I racconti della Risurrezione, “evento stupendo che ha trasformato la storia”, e il ruolo delle donne: nelle parole del Papa al Regina Coeli
La possibile comprensione della Risurrezione e il ruolo delle donne nel racconto dei Vangeli: al centro delle riflessioni del Papa che da CastelGandolfo ha recitato il Regina Coeli, la preghiera mariana del Tempo pasquale. Il servizio di Fausta Speranza:
La Risurrezione di Gesù è il mistero decisivo della nostra fede: il Papa nel lunedì di Pasqua auspica che, almeno nei Paesi in cui è giornata di vacanza, tante persone si godano la natura o comunque il ritrovarsi con familiari e parenti ma invita tutti a cogliere l’occasione di riflettere sui racconti che gli evangelisti fanno dei momenti della Risurrezione. “Si tratta di racconti che, in modi diversi, presentano gli incontri dei discepoli con Gesù risorto, e ci permettono – dice il Papa - di meditare su questo evento stupendo che ha trasformato la storia e dà senso all’esistenza di ogni uomo”.
Il Papa sottolinea che l’avvenimento della Risurrezione in quanto tale non viene descritto dagli Evangelisti e spiega:
“…rimane misterioso, non nel senso di meno reale, ma di nascosto, al di là della portata della nostra conoscenza: come una luce così abbagliante che non si può osservare con gli occhi, altrimenti li accecherebbe.”
Le narrazioni incominciano invece da quando, all’alba del giorno dopo il sabato, le donne si recarono al sepolcro e lo trovarono aperto e vuoto. San Matteo parla anche di un terremoto e di un angelo sfolgorante che rotolò la grande pietra tombale e vi si sedette sopra. Ricevuto dall’angelo l’annuncio della Risurrezione, le donne, piene di timore e di gioia, corsero a dare la notizia ai discepoli, e proprio in quel momento incontrarono Gesù. “Le donne – sottolinea Benedetto XVI – hanno grande spazio”:
"In tutti i Vangeli, le donne hanno un grande spazio, come del resto è anche in quelli della passione e della morte di Gesù".
Benedetto XVI spiega il contesto dell’epoca per poi parlare dell’oggi:
"A quei tempi, in Israele, la testimonianza delle donne non poteva avere valore ufficiale, giuridico, ma le donne hanno vissuto un’esperienza di legame speciale con il Signore, che è fondamentale per la vita concreta della comunità cristiana, e questo sempre, in ogni epoca, non solo all’inizio del cammino della Chiesa".
Modello “sublime ed esemplare di questo rapporto con Gesù”- dice il Papa - in modo particolare nel suo Mistero pasquale, è naturalmente Maria:
"Proprio attraverso l’esperienza trasformante della Pasqua del suo Figlio, la Vergine Maria diventa anche Madre della Chiesa, cioè di ognuno dei credenti e dell’intera loro comunità".
Alla recita del Regina Caeli, il Papa esprime la preghiera che “Maria ci ottenga di sperimentare la presenza viva del Signore risorto, sorgente di speranza e di pace”.
Nei saluti in varie lingue, in francese l’incoraggiamento ad accogliere l’invito di Gesù agli apostoli: andate ad annunciare la Buona Novella. In inglese, un pensiero sulla gioia rinnovata della redenzione dai peccati e dalla morte. In tedesco, particolari parole sulla speranza che viene dalla consapevolezza che “Cristo è vivo e ha spezzato il potere del peccato e della morte”. In polacco, l’invito a far si che “la testimonianza della nostra fede attiri gli altri al Signore vivente della gloria”. In italiano, un saluto in particolare alla Scuola Materna “Santa Teresa” di Sinalunga e l’affettuoso pensiero per tutti:
"A tutti auguro una serena giornata, nella luce e nella pace del Signore risorto".
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