venerdì 16 marzo 2012

Pedofilia, Civiltà Cattolica: il Papa sostiene ed incoraggia gli sforzi contro gli abusi. Il ruolo dei media è necessario: ci sfidano all'impegno (Izzo)

PEDOFILIA: GESUITI,PAPA SOSTIENE E INCORAGGIA SFORZI CONTRO ABUSI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 mar.

Esortando la Chiesa Cattolica a confrontarsi con quella che egli stesso "ha definito la piaga aperta degli abusi", "Benedetto XVI sostiene e incoraggia ogni sforzo per rispondere con carita' evangelica alla sfida di offrire ai bambini e agli adulti indifesi un ambiente che conduca alla loro crescita umana e spirituale".
Lo scrive oggi Civilta' Cattolica che dedica un lungo articolo al recente Simposio, che il Pontefice ha apertamente appoggiato, nel quale i responsabili vaticani della Congregazione per la Dottrina della fede, competente sulle inchieste che riguardano questi orrendi crimini compiuti da ecclesiastici, e i rappresentanti delle Conferenze Episcopali e degli Ordini religiosi hanno fatto il punto con gli studiosi circa le modalita' per aiutare le vittime e punire e prevenire gli abusi sessuali.
"Il messaggio che soprattutto si tiene a far percepire chiaramente e' che le vittime, la verita' e la giustizia sono le priorita' e che la Chiesa non deve attendere un nuovo scandalo per iniziare ad affrontare il problema degli abusi", riassume nell'articolo il gesuita Hans Zollner, preside della Facolta' di psicologia della Pontificia Universita' Gregoriana.
Civilta' Cattolica, le cui bozze sono approvate dalla Segreteria di Stato della Santa Sede, riporta nell'articolo il pensiero di monsignor Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede per il quale occorre "essere attenti nello scegliere i candidati per l'importante ufficio del vescovo" e bisogna "utilizzare gli strumenti che il diritto canonico e la tradizione offre di responsabilizzare i vescovi".
L'articolo ricorda in proposito come monsignor Scicluna abbia detto che "non e' accettabile da parte dei vescovi ignorare i protocolli anti-abuso predisposti dal Vaticano o dalle rispettive conferenze episcopali". E citando, infine, le parole dell'arcivescovo di Manila, monsignor Luis Tagle, sottolinea che "non si puo' difendere i preti trascurando la verita', la giustizia e il bene delle vittime e della comunita'".

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PEDOFILIA: GESUITI, RUOLO MEDIA NECESSARIO; CI SFIDANO A IMPEGNO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 mar.

La Chiesa deve impegnarsi a "una giusta e corretta trasparenza nei confronti di tutti coloro che sono interessati a sapere che cosa si sta facendo nella Chiesa per affrontare gli scandali del passato e del presente e approntare una adeguata prevenzione".
Lo sottolinea Civilta' Cattolica, la rivista dei gesuiti, i cui articoli sono approvati dalla Segreteria di Stato. L'articolo, firmato da padre Hans Zollner, preside della Facolta' di psicologia della Pontificia Universita' Gregoriana, da' conto del recente Simposio che ha riunito i responsabili vaticani della Congregazione per la Dottrina della fede, competente sulle inchieste che riguardano questi orrendi crimini compiuti da ecclesiastici, e i rappresentanti delle Conferenze Episcopali e degli Ordini religiosi.
In proposito, padre Zollner, che e' anche uno dei promotori del Centro di ricerca e di scambio di informazioni fra le diverse Conferenze Episcopali del mondo, lanciato dal Simposio della Gregoriana e che sara' finanziato personalmente da Papa Ratzinger, riporta il monito partito al Simposio dall'arcivescovo di Manila, monsignor Luis Tagle: "Non dobbiamo aspettare che esploda una bomba. Prevenire una tale esplosione e' la migliore risposta".
"La crisi - si legge ancora nel testo - ci invita a riconsiderare la nostra relazione con i media. Se li sfidiamo a essere onesti e veritieri in tutto cio' che riferiscono, dobbiamo anche accettare che la Chiesa venga scrutata dai media purche' si osservino le norme dell'onesta' e della veridicita' applicabili a tutti".
Civilta' Cattolica dedica nel prossimo numero anche altri articoli al tema della comunicazione: padre Francesco Occhetta propone "la costituzione di un Comitato Nazionale di Mediaetica" per arginare la perdita di credibilita' dovuta alla superficialita' con la quale troppo spesso vengono date le notizie, e il direttore padre Antonio Spadaro, che e' forse il piu' grande esperto cattolico su Internet, riflette sulle "sfide dell'intelligenza collettiva", in un mondo nel quale "le persone sono sempre piu' connesse".
"La vera sfida - spiega - e' pensare un'intelligenza comune senza che assuma i tratti di un'utopia collettivistica e spersonalizzante. E la Chiesa riconosce di avere un ruolo di responsabilita' nella formazione di una cultura umana collettiva".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Esaltare il ruolo dei media mi pare eccessivo e fuori luogo. Raramente sono mossi da preoccupazione verso i piccoli, si sarebbero mossi assai prima del 2010, più delle volte invece da ostilità verso la Chiesa. Il caso "SNAP" è paradigmatico.
Alessia