mercoledì 14 marzo 2012

Gregorio Magno parla inglese. Con Ratzinger e Williams, l'ecumenismo abbandona le tattiche e va alla sostanza (Magister)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Alessia.

2 commenti:

raffaele ibba ha detto...

Questo commento di Magister, fa intravedere molto bene il fatto che tutte le Chiese cristiane (la Chiesa di Cristo, mi piace dire) stanno profondamente ridiscutendo se stesse ed il loro ruolo evangelico e pastorale in relazione alle novità che vengono "dal mondo", novità davvero rilevanti e che condizionano profondamente la vita di ciascuno di noi.
Ma l'intuizione di Magister è, mi pare, proprio nel fatto di "disegnare" Benedetto XVI come un pastore che sa essere profondamente "fedele" al magistero di Cristo e, insieme, aperto a quanto il mondo chiede alla Chiesa per la sua "evangelizzazione". La novità, cioè, di un papa umile, sempre attento ad essere in atteggiamento di "conversione" e di "preghiera", di ascolto e docilità al lavoro di Dio in lui.
E che ci propone la stessa cosa, instancabilmente e paternamente.
Davvero un grande papa.
ciao
r

Anonimo ha detto...

e ci voleva tanto a capirlo?Ma,no è meglio chiudere le orecchie,non leggere i messaggi chiarissimi e senza fraintendimenti,di BXVI,sognare sempre i 'bei tempi andati'della precedente chiesa e non voler guardare con onestà i fatti e a dare a Cesare quel che è di Cesare,tutto qui,ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.....Magister merita un bel 7 per l'articolo.GR2