Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 18 mar.
"Profondo cordoglio" e' stato espresso da Benedetto XVI per la morte del Patriarca dei copti, Shenouda III di Alessandria, scomparso ieri, all'eta' di 88 anni, dopo una lunga malattia.
In un messaggio di condoglianze, il Papa ricorda con gratitudine il grande impegno di Shenouda III per l'Unita' dei cristiani.
In particolare, rammenta la visita memorabile a Roma nel 1973, quando con Paolo VI firmo' una Dichiarazione comune sull'Incarnazione del Figlio di Dio e ancora l'incontro al Cairo con Giovanni Paolo II nell'anno giubilare del 2000. Nel testo, Benedetto XVI assicura le sue preghiere e la vicinanza di tutta la Chiesa cattolica ai fedeli copti, esprimendo sentimenti di compassione fraterna.
''Posso dire quanto la Chiesa Cattolica tutta intera partecipi al dolore che affligge i Copti ortodossi, e quanto essa sia in preghiera fervente chiedendo a Colui che e' la resurrezione e la vita di accogliere presso di Lui il suo servitore fedele.
Che il Dio di tutta misericordia lo riceva nella sua gioia, la sua pace e la sua luce'', scrive Benedetto XVI.
''Apprendendo con tristezza la dipartita verso Dio, nostro Padre comune, di Sua Santita' Shenouda III, patriarca di Alessandria e della Predicazione di San Marco - aggiunge il Papa - tengo a esprimere ai membri del Santo Sinodo, ai preti e ai fedeli di tutto il Patriarcato i miei sentimenti piu' vivi di compassione fraterna''.
''Rammento con gratitudine - conclude - il suo impegno per l'unita' dei cristiani, la sua memorabile visita al mio predecessore Paolo VI e la loro firma il 10 maggio 1973 a Roma della Dichiarazione comune di Fede nell'Incarnazione del Figlio di Dio, fino al suo incontro al Cairo con Giovanni Paolo II nel corso del Grande Giubileo dell'Incarnazione, il 24 febbraio dell'anno 2000''.
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