Benedetto XVI alla conclusione degli esercizi spirituali in Vaticano
Verso la luce
Una luce in fondo a un «tunnel oscuro in piena notte» e l’impressione di ascoltare «una bella musica», percezione della «bellezza di Dio, del cielo e della terra, di Dio creatore e della creatura» rappresentano la speranza cristiana di essere salvati.
«Questa - ha detto il Papa - può essere una parabola della nostra vita».
Riferendosi a un episodio raccontato dal cardinale Laurent Monsengwo Pasinya nel proporre le sue meditazioni, Benedetto XVI con queste parole ha concluso, sabato mattina, 3 marzo, nella cappella Redemptoris Mater, gli esercizi spirituali in Vaticano.
Il Papa ha ringraziato il cardinale arcivescovo di Kinshasa «per il prezioso servizio» anche attraverso una lettera a lui indirizzata.
«Lei ci ha guidato — ha scritto — in un itinerario di riscoperta del mistero di comunione in cui siamo stati inseriti a partire dal nostro Battesimo».
Benedetto XVI nella sua lettera ha anche sottolineato la testimonianza offerta dal porporato «quale figlio della Chiesa in Africa» di quello «scambio di doni che è uno degli aspetti più belli della comunione ecclesiale» in cui la varietà delle provenienze geografiche e culturali «trova modo di esprimersi in maniera sinfonica nell’unicità del Corpo mistico».
(©L'Osservatore Romano 4 marzo 2012)
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