martedì 23 ottobre 2012

Tribunale vaticano: Gabriele ha comunque tratto un profitto dalla sottrazione dei documenti: non economico forse, ma certamente intellettuale e morale


Vaticano/ Giudici: Furto maggiordomo ha leso Pontefice e Chiesa

Motivazioni della condanna: Non profitto monetario ma morale

Città del Vaticano, 23 ott. (TMNews) 

Il collegio giudicante del processo vaticano a carico del maggiordomo del Papa, condannato il 6 ottobre per "furto qualificato" di documenti riservati della Santa Sede, "ritiene di dover osservare come l'azione posta in essere dal Gabriele sia in realtà lesiva nell'ordinamento vaticano della persona del Pontefice, dei diritti della Santa Sede, di tutta la Chiesa cattolica e dello Stato della Città del Vaticano; così come tale azione è stata oggettivamente lesiva di diritti ed interessi di persone fisiche ed istituzioni, da cui i documenti illegalmente sottratti pervenivano od a cui erano diretti". 
Lo si legge nelle motivazioni della sentenza pubblicate oggi.
"In particolare l'azione del Gabriele ha violato non solo il fondamentale diritto alla buona fama e alla riservatezza di tutti i soggetti coinvolti, ma anche il segreto proprio degli atti di un soggetto sovrano", spiega il dispositivo. "Che la sottrazione e l'impossessamento dei documenti de quibus siano avvenuti senza il consenso di colui al quale i documenti stessi appartenevano, vale a dire il Santo Padre, è di palmare evidenza".
I giudici precisano che "dagli elementi ricavabili dall'istruttoria e dal dibattimento, mentre si rileva nell'imputato - come affermato nella perizia - una peculiare pericolosità, certamente circoscritta nel suo ambito, ma non per questo meno insidiosa, è viceversa da escludere una tendenza generale a delinquere". I giudici peraltro spiegano che quanto al "fine di trarre profitto dall'impossessamento", anche se "il Gabriele ha dichiarato, sia in sede istruttoria sia in sede dibattimentale, di non aver avuto 'danaro in cambio della dazione di documenti anche perché (ciò) era una condizione essenziale'", "ha comunque tratto un profitto dalla sottrazione dei documenti: non economico forse, ma certamente intellettuale e morale".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Per quello economico è solo questione di tempo, mentre, nella mia pochezza, non riesco a capire dove stia il profitto intellettuale e morale.
Alessia