mercoledì 4 aprile 2012

Card. Comastri: "Giuda è sempre presente nella storia della Chiesa come rischio reale di ciascuno" (Izzo)

VATICANO: COMASTRI AI DIPENDENTI, GIUDA SEMPRE PRESENTE TRA NOI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 apr.

"Giuda è sempre presente nella storia della Chiesa come rischio reale di ciascuno".
Lo ha ricordato il cardinale Angelo Comastri, nell'omelia della messa celebrata oggi in San Pietro per i dipendenti vaticani.
"E' possibile diventare Giuda e' possibile cioe' diventare traditori di Dio, traditori della bonta', traditori dell'umilta', traditori della carita'", ha ammonito i collaboratori della Curia Romana, senza fare pero' esplicito riferimento al caso dei 'corvi' annidati nei dicasteri vaticani, che hanno diffuso alla stampa documenti riservati.
Il cardinale Comastri ha citato in proposito don Primo Mazzolari che, "con incisivo realismo", un giorno disse: "Attorno ad ogni Mensa eucaristica aleggia l'ombra di Giuda". "Dobbiamo pertanto vigilare, perche' la sua ombra non coincida con la nostra ombra", ha suggerito ai dipendenti delle diverse amministrazioni della Santa Sede il vicario del Papa per la Citta' del Vaticano, per il quale, pero', "ugualmente e' possibile non diventare Giuda" misurandosi continuamente "con il metro della verita' che e' Gesu'.
Confrontandoci con Lui capiamo chi siamo e da che parte stiamo e quale cammino ci resta ancora da fare". "Questa nuova Pasqua - ha concluso Comastri - ci scuota veramente, faccia cadere il muro dell'orgoglio, della resistenza e ci renda capaci di prendere in mano la brocca della lavanda dei piedi che Gesu' ci ha lasciato in eredita'.
Se faremo cosi', sentiremo sbocciare dentro di noi la stessa gioia di San Francesco d'Assisi, la stessa gioia di Madre Teresa di Calcutta e di tutti i veri discepoli del Signore".

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