martedì 6 marzo 2012

Il Coro anglicano dell'Abbazia di Westminster canterà per la prima volta in San Pietro il 29 giugno (Radio Vaticana)

Su segnalazione di Laura leggiamo:

Il Coro anglicano dell'Abbazia di Westminster canterà per la prima volta in San Pietro il 29 giugno

Per la prima volta nella storia, il celebre Coro dell’Abbazia di Westminster canterà nella Basilica di San Pietro. L’evento vedrà i cantori esibirsi insieme con i componenti del coro della Cappella Sistina sia il 28 giugno – durante i primi vespri della Solennità dei Santi Pietro e Paolo che il Papa presiederà in San Paolo Fuori le Mura – sia il giorno dopo nella Messa presieduta da Benedetto XVI nella Basilica Vaticana. I particolari nel servizio di Alessandro De Carolis:

La musica può essere un tassello importante nel grande mosaico dell’ecumenismo. Ed è ciò che promette l’evento della prossima fine di giugno, quando – su invito della Santa Sede – i membri del coro anglicano dell’Abbazia di Westminster fonderanno la propria arte polifonica, conosciuta in tutto il mondo, con quella del Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, diretto da don Massimo Palombella. Teatri d’eccezione di questo inedito storico saranno la Basilica di San Pietro, il 29 giugno, quando Benedetto XVI presiederà la Messa per i Santi Pietro e Paolo, e la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il giorno prima, per la celebrazione dei Primi Vespri della solennità. È stato il Papa stesso, informa un comunicato, a chiedere che la collaborazione musicale fra le due compagini “rifletta la vocazione cristiana del coro ed incoraggi il ricco scambio di esperienze tra le due tradizioni liturgiche e culturali. Poiché – viene colto nella nota – l’Abbazia di Westminster ha come titolo formale quello di ‘Chiesa collegiata di San Pietro’, il fatto che entrambi i cori celebrino insieme il loro patrono darà all’evento un’importante risonanza comune”. A sottolineare la tradizione romana saranno le partiture di due celebri compositori sacri, come Palestrina e Perosi, mentre i canti anglicani in lingua inglese – eseguiti all’inizio e alla fine di ciascuna liturgia – oltre a restituire le armonie di quella tradizione contribuiranno a rafforzare il senso di appartenenza alla “comune fede cristiana”.

L’invito a recarsi a Roma scaturisce dalla visita che Benedetto XVI fece all’Abbazia nel settembre 2010, durante la sua visita in Gran Bretagna, che vide il Pontefice fermarsi in preghiera sulla tomba di Eduardo il Confessore, insieme con l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, il quale si è detto “molto lieto del fatto che il Coro dell’Abbazia prenda parte alla celebrazione della Solennità di San Pietro a Roma”. “Celebrare insieme la sua testimonianza apostolica e il suo esempio – ha aggiunto – è un forte richiamo alla vocazione comune delle nostre Chiese ad essere fedeli, oggi, alla pienezza apostolica del Vangelo”. Anche il decano di Westminster, il rev. John Hall, ha definito “meraviglioso” l’invito ricevuto. “Mi conforta – ha confidato – questo segno del desiderio del Santo Padre di attingere alla ricca tradizione anglicana che caratterizza il culto quotidiano nell’Abbazia di Westminster. È quanto mai importante che i cristiani di differenti tradizioni preghino insieme e ricevano i doni gli uni degli altri”. Soddisfazione da parte della Chiesa cattolica londinese è stata espressa dall’arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols. “Questo generoso gesto ecumenico della Santa Sede – ha affermato – è veramente benvenuto”, perché “esprime l’apprezzamento reciproco delle nostre tradizioni musicali e spirituali”.

Nel quadro dei preparativi – informa il comunicato – il coro della Cappella Sistina visiterà Londra ed offrirà un concerto pubblico nella Cattedrale di Westminster la sera del 6 maggio. Mentre da parte sua, il Coro dell’Abbazia, durante la sua permanenza in Italia si recherà al Monastero Benedettino di Montecassino per cantare i Vespri e la Messa insieme alla comunità monastica del luogo in cui è sepolto San Benedetto, oltre ad effettuare anche altri concerti, tra cui un recital nella Basilica di Santa Maria Maggiore e un Vespro Festivo a Santa Maria sopra Minerva.

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9 commenti:

GP ha detto...

Questo confronto fra Coro della Cappella Sistina e Coro dell'Abbazia di Westminster sarà piuttosto imbarazzante per il coro romano. Sarebbe bello che il direttore del coro dell'abbazia, che è cattolico, andasse a dirigere il coro della Sistina.

Anonimo ha detto...

speriamo che qualche anima pia lo trasmetta,così si potranno ascoltare musiche e cori consoni alla grande tradizione liturgica della chiesa(scommetto che le musiche di Palestrina le ha scelte personalmente il nostro,lui è un appassionato e competente cultore e musicista musicofilo).

Anonimo ha detto...

segnalo video su Benoit et moi,L'archeveque de Munich,molto bello,purtroppo parlato in tedesco,ma veramente bello.ciao ciao.

Anonimo ha detto...

Però in Inghilterra tutti cantano gli inni durante le funzioni. Noi amiamo le cavatine e loro i cori con i prevedibili risultati.Eufemia

GP ha detto...

Mi piacerebbe che il coro di Westminster eseguisse "Almighty God who by thy Son" di Gibbons, è un bellissimo anthem per la festa di san Pietro.

Anonimo ha detto...

Gp,

quanto vorrei tu non avessi ragione.
Sarà, per noi, imbarazzante!

Vatykanista ha detto...

Che bellissima, straordinaria notizia!

Anonimo ha detto...

Il coro di Westminster Abbey è uno dei migliori di tutta l'Inghilterra e dicendo Inghilterra si può dire del mondo.
La Cappella Sistina è semplicemente pietosa, diretta da un grandissimo incompetente la cui famiglia religiosa (salesiani) ha contribuito alla distruzione della musica sacra e del gregoriano in Italia dopo il concilio.
Credo che il coro di Westminster più "cantare insieme" darà una lezione corale da lasciare la Sistina a bocca aperta!

Anonimo ha detto...

purtroppo ho appena letto su cath.herald,che l'esibizione dei 2(?)cori verrà trasmessa in mondovisione,che Dio ce la mandi buona,figuraccia incombente;ho un'idea,far cantare loro e i nostri muovere la bocca.....