(ASCA) - Citta' del Vaticano, 7 ago
''Noi cattolici amiamo le suore, noi americani amiamo le suore'': e' l'elogio espresso ieri, 6 agosto, dal card. Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York, nel suo blog.
Il cardinale ricorda che la comunita' cattolica negli Stati Uniti ha dovuto, sin dall'inizio, fronteggiare un'intolleranza ''profonda e dilagante'' e forti pregiudizi.
Le sue parole arrivano alla vigilia dell'assemblea annuale dell'associazione delle suore Usa Leadership Conference of Women Religious (Lcwr), che dovra' decidere la risposta alla decisione vaticana di 'commissariare' l'organizzazione.
''Contrariamente a quanto si e' potuto sentire, Roma ama le suore!'', scrive Dolan nel blog. E aggiunge che quando si ama qualcuno, gli si mostra interesse e ''sollecitudine'', come testimoniato proprio dall'inchiesta vaticana.
''Cio' che non e' mai in discussione - conclude il porporato a proposito delle polemiche seguite alla decisione vaticana - e' il nostro amore e la nostra gratitudine per queste sorelle''.
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3 commenti:
Concludendo il suo intervento sul blog (ho visto la versione originale), il Cardinale parla di "umiltà necessaria sui due versanti" (quello del Vaticano e quello delle suore).
Con ciò, egli cancella il principio di autorità
No, anche l'autorità della Chiesa, se è autentica, va sorretta dalla virtù dell'umiltà e va esercitata con umiltà. Quella che manca a molte suore.
Ma l'umiltà obbliga a riaffermare la verità, della quale nessuna autorità nella Chiesa è padrona, perché la verità è ricevuta e va servita. E non si transige.
La condanna delle dottrine eretiche di alcune suore americane è già scritta nel giudizio che le ha portate al commissariamento. Se non se le rimangeranno con umiltà, saranno messe fuori (non al rogo), e questo sarà un servizio alla Verità che è Cristo vivo.
Condivido, anonimo delle 10:35.
Alessia
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