PAPA: IL CONCILIO VA INTERPRETATO ALL'INTERNO DELLA TRADIZIONE
Salvatore Izzo
(AGI) - Leon, 24 mar.
"Il Concilio Vaticano II è stato e rimane un autentico segno di Dio per il nostro tempo" e se lo interpretiamo "all'interno della tradizione della Chiesa e sotto la guida sicura del Magistero" potra' diventare "sempre di piu' una grande forza per il futuro della Chiesa".
Lo afferma Benedetto XVI nel videomessaggio inviato all'incontro nazionale organizzato a Lourdes dai vescovi francesi per celebrare i 50 anni dell'apertura del Concilio Vaticano II, che si tiene mentre il Papa e' in Messico per il suo 23esimo viaggio pastorale. Papa Ratzinger chiede nel testo diffuso oggi "un rinnovamento spirituale e pastorale", e l'impegno di "conoscere meglio i testi che i Padri conciliari ci hanno lasciato in eredita' e che non hanno affatto perso il loro valore".
Si tratta di un "rinnovamento, che avviene nella continuita'" - rileva il Papa - pur assumendo molte forme. Occorre "un'apertura sempre piu' grande alla persona di Cristo, ritrovando in particolare il gusto della Parola di Dio, per raggiungere una profonda conversione del nostro cuore e andare lungo le strade del mondo per annunciare il Vangelo della speranza agli uomini e alle donne del nostro tempo, in un dialogo rispettoso con tutti".
Benedetto XVI auspica anche che questo tempo di grazia possa "consolidare la comunione all'interno della grande famiglia della Chiesa cattolica", aiutando "a ristabilire l'unita' fra tutti i cristiani, che era uno degli obiettivi principali del Concilio".
"Il rinnovamento della Chiesa - prosegue il videomessaggio - passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita degli stessi cristiani perché risplenda la Parola di verita' che il Signore ci ha lasciato". I Santi ci mostrano come la fede sia "un atto personale e comunitario, che implica anche una testimonianza e un impegno pubblico che non possiamo trascurare". Ne e' un "fulgido esempio" Santa Giovanna d'Arco, di cui ricorre quest'anno il sesto anniversario della nascita: una giovane testimone di Cristo che "ha voluto portare il Vangelo nel cuore delle realta' piu' drammatiche della storia e della Chiesa del suo tempo".
"Riscoprire la gioia di credere e l'entusiasmo di comunicare la forza e la bellezza della fede - conclude il Papa - e' una questione essenziale della nuova evangelizzazione" che richiede di mettersi "in cammino, senza paura" per condurre gli uomini e le donne di oggi "verso l'amicizia con Cristo".
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