venerdì 5 ottobre 2012

Gabriele e le sue contraddizioni...ciò che non quadra e che, apparentemente, non ha alcuna spiegazione (Raffaella)

Cari amici, 
ieri sera ho avuto una interessante conversazione con una mia amica che ha seguito molto superficialmente la vicenda di Gabriele ed il processo che lo vede imputato. Proprio per questo si è posta delle domande interessanti che, infatti, non hanno risposta e che il processo non ha contribuito a chiarire.
Proprio la sua veste di "esterna" mi ha messo varie pulci nell'orecchio.
Innanzitutto Gabriele e' caduto in tutta una serie di contraddizioni e, stando alle ricostruzioni fornite dal pool ammesso in aula, nessuno gliele ha fatte notare a dovere almeno sotto interrogatorio.
Per esempio Gabriele afferma di avere contattato Nuzzi tramite internet ma non e' questo che c'e' scritto nel libro del giornalista. 
A pagina 17 di "Sua Santità" Nuzzi afferma che il primo contatto con il corvo avvenne grazie ad un suo (di Nuzzi) amico, "un professionista lontano dal Vaticano e dai Palazzi di Giustizia". Il primo incontro fra i due avvenne nella primavera del 2011. Potete controllare: e' scritto nel volume. Poi attraverso altri intermediari si arriva all'incontro col corvo.
Chi dice la verita'? Gabriele che parla di internet e di incontri organizzati nel giro di una settimana o Nuzzi che parla di contatti tramite intermediari almeno nella prima fase? 
Non so perche' ma credo a quest'ultimo e non a chi si trova imputato per fatti gravissimi.
Altro elemento di discussione. Il corvo inizia a gracchiare nel 2011. Perche'? Solo allora il sacro fuoco della pulizia si fa strada in lui? Ma per piacere! Solo allora il corvo capisce che occorre assolutamente ed urgentemente aiutare il Santo Padre nella sua opera di pulizia? Ma per carita'! Se il corvo ed i suoi suggestionatori o complici avessero davvero voluto aiutare Benedetto XVI avrebbero agito un anno prima, nel 2010, quando davvero il Papa aveva bisogno di sostegno per continuare il suo impegno, soprattutto contro i preti pedofili. Perche' Nuzzi non e' stato contattato prima? No, cari miei, la favoletta di Gabriele dipinto come eroe non regge perche' c'e' una contraddizione nelle date.
Perche' attivarsi nel 2011 e non prima? Che cosa o chi ha suggerito a Gabriele di attivarsi nella primavera del 2011? A questa domanda non e' stata data, mi pare, alcuna risposta.
Forse la chiave sta proprio negli avvenimenti del 2010 e del 2011 (pedofilia esclusa ovviamente)?
E veniamo alla contraddizione piu' clamorosa. Gabriele ha affermato, in aula, che il momento clou della raccolta dei documenti e' iniziato nel 2010. Peccato che Don Georg, chiamato a deporre, abbia detto qualcosa di ben diverso.
Ha infatti dichiarato di avere personalmente visto, fra i documenti sequestrati a Gabriele, materiale risalente ad anni precedenti il 2010. C'erano persino carte del 2006, l'anno in cui l'imputato ha iniziato a lavorare come assistente di camera.
Ed e' qui che cascano tutte le ricostruzioni fantasiose che dipingono Gabriele come l'eroe romantico, senza macchia e senza paura, preoccupato solo di aiutare il Papa nella sua opera di pulizia.
Non c'e' stato alcun "crescendo di indignazione" che ha poi portato il signore di cui sopra a contattare Nuzzi.
Appena ha preso servizio, egli ha iniziato a raccogliere documenti.
Perche'? Qualcuno gli ha chiesto la ragione di un simile comportamento? Se una persona inizia subito a tradire la fiducia del Pontefice (!!!), evidentemente, deve essere stato "suggestionato" immediatamente.
Da chi? Perche'? Chi l'ha raccomandato per quel posto cosi' delicato? Ha forse insistito? E perche'?
Sono tante le domande che dovrebbero avere una risposta.
Ho commentato i fatti non la persona di Gabriele perche', dopo la testimonianza di martedi' ed il suo comportamento in aula, mi sono fatta di lui un'idea piu' che precisa che intendo, pero', tenere per me.
Grazie per l'attenzione. 
Raffaella

9 commenti:

raffaele ibba ha detto...

