mercoledì 7 marzo 2012

Veline e veleni della Chiesa pronta a fondersi col buddismo (Luca Negri)

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8 commenti:

raffaele ibba ha detto...

Scusate, ma l'autore di questo articolo manca totalmente di pietà cristiana e di misericordia.
Le messe in latino erano, per il 99% dei partecipanti, dei puri spazi più o meno sacri, obbligatori in termini formali (la domanda "è buona?" relativa a quel che il prete aveva fatto da solo sull'altare), spazi in cui recitare il rosario, farsi i fatti propri, pregare da soli Dio. La liturgia era estranea e privata, era un possesso privato ed esclusivo del prete, era riservata solo a lui.
In secondo luogo il fatto che un ignoto romanziere mischi allegramente la "teologia della liberazione", che è una delle poche serie riflessioni sulla ricerca di Dio del XX secolo e sui suoi effetti nel "popolo di Dio", con il buddismo, che è una pratica individualista e totalmente indifferente ad ogni liberazione nel senso cristiano della parola, denota non solo l'ignoranza colpevole dello scrittore.
Questo articolo è uno degli esempi più chiari di come si possono mettere chiodi nelle mani e nei piedi di Cristo (la Chiesa è corpo e sangue di Cristo ... "la Chiesa" e non "quellocheiosonosicuronellamiaignoranzaepresunzionecheèchiesaeglialtrisonotutticomunistiebuddisti", che è altra cosa molto e troppo umana) con la più allegra ed inconsapevole "buona coscienza".
Attenti a queste derive.

ciao
r

Anonimo ha detto...

Si tratta di un romanzo e nel frattempo i monaci irlandesi sono meno numerosi delle omonime foche. Eufemia

Anonimo ha detto...

Il titolo è piuttosto stupidotto. Il giornale dovrebbe evitare di alludere a veline e veleni, vista l'attitudine, condivisa da altri quotidiani, a sguazzarci. Quanto al libro, probabilmente è assai più ben scritto e interessante della confusa recensione
Alessia

Anonimo ha detto...

Grazie a Raffaele Ibba per il suo commento, che mi conferma "a fortiori" nella scelta "tradizionalista"..

Anonimo ha detto...

mi permetto di far notare 2 piccole cose,sono pensieri personalissimi,quindi non pretendo assolutamente che siano considerati assiomi;è vero che durante la celebrazione della messa in latino la gente diceva il rosario o pregava per conto proprio,ma adesso durante la messa si gioca coi telefonini,che squillano in tutti i momenti,compresi quelli dei celebranti,adesso ci si alza,si fa la comunione senza confessione,chè i confessionali sono sempre vuoti anche per mancanza di confessori,i canti eseguiti fanno rabbrividire e si applaude sconsideratamente ad ogni minima occasione,quindi non so se si è guadagnato in raccoglimento.Per quanto riguarda il Buddhismo,che sì viene considerato una religione,ma sarebbe,nella sua versione più fedele all'insegnamento,una ricerca filosofica personalissima,atea,per raggiungere lo scopo di spezzare la catena delle rinascite e raggiungere il Nirvana,che non è un paradiso,ma la cancellazione totale dell'essere,infatti significa soffiato via del tutto.,Credo che si dovrebbe leggere il romanzo prima di tutto e che non sarà peggio di quelli di Dan Brawn.Scusate la lunghezza.

raffaele ibba ha detto...

Le tre chiese che frequento sono diverse: una ha i confessionali sempre funzionanti, dalle 18,00 del pomeriggio alle venti e c'è sempre gente che si confessa (tra cui il sottoscritto che ne ha un gran bisogno specie se mi fate adirare!), insieme alle altre due le persone che ascoltano la messa sono quasi sempre almeno una trentina nelle messe dei giorni feriali (e ad ore diverse), e tutte "ascoltano" l'intera messa.
Amando e partecipando così tutta la gioia della preghiera fatta "insieme" al celebrante, e non "subita" dal celebrante, il quale si fa una messa per conto suo ignorando l'assemblea che lo guarda.

Lo so che poi la messa "tradizionale" ha un suo senso, ma da qui a ostacolare "il lavoro di Dio" ce ne passa.

E scusate l'ira! (ma così mi confesso)

ciao
r

Anonimo ha detto...

Ibba, lei non è né più né meno comparabile al Grillo savonese, quanto ad odio verso il magistero benedettano circa il rito antico.. Altro che "amico di papa Ratzinger". ...Ma lo ha letto davvero Summorum Pontificum (e relativa lettera che lo accompagnava)?

Nell'ira, è vero, ha tradito il suo essere un "ratzingeriano à la carte"...

E ho detto tutto.

Anonimo ha detto...

Anche sull'Avvenire di oggi c'è una recensione non negativa sui libro in questione. Eufemia