mercoledì 17 ottobre 2012

Amore e concorrenza: una convivenza difficile dopo la crisi economica? Studiosi ed imprenditori ne discutono a Washington


COMUNICATO STAMPA

Studiosi ed imprenditori ne discutono a Washington (USA) il 22 e 23 ottobre

Amore e concorrenza: una convivenza difficile dopo la crisi?

Iniziativa di MCE Research Centre (Università della Santa Croce) e Catholic University of America
ROMA, 16 OTT 2012 – Forte spinta all’innovazione e concreta attenzione agli strati più vulnerabili del tessuto sociale: sarebbe ingenuo, da parte di un Paese, pensare che il funzionamento del libero mercato possa provvedervi simultaneamente, nell’economia globale post-crisi?
Il modo di intendere l’economia è la chiave di volta per rispondere a questo interrogativo, sul quale si troveranno a confrontarsi più di 80 accademici, imprenditori e teologi morali provenienti da tutto il mondo, i prossimi 22 e 23 ottobre a Washington D.C. È questo lo scopo del Third International Colloquium on Christian Humanism in Economics and Business dal titolo Free Markets with Solidarity and Sustainability: Facing the Challenge, organizzato dal Centro di Ricerca Markets, Culture and Ethics della Pontificia Università della Santa Croce e dalla Catholic University of America, in collaborazione con la cattedra di Business Ethics della IESE Business School (Barcellona).
Come può un governo garantire regole giuste? Qual è il contributo che il mondo del business può fornire alla società intera? Quali sono i valori che guidano l’azione del consumatore nel mercato? Il Centro di Ricerca Markets, Culture and Ethics della Pontificia Università della Santa Croce (Roma) propone queste domande a coloro che praticano e pensano l’economia e porterà con sé questi interrogativi anche a Washington.
Raccolta la sfida lanciata da Benedetto XVI nel 2009 attraverso l’enciclica Caritas in Veritate, Markets, Culture and Ethics ha fatto propri i temi proposti dal Papa: l’impegno della dottrina sociale della Chiesa nello studio dei processi e degli scopi della società umana, ed in particolare delle dinamiche dell’economia, alla luce di una autentica antropologia della persona umana.
Perché questo giovane centro di ricerca insiste sul collegamento tra economia ed umanesimo? “Perché solo attraverso la comprensione della persona umana” – ribadisce Mons. Martin Schlag, co-fondatore del MCE e Consultore del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace – “possiamo davvero motivare uomini e donne a partecipare alla costruzione delle istituzioni politiche e culturali che potranno essere a servizio della persona stessa e delle sue più alte aspirazioni”.
L’ampio panel di relatori che porteranno il loro contributo alla conferenza riflette la natura multidisciplinare ed internazionale dell’argomento. Spiccano le presenze di Valentine Rugwabiza, Vice Direttore Generale della World Trade Organization, Arthur Brooks, presidente dell’American Enterprise Institute e Russell Hittinger, illustre filosofo del diritto. Questi relatori metteranno a confronto la loro esperienza e la loro ricerca con cittadini provenienti da vari paesi europei ed americani, nei quali sono attive forme diverse di economia di mercato.
I Decani di diverse business school (come il Dipartimento di Business and Economics della The Catholic University of America, la IPADE Business School, il Mendoza College of Business dell’Università di Notre Dame) discuteranno riguardo l’integrazione dei principi di solidarietà e sostenibilità, essenziali per la promozione del profitto e al tempo stesso del rispetto della persona umana all’interno del sistema educativo della nuova generazione di imprenditori.
 Alla luce degli sconvolgimenti economici globali e delle imminenti elezioni americane, il dibattito si proietta nella capitale statunitense in un tempo carico di positive tensioni socio-politiche. Dunque la sfida è lanciata a tutti gli attori del panorama accademico ed economico: la revisione dell’economia non solo come luogo di scambio di beni e servizi ma come uno strumento per fondare e promuovere la concretezza della solidarietà e del bene comune.

Programma dell’iniziativa: http://www.mceproject.org
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CONTATTI PER I GIORNALISTI:

Audrey Anweiler - christianhumanism@pusc.it - aanwei01@gmail.com.

1 commento:

Anonimo ha detto...

In teoria non c'entrerebbe nulla, ma lo schema di ragionamento di una delle relazioni del convegno su abusi di febbraio scorso (I veri costi della crisi) sarebbe un buon punto di partenza per vedere come poter rimettere insieme gli elementi umano ed economico.
Ripeto, togliere via la problematica "abusi" e prendere *solo* lo schema di ragionamento di *tutte* le componenti, fino alla fine. Se si considera solo l'elemento "economico immediato" si ha una visuale molto corta: c'e' anche tutto il resto da considerare.