domenica 25 marzo 2012

Briefing di padre Lombardi a Leon: il Papa ha sempre operato per la verità e la trasparenza (R.V.). Precisazioni del tutto insufficienti (R.)

Briefing di padre Lombardi a Leon: il Papa ha sempre operato per la verità e la trasparenza

Un milione di persone ha salutato e festeggiato oggi Benedetto XVI tra Leon e Guanajato, sia nelle due città, che lungo la strada di collegamento percorsa dal corteo del Papa. Lo ha riferito il portavoce della Sala stampa vaticana al seguito del Papa, padre Federico Lombardi, in un briefing a Leon con la stampa. Il servizio di Roberto Piermarini:

Nell’incontro con i giornalisti il padre Lombardi ha sottolineato il calore e l’allegria dell’incontro di Benedetto XVI con bambini a Guanajato; l’educazione culturale, morale e della coscienza dei giovani come unica via indicata dal Papa per combattere la violenza, ha escluso un incontro del Pontefice con i candidati presidenziali ed un possibile incontro a Cuba con il presidente venezuelano Chavez ed ha riaffermato che in relazione al tema della libertà religiosa, la Chiesa non chiede privilegi ma di partecipare alla vita della società messicana. Padre Lombardi – che ha confermato l’incontro di Benedetto XVI con le famiglie delle vittime del terrorismo e del narcotraffico – ha poi escluso un incontro con le vittime della pedofilia. Quando questi sono avvenuti in altri Paesi – ha ricordato – “erano stati richiesti dai vescovi, c’era stata una preparazione, ed erano inseriti in un processo di dialogo ed assistenza in cui la Chiesa era coinvolta. Comunque – ha affermato padre Lombardi – in alcuni viaggi del Papa gli incontri ci sono stati, in altri no, come in Portogallo e in Francia”. Da parte delle vittime, secondo il portavoce vaticano, c’è stata una certa ‘aggressività’ nel chiedere l’incontro. “E anche una certa ambiguità – ha sottolineato - : si diceva di voler incontrare il Papa, ma non lo si voleva ascoltare in un dialogo profondo, di spiritualità”. “E’ ingiusto parlare di Benedetto XVI come di un Papa che ha operato contro la verità e contro la trasparenza” ha detto padre Lombardi che ha così respinto fermamente l’accusa secondo cui l’allora cardinale Ratzinger fin dal 1998 fosse al corrente degli abusi commessi da Maciel, poi sospeso ‘a divinis’ dallo stesso Benedetto XVI. “Questo vale anche per Giovanni Paolo II – ha aggiunto -. Non aveva coscienza della doppia vita, del lato oscuro di Maciel. Su questo c’è stata anche una solenne dichiarazione nel corso del processo di beatificazione”. “ I due Papi – ha concluso padre Lombardi – sono sempre stati per la verità e la trasparenza su questo tema.

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Assolutamente insufficiente la descrizione e la promozione di tutto il lavoro fatto da Ratzinger, cardinale e Papa, contro Maciel.
Mi pare che la priorita' non sia affatto quella di difendere il Papa regnante da accuse false e infamanti.
E' tutto molto, tragicamente, chiaro cosi' come e' chiaro chi comanda davvero in Vaticano.
Non finisce qui, ne riparleremo alla fine del viaggio.

R.

21 commenti:

Andrea ha detto...

Ti chiedo scusa, Raffaella: c'è o non c'è una volontà (di alcuni) di processare il Papa, almeno mediaticamente, come "Amministratore Delegato" della "ditta" che dava lavoro a p. Maciel (impostazione statunitense) e di bollare tutta la Legione e tutta la Chiesa come un circolo di delinquenti, di "sepolcri imbiancati" ?

Raffaella ha detto...

Certamente! Per questo si deve reagire mettendo tutti i puntini sulle "i".
La domanda che faro' al termine del viaggio sara' semplice: come mai il Papa ha incontrato le vittime di abusi negli Usa, a Sydney, a Malta, a Londra, in Germania ed a Roma, ma non in Messico?
E' solo colpa dei vescovi?
Non penso...e' colpa di Maciel e di tutto cio' che gira intorno a questo caso.
Sono molto arrabbiata e se non fosse per il Papa (che giustamente deve godersi il viaggio) avrei gia' dato il peggio di me.
R.

