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13 commenti:
Cara Raffalla. Da un paio di mesi sono entrato nel social network Google Plus, che mi sembra molto valido. Alcune volte, ed anche qualche giorno or sono, mi è capitato di "entrare in commenti" su alcuni post di derivazione islamica, nell'ultimo caso specifico di una studentessa isamica (col chador) che studia in USA. Ebbene devo dirti che molti islamici continuano a ripetere la solita storiella - non escludo in alcuni casi in buona fede - che loro amano Gesù, ma che Gesù è un semplice profeta, null'altro.
Contro questo tentativo di "derubricare" a semplice profeta il Figlio di Dio, da parte del mondo islamico (in buona - raramente- o cattiva fede generalmente grazie alle balle raccontate da Maometto) la Chiesa Cattolica mi è sempre sembrata piuttosto restia a dichiarare pubblicamente davanti a tutti ed in particolare indirizzandosi al mondo islamico che Cristo é il figlio di Dio, piaccia o non piaccia a Maometto ed agli Islamici.
Così ti ho mandato questo post, non tanto per "inserirmi nel contenuto dell'articolo" quanto per invitarti ad aprire un dibattito (eventualmente un tuo post) su questo aspetto, perché gli islamici continuano a "denigrare" Gesù Cristo con una subdola operazione di "lavaggio del cervello" alla pubblica opinione internazionale, per dimostrare ed ottenere lo scopo di esaltare la loro cultura, la loro fede, il loro Maometto ed il loro Dio, che non disdegna la violenza.
Come cattolico e come cristiano penso che sia necessario reagire. Soprattutto sia necessario che reagisca la Chiesa Ufficiale, abbandonando il "politically correct" verso gli islamici. Le verità di fede (Cristo è Dio Figlio) non possono essere rimosse per compiacere i nemici del cristianesimo.
Ti prego, apri un dibattito, così che qualcuno delle Gerarchie legga il tuo blog e si attivi per la questione.
Carissimo, credo che sia molto meglio rimboccarci le maniche da soli!
Come puoi vedere nel post dedicato al vescovo californiano, e' piuttosto evidente che gli "addetti ai lavori" non gradiscono affatto questo blog.
R.
Carissima Raffy,incuriosito dalla tua ultima affermazione,mi sono andato a rileggere i post sul vescovo californiano e ci sono rimasto di sasso,a parte il fatto che si dovrebbero qualificare quando fanno dichiarazioni piccate e risentite,mi stupisce si qualifichino come collaboratori del card.Ratzinger e non ci mettano la faccia come fai tu,ma quello che lascia esterrefatti è che reagiscano velenosamente quando si tratta di prelati di vario genere,e niente,dico niente ,quando si tratta del papa,complimenti!Cmq,tu non mollare noi nel nostro piccolo ti sosteniamo e ti sosterremo sempre,mala tempora currunt....GR2.P.S.Il noi non è plurale majestatis,naturalmente,è in senso lato.:-)
Scusate se intervengo.
La presenza di Gesù Cristo come uomo e Dio nella storia umana e la sue realtà come "Regno di Dio" sono il compito di testimonianza che è la vita di ciascun cristiano in quanto tale.
Cioè, al di là di ciò che siamo e a quali culture apparteniamo e quali linguaggi preferiamo il nostro "compito d'amore" è testimoniare Gesù di Nazareth come Cristo (Mesiah) e come Dio nel suo essere uomo, umano come qualsiasi altro umano in me ed attorno a me.
Questo messaggio è "scandaloso" e non solo per gli islamici ma pure per buona parte della cultura tecnico-scientifica contemporanea che vede il corpo come "puro strumento" di una identità misteriosa e fragile chiamata "individuo" e definito solo dalle sue "libertà" concrete nel mondo egoista e chiuso in cui viviamo. Che l'umano sia, nella sua realtà carnale e corporale, Tempio di Dio ed anzi l'unico Tempio Santo che Dio gradisce abitare nel mondo, questa verità scandalosa è quello che ci mette il mondo contro. Necessariamente. L'Islam di Muhamad nasce proprio in polemica contro questo scandalo e ad imitazione dell'ebraismo, con cui si trova amico in quegli anni in cui i cristiani (entrando parecchio nel male) cacciavano via da sé gli ebrei. Ma l'Islam non è l'unico nemico di Cristo in questo senso.
Saperlo è decisivo perché ne va della nostra realtà di persone che si fanno guidare da Cristo nella sua strada.
