Dal 6 al 9 febbraio simposio di vescovi e superiori generali sul tema degli abusi sessuali
Per una risposta all’altezza della sfida
ROMA, 3. Una risposta all’altezza della sfida.
Di fronte al tremendo scandalo delle violenze e degli abusi commessi su minori da sacerdoti e religiosi è urgente individuare un percorso globale in grado di rilanciare e tradurre coerentemente l’impegno per la tutela delle persone ferite e il rinnovamento pastorale più volte invocato da Benedetto XVI.
In questa prospettiva si terrà, dal 6 al 9 febbraio, presso la Pontificia università gregoriana, uno speciale simposio internazionale rivolto a vescovi e superiori degli ordini religiosi. «Verso la guarigione e il rinnovamento» è il titolo scelto per l’incontro al quale prenderanno parte delegazioni provenienti da centodieci conferenze episcopali e i superiori generali di oltre trenta tra congregazioni e ordini religiosi.
Ad aprire il simposio, nel pomeriggio di lunedì 6, sarà il cardinale prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, William Joseph Levada, che parlerà sul tema «L’abuso sessuale sui minori: una risposta articolata alla sfida».
Notevole, del resto, è stato il contributo fornito dalla Congregazione guidata dal porporato statunitense nell’organizzazione dell’incontro che nasce appunto dalla necessità di dare corso su base internazionale agli impulsi di rinnovamento.
«La riunione — spiega il rettore della Gregoriana, padre François-Xavier Dumortier — trarrà spunto dalla recente circolare del maggio 2011 della Congregazione per la dottrina della fede, che ha richiesto a tutte le diocesi di mettere a punto entro l’anno «procedure adeguate per fornire assistenza alle vittime di tali abusi, come pure per educare la comunità ecclesiastica sul tema della protezione dei minori».
In questa luce, al simposio farà seguito il lancio del «Centro per la protezione dei bambini», struttura di e-learning, cioè di apprendimento a distanza, con sede a Monaco di Baviera, immediatamente operativo per i prossimi tre anni.
Il centro, dipendente dall’Istituto di psicologia della Gregoriana, verrà diretto da Hubert Liebhardt, professore invitato presso l’ateneo di piazza della Pilotta e docente presso l’università di Ulm.
A presentarlo sarà il cardinale arcivescovo di München und Freising, Reinhard Marx, insieme al sottosegretario del ministero dell’Istruzione e della Ricerca tedesco, Cornelia Quennet-Thielen.
L’iniziativa — si sottolinea in un comunicato diffuso dalla Pontificia università gregoriana — «costituirà un catalizzatore per lo sviluppo di una cultura dell’ascolto e della guarigione all’interno della Chiesa».
Nel corso del simposio è annunciata anche la testimonianza di una vittima degli abusi — l’irlandese Marie Collins — che si rivolgerà direttamente ai delegati evidenziando come, per chi ha subito violenze, sia importante venire ascoltati e in quale modo occorra promuovere un cambiamento positivo.
A questo proposito l’incontro vedrà anche la partecipazioni di esperti in vari ambiti (psicologi, canonisti, teologi, operatori pastorali) che, spiega ancora il rettore della Gregoriana, «condivideranno con i partecipanti le proprie conoscenze pratiche con l’obiettivo di sviluppare una risposta coerente e globale da parte della Chiesa nella direzione della protezione dei più deboli e che promuova una guida creativa per le nostre comunità ecclesiastiche».
Al simposio interverranno numerosi rappresentanti di dicasteri vaticani. Per la Congregazione per la dottrina della fede, oltre al cardinale prefetto, è prevista la partecipazione dell’arcivescovo segretario, Luis Francisco Ladaria Ferrer, e del promotore di giustizia, monsignor Charles J. Scicluna.
Per la Congregazione per i vescovi interverrà il cardinale prefetto Marc Ouellet, per la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli l’arcivescovo prefetto, Fernando Filoni, e l’arcivescovo segretario, Savio Hon Tai-Fai, mentre per la Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica sarà presente l’arcivescovo segretario, Joseph William Tobin.
(©L'Osservatore Romano 4 febbraio 2012)
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