sabato 7 aprile 2012

Il Papa: «Gli sbandamenti umani», gli errori, ma anche la crisi economica «aggravata dalla precarietà del lavoro» mettono oggi a dura prova la famiglia, la sua unità, la sua integrità (Gagliardi)

La famiglia al centro della Via Crucis

Benedetto XVI: situazioni aggravate dalla precarietà del lavoro e dalla crisi

Elena Gagliardi

ROMA
«Gli sbandamenti umani», gli errori, ma anche la crisi economica «aggravata dalla precarietà del lavoro» mettono oggi a dura prova la famiglia, la sua unità, la sua integrità.
Con queste parole Benedetto XVI ha chiuso la tradizionale Via Crucis al Colosseo, quest'anno tutta incentrata sul tema della famiglia.
Ma prima della Via Crucis, si è celebrata, alla presenza del Papa, la messa per il Venerdì Santo e nell'omelia il predicatore della casa pontificia, padre Raniero Cantalamessa, ha toccato un altro tema, quello dei crimini e del pentimento che deve passare per la verità: «Quanti delitti atroci rimasti, negli ultimi tempi, senza colpevole, quanti casi irrisolti!».
Poi un appello: «Non portate con voi nella tomba il vostro segreto». Parole forti, che fanno correre il pensiero ai tanti fatti efferati di oggi e di ieri. Parole che pronunciate nella basilica vaticana richiamano alla mente anche il mistero di Emanuela Orlandi, la ragazza, cittadina vaticana, scomparsa e mai ritrovata, il cui caso è tornato in primo piano proprio in questi giorni. I suoi familiari, molto uniti, non si sono mai arresi.
E la famiglia è stata il tema centrale della Via Crucis di quest'anno. A portare la croce lungo le 14 Stazioni famiglie italiane, irlandesi, del Burkina Faso e del Perù. A scrivere le meditazioni una coppia di anziani coniugi, sposati da 60 anni, Danilo e Anna Maria Zanzucchi, 91 anni lui e 82 lei. Un nucleo familiare quasi d'altri tempi il loro, con 5 figli e 12 nipoti. Anna e Danilo fanno parte dei Focolari, al cui interno hanno fondato il movimento «Famiglie Nuove». Nei testi che hanno composto, si sono soffermati sui tanti nodi e le tante prove che si incontrano nella vita coniugale: il tradimento, che rompe il patto di fedeltà nel matrimonio, le incomprensioni, l'aborto, le malattie, i problemi della educazione dei figli. Anche queste sono «croci» da portare.
Negli interventi scritti dai due coniugi c'è anche un monito non restare indifferenti di fronte alle necessità del prossimo» e «l'invito a non lasciarsi anestetizzare dal benessere, a non cercare soltanto ciò che si desidera o appaga».
Ma è proprio la famiglia il centro del ragionamento, così come, del resto, nelle parole di Benedetto XVI. «In questo nostro tempo la situazione di molte famiglie è aggravata dalla precarietà del lavoro e dalle altre conseguenze negative provocate dalla crisi economica», ha detto il Pontefice.
Ma non è solo la crisi a preoccupare ed è a Gesù, è l'invito di Benedetto XVI, che «dobbiamo rivolgerci quando gli sbandamenti umani e le difficoltà rischiano di ferire l'unità della nostra vita e della famiglia».

© Copyright Gazzetta del sud, 7 aprile 2012

3 commenti:

mariateresa ha detto...

volevo augurare di cuore a tutti gli amici e le amiche del blog e a te in particolare Raffaella, Buona Pasqua
Stiamo sereni e pieni di speranza.

Raffaella ha detto...

Carissima amica,
grazie di cuore. Ricambio gli auguri con affetto :-)
Raffaella

Anonimo ha detto...

Resurrexit,sicut dixit,Buona Pasqua Santa a tutti i bloggers ed alle loro famiglie,un augurio specialissimo alla regina del blog,Raffaella.GR2