venerdì 24 agosto 2012

50° del Concilio. La mostra “Sanctus Paulus extra moenia et Concilium oecumenicum vaticanum” (Sir)


50° CONCILIO

In bella mostra

Tappa obbligata e sorprendente a san Paolo fuori le mura

P.I.

Chi si trova in questi giorni a Roma - o intende andarci nei prossimi mesi - tra i tanti itinerari proposti volesse volgere i propri passi sulle memorie del Concilio, dopo aver visitato ovviamente San Pietro, dove la grande assemblea ecumenica ebbe inizio, si svolse e si concluse, deve andare – tappa obbligata – alla basilica di San Paolo fuori le Mura. Non solo perché qui il Concilio “nacque”, si manifestò al mondo nello storico annuncio che ne fece Giovanni XXIII, ma perché nella sala della Pinacoteca della stessa basilica è stata allestita la mostra “Sanctus Paulus extra moenia et Concilium oecumenicum vaticanum”. 
Il titolo in latino, la lingua dei padri conciliari, era inevitabile per questa rassegna che attraverso documenti originali e riproduzioni, fotografie e filmati, reperti vari e curiosità si propone di far percorrere al visitatore il cammino del Concilio, da quel primo annuncio giovanneo fino alla chiusura con Paolo VI. 
Sono esposte alcune pagine autografe di papa Roncalli, quelle del discorso a San Paolo il 25 gennaio 1959 e le minute del discorso di apertura dell’11 ottobre 1962. La Segreteria di Stato ha fornito molti dei documenti, in originale o riprodotti, che dalla fase preparatoria portarono all’apertura del Concilio, come le lettere apostoliche motu proprio e la bolla di indizione “Humanae salutis” firmate da Giovanni XXIII. Altri contributi provengono dai diversi organismi vaticani, l’Osservatore Romano, la Radio Vaticana e il Centro televisivo, la Biblioteca apostolica, l’Archivio segreto e l’Ufficio filatelico e numismatico, il quale presenta tutto il materiale (francobolli, buste primo giorno, monete e medaglie) uscito in quel periodo e, successivamente, per gli anniversari del Concilio. Oltre a numerose fotografie è possibile vedere un filmato di circa tredici minuti sulla cerimonia d’apertura, riascoltare le famose parole di papa Giovani, quella sera stessa, del “discorso alla luna”, ritornare alle immagini storiche e ai suoni dell’inizio dei lavori in San Pietro, grazie anche alla colonna sonora fornita dalla Radio Vaticana. 
Tra le curiosità è esposto il “passaporto di servizio per l’estero” rilasciato dalla Segreteria di Stato all’allora vescovo ausiliare di Cracovia mons. Karol Wojtyla, altrimenti impossibilitato a venire a Roma per il Concilio a causa delle restrizioni imposte dal regime comunista polacco ai viaggi all’estero dei vescovi. C’è anche esposta in bell’evidenza la “celebre” prima pagina dell’Osservatore Romano di lunedì-martedì 26-27 gennaio 1959. “Celebre” perché all’indomani dello storico annuncio il quotidiano della Santa Sede se ne uscì con questo titolo anodino su sei colonne: “Il Sommo Pontefice Giovanni XXIII assiste a Sacri Riti di speciale supplicazione nella Basilica Ostiense”. E la notizia del Concilio? Relegata in un trafiletto di spalla, insieme (e perciò sperduta) tra gli altri due annunci che aveva dato il Papa in San Paolo: il Sinodo diocesano per Roma e l’aggiornamento del Codice di diritto canonico. Cose che succedono, anche nei migliori giornali. La notizia, clamorosa, del Concilio era stata presa sottogamba. 
La mostra resterà aperta per tutta la durata dell’Anno della fede, fino al 24 novembre 2013. Di tempo ce n’è, dunque. Ma in questi giorni di grande calura è un piacere irrinunciabile, dopo aver visitato la mostra e onorato la tomba dell’Apostolo, passeggiare sotto le ombrose volte del grande quadriportico ottocentesco antistante la facciata d’ingresso della basilica o nel chiostro medievale dell’attigua abbazia benedettina. 

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