Anonimo ha detto...

lombardi è il portavoce di ratzinger o di wojtyla?
lo chiedo perché navarro si interessa solo di wojtyla e lombardi.............pure!

Andrea ha detto...

Ciò significa che esiste una vasta e potente rete di personaggi-ombra compari, personali e di affari, di padre Maciel.
Io non li vedo.

Questo non vuol dire nulla (potrei non vedere io o potrebbero essere ben nascosti loro), ma ciò che mi conduce a non seguirti nella rabbia anti-macielista è che vedo bene, invece, il tipo di presenza e di opera dei Legionari, sia prima sia dopo lo svelamento della doppia/tripla vita del fondatore.
È una presenza molto positiva, lo dicevo commentando "Il viaggio del Papa..." (22 marzo).

I casi sono due, in definitiva: o la Legione, malgrado le incredibili colpe del fondatore, è in continuità morale con la sollevazione dei "Cristeros" contro la Massoneria (proibizione di celebrare la S.Messa, 70-80.000 morti, sacerdoti passati in pochi anni da 4500 a 300) e lavora oggi con chiarezza di idee in un ambito mondiale, anche di Chiesa, ampiamente influenzato da idee massoniche, oppure si tratta di un gruppetto di trafficoni più o meno sporchi. La mia testimonianza è per la prima soluzione.

gemma ha detto...

non confondiamo le acque per favore, nessuno vuole affossare la Legione e i suoi adepti. Massimo rispetto per chi fa e ha fatto cose buone ma non basta a cancellare le malefatte del fondatore, e su questo non devono esserci esitazioni. Mi dispiace Andrea ma per me il fine non giustifica i mezzi e tra un Maciel che molesta i suoi sottoposti e un qualunque massone, sta facendo più male alla Chiesa il primo, perchè di fatto ha alimentato i pretesti per i giochi del secondo. La Chiesa oggi soffre molto di più per certe notizie che non mancano di arrivare ogni giorno ai fedeli che per gli attacchi secolari ai quali da sempre è abituata e per i quali ha sicuramente più anticorpi per difendersi. Mi si dirà che molto è opera anche di falsa propaganda, ma al di là di accuse ingiuste (che ci sono), falsificazioni e amplificazioni, ci sono anche troppe azioni vere da parte di uomini indegni. Che vanno condannati

Andrea ha detto...

Vanno condannati, cara Gemma, ma non dai nemici della Chiesa (cioè di Dio e dell'uomo), bensì dalla legittima autorità della Chiesa stessa, che si ritrova certi spaventosi comportamenti nel proprio seno. Così. nel caso specifico, è stato fatto.

Hai mai visto persone di Chiesa passare il prorio tempo additando all'opinione pubblica gli orrori degli eretici e dei peccatori in genere ? Ricordi chi si scandalizzava di Cristo, fino a stracciarsi le vesti di fronte a Lui e a fare l'impossibile per mandarLo in croce ?
La Chiesa ha chiesto ai massacratori dei Cristeros "incontri chiarificatori" di fronte alla stampa ? Chi chiede tali incontri agli attuali uccisori di bimbi (aborto selettivo, infanticidio) e di malati (omicidi "pietosi") ?

Il problema non è il "qualunque massone", ma la soffocante cappa mondiale, specie occidentale, della Massoneria. E non è di ottenere un "fine" (il bene della Chiesa) con "mezzi" illeciti (mentendo su p.Maciel): nessuno ha parlato di mentire su Maciel. Sono "loro" che parlano di "Vittime della Legione" e che intendono giudicare il Papa

gemma ha detto...

chi inneggia all'aborto o all'eutanasia non lo fa in nome della fede. Io sono disgustata da chi opera a nome di Cristo e intanto molesta mio figlio. Personalmente con molta difficoltà perdonerei credo, e non certo perchè preda di malefico impulso massone
Capisco bene quel che vuoi dire Andrea ma il mio punto di vista in questa questione, forse perchè donna, è più di pancia e poco di testa, come si dice
La pedofilia non è meno grave dell'aborto, un abortito è un bimbo ucciso, ma un bimbo violato è ucciso tutte le volte in cui viene abusato. E se mi si dice che sbaglio, resto volentieri nel mio errore, perchè ho visto entrambe ed entrambe mi hanno provocato sofferenza

Anonimo ha detto...

