martedì 10 aprile 2012

Il Papa: Il ruolo della donna è fondamentale nella comunità cristiana (Maganza)

Il ruolo della donna è fondamentale nella comunità cristiana

Filiberto Maganza

Roma

Il ruolo della donna è fondamentale nella comunità cristiana.
Nel giorno del lunedì dell'Angelo il Papa sceglie di incentrare la sua riflessione sulla figura femminile. I Vangeli affidano proprio alle donne il compito di testimoni della resurrezione, un evento «misterioso – afferma Benedetto XVI – non nel senso di meno reale, ma di nascosto, al di là della portata della nostra conoscenza». Un evento «che ha trasformato la storia e dà senso all'esistenza di ogni uomo».
«A quei tempi, in Israele, la testimonianza delle donne non poteva avere valore ufficiale, giuridico», spiega Ratzinger. Eppure i vangeli affidano proprio alle donne questa funzione, perché «le donne hanno vissuto un'esperienza di legame speciale con il Signore, che è fondamentale per la vita concreta della comunità cristiana, e questo sempre, in ogni epoca, non solo all'inizio del cammino della Chiesa».
Accolto dall'affetto di numerosi fedeli, il Papa ha parlato da Castel Gandolfo dove si è recato domenica, terminate le celebrazioni per la Pasqua, per qualche giorno di riposo e dove resterà fino a venerdì pomeriggio – con una parentesi mercoledì, quando in mattinata tornerà in Vaticano per l'udienza generale in piazza San Pietro.
Oltre centomila persone, a Pasqua, hanno riempito piazza San Pietro e parte di via della Conciliazione per la messa pasquale e per ricevere la benedizione "Urbi et Orbi".
Nel messaggio che tradizionalmente il Papa pronuncia alla Città e al Mondo il giorno di Pasqua, Benedetto XVI ha fatto un forte appello per la pace in Medio Oriente e per le comunità cristiane in Africa. In particolare ha chiesto di fermare «lo spargimento di sangue» in Siria, dove continuano gli scontri e la via del dialogo, invocata anche dalla Santa Sede, fatica ancora ad affermarsi.
Ma Benedetto XVI ha parlato di tutta l'area mediorientale, l'Irak, la Terra Santa con l'auspicio che Palestinesi e Israeliani riprendano il processo i pace. E poi si è soffermato sull'Africa, citando Somalie ed Eritrea, Sudan e Sud Sudan, il Mali, perché trovi «pace e stabilità»; e la Nigeria, dove proprio nel giorno di Pasqua ci sono stati due attentati: uno nei pressi di una chiesa a Kaduna, nel nord del Paese, ha fatto venti morti.
Nel suo appello il Papa ha auspicato che questi «sanguinosi attacchi terroristici» si fermino e che il Paese trovi «le energie necessarie per riprendere a costruire una società pacifica e rispettosa della libertà religiosa».

© Copyright Gazzetta del sud, 10 aprile 2012

Nessun commento: