mercoledì 10 ottobre 2012

Prevalgono accenti auto-critici da parte dei vescovi riuniti in Vaticano per il sinodo sulla "nuova evangelizzazione" (TMNews)


Sinodo/ Vescovi discutono evangelizzazione e fanno autocritica

Fisichella:Burocrazia. Villegas:Arroganza. Dolan:Più confessione

Città del Vaticano, 9 ott. (TMNews) 

Prevalgono accenti auto-critici da parte dei vescovi riuniti in Vaticano per un sinodo sulla "nuova evangelizzazione" iniziato domenica scorsa e che si concluderà domenica 28 ottobre, nell'avvio delle discussioni delle prime 'congregazioni generali'.
Monsignor Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione, ha criticato, nel suo intervento di ieri sera, la "burocratizzazione" eccessiva della Chiesa. "Ci siamo rinchiusi in noi stessi - ha detto - mostriamo un'autosufficienza che impedisce di accostarci come una comunità viva e feconda che genera vocazioni, tanto abbiamo burocratizzato la vita di fede e sacramentale". Ancora più duro l'arcivescovo di Lingayen-Dagupan nelle Filippine: "Perché in alcune parti del mondo ci sono una forte ondata di secolarizzazione, una tempesta di antipatia o pura e semplice indifferenza verso la Chiesa che richiedono nuovi programmi di evangelizzazione?", si è chiesto monsignor Socrates B. Villegas. "La nuova evangelizzazione richiede nuova umiltà. Il Vangelo non può prosperare nell'orgoglio". E l'evangelizzazione "è stata ferita e continua ad essere ostacolata dall'arroganza dei suoi agenti. La gerarchia deve evitare l'arroganza, l'ipocrisia e il settarismo. Dobbiamo punire quanti tra noi sbagliano, invece di nascondere gli errori".
Il cardinale Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha rilanciato, da parte sua, l'importanza della confessione. "La risposta alla domanda 'cosa c'è di sbagliato nel mondo?' non è la politica, l'economia, il secolarismo, l'inquinamento, il riscaldamento globale... no. Come scrisse Chesterton 'La risposta alla domanda 'cosa c'è di sbagliato nel mondo?' sono due parole: sono io'". L'arcivescovo tedesco Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha sottolineato che "la nuova evangelizzazione richiede di superare certi dibattiti intra-ecclesiali in cui, da tanti anni, si ripropongono sempre gli stessi temi, e di riproporre invece la fede cristiana nella sua pienezza e perenne novità".
Quella che si è aperta domenica è la 25esima assemblea generale del Sinodo. Suggerito dal Concilio vaticano II e creato da Paolo VI, il Sinodo è una riunione di vescovi che discute di tematiche specifiche o di problemi relativi ad un'area geografica. I voti dei padri sinodali non hanno valore vincolante per il Papa, ma solo consultivo. A conclusione di un sinodo, il Pontefice rielabora i suggerimenti dei padri sinodali in una 'esortazione apostolica'. L'esortazione 'Ecclesia in Medio Oriente', consegnata da Benedetto XVI ai vescovi e ai patriarchi della regione nel recente viaggio in Libano, ha concluso il sinodo 'regionale' che si era svolto in Vaticano nel 2010.
Il sinodo sulla 'nuova evangelizzazione' è stato convocato da Papa Ratzinger per discutere di come tornare a diffondere il Vangelo principalmente in quesi paesi - occidentali - nei quali la fede cristiana, presente da secoli, si è affievolita. "Il cristiano non deve esser tiepido", ha detto il Papa nella riflessione d'apertura pronunciata ieri mattina, perché "la tiepidezza proprio discredita il cristianesimo". Al sinodo partecipano 262 padri sinodali, il numero più elevato nella storia dei Sinodi (103 dall'Europa, 63 dall'America, 50 dall'Africa, 39 dall'Asia e sette dall'Oceania). Relatore generale è il card. Dondald William Wuerl, arcivescovo di Washington, che ieri ha denunciato lo "tsunami" del secolarismo. L'assemblea si svolgerà con 23 sessioni di discussione (le 'congregazioni generali) e otto sessioni ristrette ('circoli minori). Domani interverrà come ospite il primate anglicano uscente, Rowan Williams. I padri sinodali parteciperanno giovedì prossimo al 50esimo anniversario dell'apertura del Concilio vaticano II, che segna anche l'avvio dell'anno della fede. Domani, intanto, Benedetto XVI parlerà del Concilio in occasione della consueta udienza generale in piazza San Pietro, e venerdì tornerà a parlarne nel corso dell'udienza concessa a un gruppo di 14 anziani padri conciliari, che poi inviterà a pranzo.