Il Papa non è un gendarme che lavora come un comandante di stazione. E la Chiesa non è una caserma.

Andrea ha detto...

Chi opera in nome di Cristo e Lo tradisce gravemente è nella scia di Giuda, che fu il più grande dolore di Nostro Signore: Apostolo e associato a Satana.
Chi opera direttamente contro Cristo è esplicitamente nell'esercito avverso (Sant'Ignazio parlava dei "due eserciti", con i "due stendardi").

Ricordiamoci però che, finché siamo in questa vita, TUTTI siamo peccatori.
Certamente chi è prete "rischia" davanti a Dio più degli altri, perché è direttamente associato a Cristo. Però, ripeto, tutti, preti e non preti, pecchiamo.
La pretesa della Chiesa "dei perfetti", o almeno "con i Ministri perfetti", è parte dell'anima di tutte le eresie.

Il caso di p.Maciel è ancora più paradossale, perché ha fondato qualcosa, e, mi permetto di ripetere, qualcosa che fa un lavoro prezioso (certo non "perfetto", per tornare al punto !)

gemma ha detto...

bene, mi fermo nella discussione perchè tra un pò mi pare di capire che finisco eretica
Non posso competere con lei nella discussione, Andrea, è chiarissimo che siamo su livelli di competenza teologica diversi anni luce, e sui fondamenti mi inchino e mi arrendo. Però, da volenterosa della fede mi verrebbe da dire, attenzione a teorizzare troppo nell'intento di non cedere agli eretici, perchè intanto le pecore più semplici non capiscono e lasciano il recinto. Magari si cerchi un incontro con la pratica, ecco, senza considerare in odore di eresia o di massoneria tutti quelli che si fanno domande

Fabiola ha detto...

Io capisco Andrea.
L'iniquità è un grande mistero.
Di più dentro la compagnia dei Suoi.
E' il "mistero" di Giuda.
Vi trascrivo un passo di Peguy:
non l'ho mai trovato detto meglio di così.
" Non aveva gridato sotto la faccia spergiura; [...]
Non aveva gridato sotto le facce d'ingiuria;
Non aveva gridato sotto le facce dei carnefici romani.
Allora perché gridò; .davanti a cosa gridò.

Essendo il Figlio di Dio, Gesù sapeva tutto,
E il Salvatore sapeva che Giuda, l'amato,
Non lo salvava, dandosi interamente.

Ed è allora che seppe la sofferenza infinita,
È allora che conobbe, è allora ch'egli apprese,
È allora che sentì l'infinita agonia,
E gridò come folle la spaventosa angoscia,
Clamore al quale Maria vacillò,
E per pietà dal Padre ebbe la morte umana.

Péguy, I Misteri, pp. 80, 122

Andrea ha detto...

Non ho sentito in lei odore di eresia, cara Gemma, ma desiderio di vedere condannati delitti particolarmente ripugnanti.

Ripeto: la cosa è già avvenuta, e immaginiamoci con quale dolore dell'animo sensibile di papa Benedetto (così pure per l'Irlanda e gli altri casi).
E ripeto (chiedo scusa): è vitale non dare IL MINIMO CREDITO ai "giusti" di professione (giornalisti "illuminati", propagandisti progressisti e simili).

Cari saluti

Anonimo ha detto...

Non credo che, come ritiene la titolare del blog, il tono della dichiarazione del padre Lombardi sia diverso da quello voluto da papa Benedetto. Se papa Benedetto avesse ritenuto che il suo predecessore sapesse chi era Maciel, coprendolo volutamente, non lo avrebbe beatificato, oltretutto accelerando i tempi canonici. Papa Benedetto ha dato ampiamente prova di non indietreggiare di fronte alla verità, anche quella più scomoda da dire per la Chiesa. Io credo che padre Lombardi dica in merito proprio quello che Papa Benedetto vuole che si dica. Elisabetta

medievale ha detto...

quasi certamente è vero, Padre Lombardi dice quello che Papa Benedetto desidera si dica, ma il punto è proprio questo, che il Papa ha scelto di prendere su di sé le responsabilità per tutte le zone d'ombra del precedente pontificato, specialmente per il caso Maciel, e sarebbe giusto che un gesto di tale, assoluta abnegazione gli fosse riconosciuto.

