Citta' del Vaticano, 29 ago. (Adnkronos)
''La notizia circolata in questi giorni in merito al fatto che vi siano venti, o una ventina, di indagati o indiziati nel processo che riguarda la fuga di documenti riservati dal Vaticano, non ha fondamento''. Lo ha detto all'Adnkronos padre Ciro Benedettini, vicedirettore della Sala stampa della Santa Sede. Il numero di venti indagati - o indiziati' - in relazione al caso 'vatileaks' e' apparso su diversi organi d'informazione. Di almeno venti 'corvi' attivi nei sacri palazzi parlo' fra l'altro dallo stesso Paolo Gabriele durante l'intervista rilasciata alla trasmissione 'Gli intoccabili', dove apparve camuffato.
Nell'occasione l'ex assistente di camera del Papa descrisse diversi scenari relativi alla fuga di documenti dal Vaticano e racconto' di un gruppo di persone operative in Vaticano che contribuivano a fare filtrare carte riservate all'esterno. Ancora, poco piu' di venti sono le lettere dell'alfabeto che sostituiscono i nomi nei documenti pubblicati dalla Santa Sede lo scorso 13 agosto, e cioe' la requisitoria contro Paolo Gabriele e Claudio Sciarpelletti, entrambi rinviati a giudizio - il primo per furto aggravato, l'altro per favoreggiamento - e la sentenza di rinvio a giudizio. In questi due documenti non vengono riportati i nomi di molte persone ascoltate dai giudici - i nomi sono appunto sostituiti dalle lettere - e tuttavia molte di loro non sono altro che testimoni e non indagati. Per questo i giudici vaticani impegnati nell'indagine e nel processo smentiscono che allo stato attuale si possa parlare di venti indagati o indiziati.
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