua vittoria radicale sul male.”, grazie “all’amore di Dio che lo ha portato a morire sulla croce, a versare tutto il suo sangue.”

“Ecco perché il beato Giovanni Paolo II ha voluto intitolare questa Domenica dopo la Pasqua alla Divina Misericordia, con un’icona ben precisa: quella del costato trafitto di Cristo…”

Un saluto particolare il Papa ha rivolto, dopo la preghiera del Regina Caeli, ai pellegrini giunti dalla vicina chiesa di Santo Spirito in Sassia, dove stamane si è celebrata la Santa Messa presieduta dal cardinale vicario Augusto Vallini, nel luogo privilegiato del culto della Divina Misericordia, dove si venerano in particolare santa Faustina Kowalska e il beato Giovanni Paolo II.

“A tutti auguro di essere testimoni dell’amore misericordioso di Cristo. Grazie della vostra presenza!”

Poi un invito particolare, alla vigilia del suo 85mo compleanno.

“Jeudi prochain, à l’occasion du septième anniversaire de mon élection au Siège de Pierre, je vous demande de prier pour moi, pour que le Seigneur me donne la force d’accomplir la mission qu’il m’a confiée! ”

In occasione del settimo anniversario, giovedi prossimo, della sua elezione al soglio pontificio Benedetto XVI ha chiesto: “pregate per me perché il Signore mi dia la forza di compiere la missione affidami”.

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