Considerazioni autocritiche erano già presenti nel documento-base del sinodo sulla nuova evangelizzazione. Dopo che il Papa aveva scelto il tema dell'assise sinodale, infatti, la segreteria generale del sinodo ha redatto, come di consueto, i 'Lineamenta', documento di riflessione sull'argomento prescelto. Il testo è stato inviato, a mo' di consultazione, agli episcopati di tutto il mondo, che hanno inviato le loro risposte in Vaticano. Il consiglio ordinario della Segreteria generale ha poi analizzato tali risposte che sono state sintetizzate nell''Instrumentum laboris', una sorta di 'ordine del giorno' dell'assemblea, pubblicato lo scorso 19 giugno. Tra i molti temi evocati - società secolarizzate, globalizzazione, consumismo, persecuzione dei cristiani, presenza di sette e dell'islamismo - il documento proponeva anche un esame di coscienza. "Varie risposte ai Lineamenta hanno cercato di individuare le ragioni del distacco di numerosi fedeli dalla prassi cristiana, una vera 'apostasia silenziosa', nel fatto che la Chiesa non avrebbe risposto in modo adeguato e convincente alle sfide degli scenari descritti", si leggeva al punto 69, dove, in particolare, veniva sottolineato che "oltre alla controtestimonianza di alcuni dei suoi membri (infedeltà alla vocazione, scandali, poca sensibilità per i problemi dell'uomo contemporaneo e del mondo attuale), non bisogna sottovalutare tuttavia il 'mysterium iniquitatis'".
Alle 'congregazioni generali' di ieri e oggi sono già intervenuti diversi 'big' della Chiesa cattolica mondiale e della Curia romana. Tra gli altri, i cardinali Angelo Sodano, Timothy Dolan (Usa), Christoph Schoenborn (Austria), Joachim Meisner (Germania), Odilo Pedro Scherer (Brasile), John Tong Hon (Hong Kong), Polycarp Pengo (Tanzania), Oswald Gracias (India). "I sinodi - scrive il vaticanista statunitense John Allen sul 'National Catholic Reporter' - sono un po' come i 'caucuses' dell'Iowa per il cattolicesimo, un'opportunità per leaders in erba di emergere, spesso con un occhio alla prossima elezione papale". Al sinodo partecipano i capidicastero della Curia romana (a partire dai cardinali Bertone, Mueller, Sandri, Canizares, Amato, Ouellet, Filoni Piacenza Braz de Aviz, Grocholewski, Monteiro de Castro, Burke, Rylko, Koch, Turkson, Sarah, Vegliò, Coccopalmerio, Tauran, Ravasi, Calcagno e Versaldi). Presenti anche molti cardinali di tutto il mondo, tra i quali diversi italiani (oltre ai curiali, Scola, Bagnasco, Betori, Vallini). Tre le conferenza stampa previste durante i lavori del sinodo: il 18 ottobre per la 'relatio post disceptationem', il 26 ottobre e - per l''Elenchus finalis propositionem' - il 27 ottobre.

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1 commento:

Pietro ha detto...

La Chiesa ritrova e trasmette
"il Fuoco di Dio" della Nuova evangelizzazione, grazie proprio alla società secolarizzata. La sete dell'Amore di Gesù risorto, si fa sentire di più nel deserto della vita interiore!.
"Purificami, Signore, e sarò più bianco della neve".
La sofferenza,cari fratelli e sorelle, è il sale della vita dei fedeli discepoli di Gesù Cristo!. Ogni momento,pieni di Gioia e di Spirito Santo,
con cuore sincero, ogni cristiano docile alla Volontà di Dio dica: " Gesù, io confido in Te". Sempre e ovunque. Aiuta, Signore, tutta la Comunità ecclesiale a renderti Felice. Grazie!. La Beata Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa, benedica Benedetto XVI, i Vescovi,i sacerdoti, i diaconi, i religiosi/e e tutto il popolo con entusiasmo impegnato nella missione della Nuova Evangelizzazione. E Gioia Sia!!! Amen. Alleluia.