Col concistoro
Il Papa nomina 22 «principi»
Giovanna Chirri
Un drappello di 22 nuovi «principi della Chiesa» si appresta ad entrare a far parte di quello che qualcuno definisce «il club più esclusivo del mondo»: il collegio cardinalizio, dove siedono i consiglieri del Papa e quelli che, in un eventuale conclave, ne eleggeranno il successore. Sabato si celebrerà con tutta la solennità del caso e della tradizione il concistoro per la «creazione» dei porporati.
E con questa nuova infornata il numero degli «elettori» nominati da Benedetto XVI supererà quelli nominati da Giovanni Paolo II nei quasi 27 anni del suo regno. Il concistoro è il quarto dell'era Ratzinger, dopo quelli del marzo 2006, del novembre 2007 e del novembre 2010; dopo il rito i cardinali diventeranno 214, di cui 125 «elettori» e 30, cioè circa un quarto, italiani.
Tra i 22 che riceveranno berretta ed anello dalle mani di Benedetto XVI, 18 sono «elettori» in un ipotetico conclave per la scelta del Papa, 10 sono prelati di Curia, cioè già ai vertici del governo della Chiesa. Gli italiani sono Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide; Domenico Calcagno, presidente dell'Apsa, l'ente che amministra il patrimonio della S. Sede; Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura degli affari economici; Giuseppe Bertello, governatore vaticano; Antonio Maria Vegliò, presidente del pontificio Consiglio per i migranti; Francesco Coccopalmerio, capo dicastero per i testi legislativi. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e quindi unico italiano non di Curia, è stato per molti anni segretario della Conferenza episcopale italiana.
Tra i prossimi nuovi cardinali a capo di una diocesi, i cosiddetti residenziali, oltre a Betori, ci sono Rainer Maria Woelkl, arcivescovo di Berlino, 55 anni, il più giovane; Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza episcopale statunitense; John Tong Hon, vescovo di Hong Kong; Williem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht e primate olandese. Sedici nuovi cardinali sono europei, uno è brasiliano, due vengono da Paesi asiatici, tre da Paesi dell'America del Nord.
Benedetto XVI ha nominato un gruppo di ultraottantenni di altissimo profilo culturale o pastorale: Lucian Muresan, arcivescovo maggiore della Chiesa greco cattolica rumena, che subì le persecuzioni del regime. Julien Ries, storico delle religioni e antropologo di fama internazionale. Prosper Grech, membro della Pontificia commissione biblica, sarà il secondo cardinale maltese e il primo agostiniano dal 1901. Karl Becker, tedesco e gesuita, è stato consultore della Congregazione per la dottrina della fede.
Il rito di sabato sarà in forma semplificata, in particolare saranno unificati i tre momenti della imposizione della berretta, della consegna dell'anello cardinalizio e della assegnazione del titolo.
© Copyright La Sicilia, 16 febbraio 2012
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