martedì 28 agosto 2012

Mostra del cinema di Venezia, il presidente Baratta: tutti invitati grazie ad internet (Izzo)

MOSTRA VENEZIA: PRESIDENTE BARATTA,TUTTI INVITATI GRAZIE A INTERNET

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 ago. 

"Per la prima volta nella storia della Mostra di Venezia dieci lungometraggi e tredici corti della sezione 'Orizzonti' saranno disponibili in tutto il mondo per la visione in streaming in contemporanea con le proiezioni ufficiali al Lido, una iniziativa sperimentale con la quale si vuole rendere ancora piu' efficace l'azione promozionale della Biennale a sostegno dei nuovi film e, in particolare, dei giovani autori, sfruttando le possibilita' offerte dalla moderne tecnologie della rete". 
Lo annuncia il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, in un'intervista all'Osservatore Romano. Baratta descrive al giornale vaticano anche i contenuti della nuova "area web dedicata alla vita artistica di tutte le sezioni di spettacolo dal vivo della Biennale, teatro, musica, danza, nella quale si possono seguire interviste, momenti formativi, il making of degli spettacoli, premiazioni e incontri". Nell'intervista, il presidente Baratta parla non solo della Mostra del Cinema ma in generale dei progetti della sua gestione della Biennale, che sara' caratterizzata da una "renovatio", che vuole essere, afferma, "necessaria, ponderata, accurata". 
"Si rinnovano le strutture esistenti - spiega al giornale della Santa Sede l'ex ministro - con il ripristino del foyer davanti alla Sala Grande, si creano le nuove Sale Zorzi e Pasinetti, si opera il trasloco della Volpi all'interno del Casino', si progetta la riqualificazione dell’intera Sala Darsena. Interventi impostati in funzione della valorizzazione della storia, un segno molto importante per dire che cosa siamo". "Siamo - rivendica Baratta - l'unico e il piu' vecchio festival di cinema del mondo a conservare ancora l'edificio delle origini, una sala storica del 1937 che e'stata riportata allo stile dell'epoca e dotata di nuovi standard tecnologici. Poter offrire la storia - conclude - e' un nostro privilegio e tutti ce lo riconoscono".
Ma grande attenzione sara'dedicata, promette il presidente, anche all'Archivio storico della Biennale, "un vero patrimonio artistico e culturale", dal quale, rivela, "si trarranno materiali preziosi che i vari direttori utilizzeranno nelle loro sezioni". E cio' perche' e' altrettanto importante per Baratta anche la "confirmatio", bisogna cioe' "saper essere molto fedeli a se stessi, a quello che si è e alle ragioni per le quali il mondo ci stima: per la Biennale sono la liberta', il non aver paura nel cercare, il non essere condizionati dalle trepidazioni che assalgono quando si esce dal consolidato tranquillo e si rischia. Prima di tutto, con i nuovi talenti".
All'Osservatore, Baratta conferma anche la partecipazione della Santa Sede alla Biennale con un suo padiglione. "Ci sono stati vari colloqui - racconta - nei quali sono state ipotizzate soluzioni che, a mio avviso, sono di altissimo profilo, sia per quanto riguarda gli spazi che saranno utilizzati sia per le modalita' di partecipazione". "Siamo ancora - conclude il presidente della Biennale - in una fase di definizione, c’è un qualificato e partecipe gruppo di lavoro della Santa Sede preposto a questo progetto che fa capo al cardinale Gianfranco Ravasi, il quale desidera intensamente il cimento con l'arte. Un fatto che io considero davvero di eccezionale interesse. Stiamo lavorando tutti, ciascuno per la sua parte, affinche' questa iniziativa possa compiersi e realizzarsi nel modo migliore. La Biennale non puo' perdere l'occasione di questo straordinario appuntamento".

© Copyright  (AGI)

Nessun commento: