venerdì 16 marzo 2012

Nunzio a Cuba: procede a gonfie vele la preparazione del viaggio del Papa (Izzo)

PAPA: NUNZIO A CUBA, A GONFIE VELE LA PREPARAZIONE DEL VIAGGIO

(AGI) - CdV, 15 mar.

La preparazione della visita di Benedetto XVI a Cuba, atteso a Santiago di Cuba per il primo pomeriggio, ora locale, del 26 marzo, "procede a gonfie vele". Lo afferma il nunzio apostolico all'Avana, arcivescovo Bruno Musaro'.
"Dall'annuncio del 10 novembre - spiega l'arcivescovo alla Radio Vaticana - il tempo e' stato breve, ma forse anche questo ha spinto le due Commissioni, della Chiesa e del governo, a lavorare assiduamente, con celerita', nei preparativi. E devo dire che veramente si e' lavorato molto bene. Adesso si stanno ultimando i dettagli". "La gente - dice il presule - si aspetta che la presenza di Benedetto XVI a Cuba, sulla scia della visita apostolica di Giovanni Paolo II, aiuti la societa' ad aprirsi ancora di piu'".
Qui, assicura, "nessuno dimentica il viaggio di Papa Wojtyla, ed il governo stesso e' contento di quanto disse Giovanni Paolo II, quello slogan che lancio' nel '98: 'Che Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba'". "E' questo - ritiene il rappresentante della Santa Sede - il segreto desiderio che sgorga dal profondo del cuore di tutti i cubani". "Ma soprattutto - aggiunge Musaro' ci si aspetta dalla visita di Benedetto XVI, un processo di riconciliazione tra tutti i cubani. Ed e' questo - scandisce - il punto su cui hanno insistito i vescovi durante il pellegrinaggio della Madonna, il punto su cui stanno insistendo, preparando la visita di Benedetto XVI".
Nell'intervista al canale "One-O-Five live" della Radio Vaticana, monsignor Musaro' ricorda che dopo la rivoluzione del 1959, per qualche anno Cuba fu definita un "Paese ateo". "Pero' - tiene a sottolineare - questo aspetto dell'ateismo fu tolto dalla Costituzione poco prima della visita di Giovanni Paolo II.
Praticamente, non aveva nessun significato.
Come si puo' parlare di un Paese ateo qui in America Latina?". Secondo monsignor Musaro', dunque, "a Cuba c'e' stata, in questi ultimi anni, con il nuovo presidente della Repubblica, un'apertura soprattutto in campo economico e questo ha suscitato e continua a suscitare molta speranza nei cubani nel senso che queste aperture continuino e si possa arrivare ad un tenore di vita piu' sereno, un tenore di vita che possa dare fiducia alla gente per impegnarsi con il lavoro per il bene comune della societa"'.

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