Anonimo ha detto...

Se il Papa va in paesi dove la Chiesa è marginale o perseguitata, si evitano polemiche e il successo è assicurato (vedi Francia, Repubblica Ceca, Berlino, paesi africani misconosciuti). Nei posti dove la Chiesa è una realtà politica importante, ci saranno sempre i cecchini ben appostati.Ed è inutile fare dei distinguo, perché la guerra è guerra. I vescovi spagnoli sembrano aver preso le dovute precauzioni, ma altri no. Eufemia

gemma ha detto...

anch'io credo che padre Lombardi agisca come il Papa vuole, e anch'io credo che Giovanni Paolo II sia pure lui vittima di Maciel, ma non mi sta bene il tentativo velato che percepisco di lasciare questa croce della pedofilia nella Chiesa solo sulle spalle di papa Benedetto ora e del cardinal Ratzinger prima, non lo trovo giusto oltre che tecnicamente impossibile, vista la datazione di alcuni eventi e la sovrabbondanza di influenti prelati con relativa corte, che da sempre gravitano nel palazzo apostolico

Anonimo ha detto...

Per medievale: I cattolici che si informano sono ben coscienti del gesto di abnegazione di Papa Benedetto, che, secondo me, in questa situazione sta offrendo sè stesso in qualche modo al martirio, in questo mostrandosi proprio il Vicario di Cristo. I nemici della Chiesa fanno il "loro mestiere", ma lo farebbero in ogni caso. E, come anche ricordato dal Papa nella lettera ai cattolici irlandesi, ciò che distrugge la Chiesa non sono tanto i suoi nemici, quanto il peccato di chi ne fa parte. La pesecuzione dei nemici crea martiri, dal cui sangue la Chiesa sempre è risorta. Il Papa si comporta così perchè ciò che ha a cuore più di tutto, più ancora della propria reputazione personale, è che la Chiesa sia purificata da tutta questa immondizia. E penso che più che polemizzare con il padre Lombardi, sarebbe utile che chi ama il Vicario di Cristo lo seguisse sulla strada che indica, altrimenti replichiamo quello che si diceva dell'atteggimaneto di tante persone verso Giovanni Paolo II: amano il cantante ma non la canzone. Elisabetta

Raffaella ha detto...

I Cattolici che si informano...ma quanti si informano?
R.

Anonimo ha detto...

beh,Raffy,se i cattolici devono prendere come punto di riferimento i quotidiani cattolici,o peggio ancora i vari settimanali,c'è poco da stare allegri,io ne conosco tanti che leggono sempre e solo Rebubblica,rare volte La stampa,quindi puoi immaginare cosa percepiscano,mettici poi i tanti sacerdoti(e sono tanti,credimi)che BXVI non lo possono vedere neanche dipinto e hai tutto il quadro della situazione;quando sento ancora dire'ah,se il papa fosse stato Tettamanzi,lui sì che è moderno e capisce i problemi'....Non so a te,ma a me cadono le braccia e anche qualcos'altro di innominabile;ho letto e seguito diversi blog sedicenti cattolici,ho aspettato per mesi di postare su questo che ritengo il migliore in Italia,anche per l'educazione dei bloggers,l'unica cosa che conta per me è BXVI,del resto non mi cale.Cum Benedicto,semper!GR2

Raffaella ha detto...

Conosco bene la situazione che descrivi, GR2.
Basta pensare che un telegiornale nazionale ha detto che ieri Ratzinger sembrava Wojtyla, cioe' meno algido.
A questo siamo ridotti...
R.

p.s. avrei voluto vedere altri alle prese con i quintali di immondizia riversati su Papa Benedetto in questi anni, ma forse non sarebbe accaduto nulla in quanto c'e' chi gode di immunita' mediatica.

Anonimo ha detto...

forse si riferiva alla gloriosa marca di gelati....Algida.cmq,con mio grande stupore,oggi su rai2 e rai1 sono andati in onda due buoni servizi sul viaggio del papa,soprattutto quello di Zavattaro,Brunelli mantiene sempre lo stesso livello medioalto.GR2