giovedì 18 ottobre 2012
Sinodo, card. Wuerl: La crescita del seme della fede richiede tempo
Sinodo: card. Wuerl, ci vuole tempo perche' seme della fede germogli
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 17 ott
I lavori del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione sono arrivati ad un punto di svolta oggi pomeriggio con la ''Relatio post disceptationem'' letta in latino dal relatore generale, il cardinale Donald Wuerl. ''Conosciamo ormai le nostre difficolta', tensioni, inquietudini, peccati, nonche' la nostra umana debolezza'', ha detto il porporato americano riassumendo i primi 9 giorni dei lavori dell'assemblea che vede riuniti in Vaticano con papa Benedetto XVI 262 vescovi di tutto il mondo e 26 capi dei dicasteri della Curia Romana per riflettere sulla sfida della secolarizzazione e sul rilancio dell'annuncio della fede nel mondo moderno.
''Il seme - ha detto l'arcivescovo di Washington - e' all'inizio della fecondita'''. ''La crescita del seme richiede tempo'', ha aggiunto invitando al lancio di una ''iniziativa diligente e coerente verso i cattolici inattivi a livello personale''.
Sono finora intervenuti alle assise sinodali 224 padri sui 262 partecipanti, 13 hanno consegnato un intervento scritto.
Tra i temi emersi in questi giorni, riassunti dal cardinale Wuerl in 12 ampie domande, il battesimo, il secolarismo e l'indifferenza, l'ignoranza dei rudimenti della fede da parte dei cristiani, le iniziative per annunciare il Vangelo ai giovani, il recupero della dimensione trascendente dimentica nella modernita', l'importanza della pieta' popolare, il ruolo della famiglia e delle donne nella vita della Chiesa e molto altro.
I padri sinodali hanno una settimana per approfondire i temi emersi e per mettere a punto il messaggio finale e l''Elenchus finalis propositionum', la lista delle proposte votate dai vescovi e presentate al papa, che non hanno comunque valore vincolante. Generalmente il pontefice risponde dopo un paio di anni scrivendo una ''esortazione apostolica''.
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