Quanto ai vescovi che non amano il tuo bel blog, mia cara Raffa, "non ti curar di lor" ma vai avanti sulla tua strada, senza tagliare i viveri a nessuno di coloro che sono cristiani perché amano Gesù di Nazareth come uomo e come Dio e Figlio unigenito di Dio, il più amato. Colui che ci ha liberati dalla morte con la sua morte, prendendo su di sé il nostro peccato.
Ciao
r
Grazie :-)
R.
Gesù è Dio, questo è il cuore della professione di fede, la verità essenziale.
Il Papa, ricordando Giovanni Battista, ha insegnato: Egli per "l’amore alla verità, non scese a compromessi con i potenti e non ebbe timore di rivolgere parole forti a chi aveva smarrito la strada di Dio."
Ed ha aggiunto: "Celebrare il martirio di san Giovanni Battista ricorda anche a noi, cristiani di questo nostro tempo, che non si può scendere a compromessi con l’amore a Cristo, alla sua Parola, alla Verità. La Verità è verità non ci sono compromessi".
Ma allora perché quando si rivolge o visita i "potenti" musulmani, magari per gli auguri del Ramadan, non comunica loro e non fa parola della verità, ossia della divinità di Cristo?
(spero che nessuno mi fraintenda, immaginando un atteggiamento poco rispettoso... mi rendo conto che ci deve essere qualcosa che non va nel mio ragionamento, che però non riesco a focalizzare: per questo faccio la domanda)
Raffy, spero non ti farai condizionare da quelli che potrebbero essere dei ballisti. Non basta qualificarsi come "addetti ai lavori" o "collaboratori di Ratzinger" è necessario provare di esserlo. Ti diano privatamente la prova o tacciano.
Non amano quasto blog? Quanto mi dispiace, poverini. Essì, non deve essere piacevole vedersi sbattere in faccia la loro pochezza. Sursum corda, nipote, e sempre con la schiena dritta. Ti abbraccio.
Alessia
Grazie zietta :-))))
R.
Per Raffaele: ottima l'impostazione.
Tutta la "sostanza" (per così dire) del Cristo è questa: "Dio è con noi", grazie al fatto che Lui, che aveva creato l'uomo a Sua immagine e somiglianza, ha preso la carne della creatura per trarla dalla dissoluzione dovuta al Peccato (Originale e attuale).
Verissimo che l'Islam sia nato in ambiente giudaizzato - non vero che in quel tempo vi fossero moti di repulsione antigiudaica.
Verissimo, tragicamente, che l'Islam sia più interessato a negare Cristo che a dare qualcosa di positivo.
Infine (lo dico per esperienza): esiste una "normalità" psicologica del popolo musulmano, anche se sempre precaria. Purtroppo è impossibile annunciare Cristo al singolo interlocutore musulmano, perché la comunità (Umma) incombe alle sue spalle. Per lui è vieteto, in ogni senso, varcare la frontiera di cui parlavamo: quella fra positività dell'Incarnazione e suo accanito rifiuto.
Andrea, non credo si possa concordare con la conclusione. Quel che risulta "impossibile" agli uomini è possibile a Dio, il Quale, però vuole servirsi dei suoi. E' questo l'apostolato cristiano.
Molti sono i musulmani che si convertono, e molti di più sarebbero se la Chiesa tutta ritrovasse la vera Fede e il coraggio dell'annuncio.
Sono d'accordo con l'ultimo anonimo,sono molti i musulmani che si convertono,ma restano nascosti,perchè rischiano grosso,infatti per la legge islamica chi abbandona la fede è passibile di morte.Che la chiesa ritrovi tutt'un botto la fede ed il coraggio di annunciarla,è un altro paio di maniche,dovrà ancora percorrere un lungo cammino di purificazione,ma soprattutto saranno i preti coloro che dovranno fare'conversione'ovverosia cambiare registro,adesso sono impegnati in mille attività extra e non hanno tempo per le attività squisitamente religiose,provate ad andare a confessarvi,non sono mai disponibili,a volte bisogna prenotarsi...
a proposito di conversioni, c'è un altro fenomeno che sta prendendo piede da noi, ed è la conversione poco spontanea di donne italiane che innamorate di musulmani non hanno di fatto altro modo per sposarsi con loro
Cristiano Magdi Allam: minacciato di morte per essersi fatto battezzare - avversato e disprezzato dai fautori del "multiculturalismo", cioè da coloro per i quali ogni religione DEVE essere un prodotto di un certo gruppo umano, ed è escluso a priori che Dio Personale si rivolga all'uomo
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