venerdì 6 aprile 2012

Inchiesta sulla curia, a Firenze volano gli stracci mentre Panorama dimentica chi ha ridotto Cantini allo stato laicale e Betori scorda chi ha creato vescovo Maniago

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Magari si poteva ricordare che Lelio Cantini e' stato ridotto allo stato laicale nel 2008 da Benedetto XVI (clicca qui) e, magari, il cardinale Betori poteva rammentare che Maniago e' stato creato vescovo nel 2003, due anni prima dell'elezione dell'attuale Papa.
Qualche prelato osa dire che ciascun vescovo e' Papa nella sua diocesi, ma quando ci sono castagne roventi da togliere dal fuoco, ecco che la palla infuocata viene scagliata contro la veste bianca del Successore di Pietro.
In ogni caso la questione va risolta e presto!

R.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ricordo Betori esprimere la sua gratitudine per l´elevazione al cardinalato ... parole di circostanza?

Una prova di più che le nomine italiene, quando non se ne occupa il Papa in persona sono un disastro e che forse un Papa così coraggioso dovrebbe avere la forza di creare cardinali non chi anche grazie a cordate varie viene nominato a sede cardinalizia ma chi con il suo ministero ha mostrato di essere degni di questo onore. Negli ultimi mesi alcuni cardinali italiani si sono resi noti per essere implicati (a torto o ragione lo sa solo Dio) in questioni imbarazzanti e delicate.

Anonimo ha detto...

Alla luce delle presunte affermazioni del neo cardinale Betori, c'è da chiedersi perché abbia confermato mons. Maniago nel suo ruolo. Certe conferme non spettano al Papa, comunque si chiami.
Non so, Raffy, io prenderei con le molle le inchieste di Ingrao.
Alessia

Raffaella ha detto...

Concordo!
Se pero' le affermazioni di Betori non corrispondono al vero, mi aspetto una smentita che finora non c'e' stata.
Occorre "educare" tutti (dal singolo prete, ai vescovi, ai cardinali ed alla curia) a reagire alle accuse evitando di sperare che i problemi si risolvano per il solo fatto di non parlarne.
E' questo atteggiamento che ha messo la Chiesa nello stato in cui e' ora.
R.

Anonimo ha detto...

Se ciò risulta vero è gravissimo e card. Betori ha sbagliato su tutta la linea: avrebbe dovuto condurre una indagine interna per verificare che le accuse fossero esclusivamente maldicenze o si aspettava che l`accusato confessasse di molestare i ragazzini? Una volta appura l`innocenza dell`accusato avrebbe dovuto adire ad azioni legali contro i maldicenti. Ma gli scandali sessuali che hanno travolto la Chiesa negli Stati Uniti, in Belgio, in Germania, in Irlanda non hanno insegnato nulla?
Perché card. Betori non ha chiesto udienza al Papa per discutere della situazione del vescovo ausiliare? O per lui è normale che un vescovo ausiliare sia oggetto di tali accuse?

Che farà ora la S. Sede?