Ci sono temi assai duri attorno a Gabriele. Ci sono alcune sordità molto dure.
Gabriele, in via di fatto e senza tener conto delle sue intenzioni - le intenzioni stanno sempre a zero, per me - ha venduto informazioni riservate del papa a giornalisti per la pubblicazione.
Ma lui è stato solo uno dei tanti e non il più importante. Così almeno mi pare di ricordare di quel che ha dichiarato Nuzzi.
Gabriele è un capro espiatorio che non espierà più niente e non credo ci saranno altri processi in Vaticano. Mi pare che l'emergenza sia rientrata, il punto è che non so come.
Grazia Raffa
ciao r

Anonimo ha detto...

Gabriella,

è lampante che questo processo sia solo una farsa e infatti io lo sto seguendo pochissimo.

Ti ricordi le dichiarazioni del cardinale vicino all´Opus? Non disse:"la settimana prossima ne sentirete delle belle"? Non trapelò alcunché e stranamente ciò che la commissione riportò al Papa non verrà utilizzato nel processo.

Gabriele non agì da solo, fu semplicemente una pedina in una guerra senza esclusioni di colpi in Curia. Le parti però si sono già accordate (ti ricordi le dichiarazioni accomodanti di Sodano e Bertone?) e ora però bisogna far finta di fare giustizia dopo che lo scandalo è stato planetario.

Gabriele verrà o dichiarato incapace di intendere o se condannato, graziato. E tutti saranno contenti.

Io sono schifato!

Anonimo ha detto...

io non ho letto il libro di Nuzzi, nè intendo farlo, per cui forse alcune cose su questa faccenda non riesco neanche a collegarle. tuttavia condivido le perplessità di Raffaella e in più mi sembra di ricordare e di aver capito fra le tante dichiarazioni di Gabriele che lui ha iniziato a parlare perchè era indignato e aveva bisogno di sfogarsi. Poichè le rivelazioni sono state fatte a Nuzzi, ho dedotto che quest'ultimo fosse così amico di Gabriele da riceverne le sue confidenze. e già mi sembrava strano che uno non abbia altri amici con cui sfogarsi se non un giornalista che poi tradisce la sua fiducia e pubblica tutto quello che sa, facendoci un bel po' di soldi, oltre a creare un altro scandalo per la Chiesa. Ma se i due neanche si frequentavano alla larga, mi rendo conto che forse non ci ho capito proprio niente. mi chiedo però: se Gabriele è solo un capro espiatorio, chi lo ha usato e lo sta usando non avrebbe dovuto "addestrarlo" meglio sulle cosa da dire anzichè farlo passare per un folle farneticante, prima "infiltrato" dello Spirito Santo, poi "suggestionato" da qualche manipolo di cardinali e monsignori che, francamente, credo che se volessero affossare l'immagine della Chiesa avrebbero molti altri mezzi per farlo che non suggestionare il maggiordomo del Papa? Maria Pia

Anonimo ha detto...

Spesso la realtà è molto più semplice, anche se grave, di quanto non appaia.

Se metto insieme due fatti accertati: 1) che il cameriere ha cominciato una specie di attività spionistica e archivistica appena arrivato; 2) che ad un certo punto è arrivato il momento di agire per fare esplodere il sistema; se dunque metto insieme questi due elementi, nel contesto che da tempo osserviamo, ne deduco semplicemente, e direi con un grado di certezza adeguato e difficilmente confutabile, che:

A. E' stato infiltrato - probabilmente perché già in qualche misura "disturbato" (interessanti, a questo proposito, le sue letture...) - da qualche capofila di un esercito che muove guerra al Pontificato di Benedetto XVI (ogni tanto se ne vedono all'opera le truppe in retrovia, e anche qui se ne parla).
B. Che l'esplosione che si voleva provocare ha, in qualche modo, fatto flop, trasformandosi nella tappa di un percorso inevitabilmente ancora in atto.
C. Che il riposizionamento delle forze si sta dispiegando con un certo disordine, donde la caratura minimale del processo, come soluzione necessaria proprio per disinnescare certe mine, che non tutte possono prendersi "di petto".

