martedì 2 ottobre 2012

Card. Ruini: a Mancuso rispondo che se Dio non è onnipotente non serve. Unioni civili, card. Ruini: la Chiesa non può aggiornare la legge morale (Izzo)


RUINI: A MANCUSO RISPONDO CHE SE DIO NON E' ONNIPOTENTE NON SERVE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 ott. 


"Il fondamentalismo e' un grande pericolo in quanto porta cose orribili che sono la negazione della  religione cristiana". Lo ha affermato il cardinale Camillo Ruini, intervenuto questa sera a "Che tempo che fa" di Fabio Fazio per presentare il libro intervista su Dio scritto con Andrea Galli per la Mondadori. In proposito Ruini ha ammesso che "nella vita ci vuole una qualche misura di relativismo, perche' ci protegge dal fondamentalismo, ma - ha aggiunto - se il relativismo lo si porta alle estreme consegunze potremo affermare che e' falso anche il fatto che tutto e' relativo".
All'intervistatore che gli chiedeva di commentare allora l'affermazione del teologo (non cattolico) Vito Mancuso per il quale al fondamentalismo risponde un' ipotesi dolce, quella  che Dio non sia onnipotente, e per questo non sappia evitare il dolore degli innocenti, l'ex presidente della Cei ha risposto: "Dire che Dio non e' onnipotente equivale a dire che Dio non c'e'. Cioe' che e' qualcuno come noi. Ma allora non c'e' motivo di credere in Dio: di un dio cosi' non sappiamo che farcene".
Ruini si e' poi soffermato a lungo sul problema del male, che per molti rappresenta la piu' immediata obiezione contro la fede. "Non c'e' - ha rilevato - una soluzione razionale piena alla domanda sul perche' Dio permetta il male: tutto questo rimane un enigma. Ma sappiamo che Dio e' la misericordia infinita, l'amore e' prima qualifica che lo caratterizza, tanto ci ha amati da sacrificare il Figlio per noi. Allora capiamo che se Dio permette il male questo non significa che non sia onnipotente". 

"La Croce - ha ricordato Ruini - e' la follia di Dio. E' il marchio del cristianesimo e'  Dio che muore per l'uomo".
Secondo Ruini la fede e' dunque affidarsi a questo amore, ma non e' inutile la riflessione razionale su questi temi. "Provare l'esistenza di Dio e' un'espressione troppo forte", ha osservato. "Piu' semplicemente il libro - ha spiegato - cerca di trovare motivazioni per rendere plausibile l'esistenza di Dio ed e' bene che si sappiano queste motivazioni, perche' la fede se rimane un fatto privato non e' comunicabile, e dunque cambia se vi e' la possibilita' di un confronto su questi temi".
In proposito, l'ex presidente della Cei ha risposto a una domanda di Fazio sulla possibilita' di sssere religiosi senza la mediazione della Chiesa. "Questo - ha detto - capita spesso, ma non e' vero che tale religiosita sia vissuta sempre privatamente, talvolta comunque quanti hanno tale posizione sostengono questo loro credere pubblicamente".
Indubbiamente, ha pero' ammesso il porporato emiliano, e' in atto un processo di scristianizzazione, una eclissi di Dio. "Il grande problema e' che la Chiesa - ha denunciato Ruini accettando 'solo in parte' le tesi dell'intervista postuma del cardinale Carlo Maria Martini - non e' stata tempestiva nel cogliere che la oggi la persona umana viene posta al centro, una dimensione che e' stata vissuta come una sfida alla centralita' di Dio. Ne e' scaturito un atteggiamento difensivo verso la scienza moderna".
E proprio a causa di una scienza presentata come opposta alla fede, "anche se moltissime persone sono in dubbio e nel loro intomo restano credenti, il contesto e' orientato in modo contrario alla fede, le tendenze prevalenti nella cultura da almeno 200 anni, cioe' dall'illuminismo in poi, sono una critica alla fede".
Per questo "oggi - ha aggiunto - e' forte il rischio che tutte le religioni siano considerate dequivalenti". Una trappola per il cristianesimo e per qualunque fede. Infatti, ha replicato a tale posizione  Ruini, "se una religione si considerasse solo come uno sviluppo del pensiero umano essa avrebbe perso la sua ragione d'essere: ogni religione pensa di essere anzitutto parola di Dio. Per questo la Chiesa si sente tenuta a proporre la sua verita' che e' quella di Cristo".
Per il cardinale, "il futuro della Chiesa poggia sulla fedelta' di Dio,  che si incarna". "Moltissime persone che pregano o chiedono di pregare per loro, pensano - ha concluso - che Dio sia alla fine la soluzione ai loro problemi". 


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UNIONI CIVILI: RUINI, CHIESA NON PUO' AGGIORNARE LEGGE MORALE


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 ott. 

Sui temi come il matrimonio delle coppie gay e delle adozioni "ci sono dei limiti invalicabili che la Chiesa non puo' superare: non e' accettabile tutto cio' che va contro struttura essenziale dell'uomo". Lo ha affermato il cardinale Camillo Ruini rispondendo a Fabio Fazio nella trasmissione "Che tempo che fa". In una domanda all'ex presidente della Cei, il presentatore ha fatto riferimento ai ritardi della Chiesa, ad esempio sui divorziati risposati che non vengono ammessi ai sacramenti, e che sono stati denunciati dal cardinale Carlo Maria Martini nella sua ultima intervista, pubblicata postuma dal Corriere della Sera. "In proposito - ha replicato il porporato - ho un'opinione un po'  diversa: ci sono certamente dei ritardi della Chiesa, ma nella difesa dei valori e' sempre stata per cosi' dire 'inattuale', precorrendo magari i tempi". 
Questo si spiega, ha aggiunto, con il fatto che "Dio non cambia, Cristo e' sempre lo stesso e la Chiesa deve testimoniare Cristo, altrimenti la sua legittimita' cesserebbe".
Ruini ha pero' ammesso che una determinata posizione "non deve diventare legge perche' lo dice la Chiesa: i cattolici infatti lo propongono ma non c'e' imposizione della Chiesa bensi' la posizione viene offerta al libero consenso dei cittadini. Vincera' - ha concluso - l'opinione maggioritaria". 


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