E' ovvio che queste cose non si risolvono - nella Chiesa Cattolica, cioè nella Chiesa di Cristo - con un processo, né con mille processi. Si risolvono col tempo, e con la pazienza, la lucidità, la prudenza, la mansuetudine e il coraggio necessari: tutte qualità che il Papa Benedetto XVI mostra di possedere in un grado che non esito a definire miracoloso.

Sono convinto che ne vedremo delle belle, e che il card. Herranz non abbia detto una stupidaggine, tranne forse sbagliarsi sui tempi, essendo molto ottimista.

C'é Chi lo guida per le Sue vie, e lui si fa guidare.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 12,43 ha fatto una sintesi molto realistica e condivisibile. Checché ne possa pensare Nuzzi, lungi dall'essere una povera vittima, l'ex maggiordomo si dimostra un consapevole alleato della cosiddetta vecchia guardia, quella che ha protetto Maciel, per intenderci, quella che non ha gradito le prese di posizione e le decisioni di Papa Benedetto. Altro che amore per il Papa, per questo Papa
Alessia

Anonimo ha detto...

Ci sarebbe da definire il signficato intrinseco ed estrinseco della frase'amore per il papa';1, il papa mi dà fiducia e io ne approfitto fingendomi devoto,sedendomi a tavola con lui(ultimo posto alla sua sinistra,è quello che mi compete);2,chi mi ha fatto entrare in Vaticano fin nelle stanze più'inaccessibili',voleva prove concrete per scatenare scandali all'interno della chiesa facendo ricadere tutte le colpe su BXVI,e che,ovvio,non poteva frequentare assiduamente l'appartamento senza dare troppo nell'occhio; 3 questo papa doveva essere di transizione,traghettare la chiesa facendosi docile strumento di altri poteri(quelli che fanno il bello e il cattivo tempo da anni indisturbati),data l'età avanzata e la gracile costituzione e la salute delicata tutto lasciava presagire sarebbe stato un gioco da ragazzi,ma e qui sta l'imprevisto,Ratzinger si è dimostrato tutt'altro che manipolabile,la fragilità è apparente,e,cosa inaudita,nonostante le fosche previsioni,è amato dal 'popolo'che gli dimostra ovunque vada un affetto vero e a suo modo commovente,ne fa fede il fiume inarrestabile e incommensurabile che lo festeggia ovunque vada, infischiandosene dei media.Questo ha scompaginato i loro piani,si sono dimenticati che il diavolo fa ottime pentole,ma mai i coperchi.Deus servet semper Benedictum per multos annos....GR2

Anonimo ha detto...

scusa raffa ma come fai a sapere che paoletto dice di avere contattato nuzzi via internet.
non c'è scritto da nessuna parte.

Raffaella ha detto...

Non lo dico io. E' scritto nella sentenza di rinvio a giudizio o nella requisitoria. Non ricordo in quale dei due documenti ma ora vado alla ricerca del testo.
R.

Raffaella ha detto...

Dalla sentenza di rinvio a giudizio di Gabriele e del tecnico informatico:

"Riguardo al rapporto con Gianluigi Nuzzi il cui libro "Vaticano SPA" l’aveva molto colpito, l’imputato Paolo Gabriele, nel suo interrogatorio del 6. VI. 2012 [doc. 47 del fascicolo d’ufficio] chiarisce di aver conosciuto tramite internet sia il fatto che il giornalista stava preparando sull’emittente televisiva "La7" una trasmissione ["Gli Intoccabili"] sia l’indirizzo della redazione romana che era sito in Via Sabotino; essendo riuscito quindi a contattare il giornalista l’imputato spiega: «In effetti dopo circa una settimana ci siamo incontrati sempre davanti alla porta di Via Sabotino ed insieme siamo andati all’appartamento che lui aveva a disposizione a Viale Angelico..."

http://paparatzinger5blograffaella.blogspot.it/2012/08/procedimento-penale-presso-il-tribunale.html