martedì 20 marzo 2012

Preti contro il celibato. In Austria si replica. La prima ondata di disobbedienza tra il clero è di un secolo fa. Roma reagì con durezza e tutto finì con un piccolo scisma. Il cardinale Brandmüller propone che si faccia così anche oggi, contro i nuovi ribelli

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

in primis deve intervenire il loro vescovo,poi il card.Schonborn,in ultima analisi il papa,ma attenzione,non sono solo in Austria i moti di ribellione al Magistero,ma in gra parte del nord Europa,Belgio,Olanda e via andando,cioè il meglio della fedeltà apostolica.Fosse per me,scomunica latae sententiae e extra omnes,ma io non sono nella testa del papa e confido nella saggezza e nella sua giustizia.A quella divina ci penseranno dopo gli eretici....GR2

Anonimo ha detto...

Non si trovano bene con Roma, celibato e quant'altro?
Passino ai protestanti. Ci sono posti vuoti, lasciati da quelli che stanno tornando al Cattolicesimo.
E la smettano di voler imporre le loro personalissime opinioni al resto della Chiesa: sia ben chiaro a questi, e anche a tutto il resto se ce ne fosse bisogno, che sono gli essere umani ad avere bisogno della salvezza che viene tramite la Chiesa, non il contrario.

mariateresa ha detto...

non bisogna però secondo me fare di tutta un'erba in fascio. Io credo che un conto sia criticare e mugugnare, un conto è incitare alla disobbedienza.
Il caso austriaco è particolare e su questo credo che bisognerà intervenire. Per quello che ne so, finora solo la nella diocesi di Passau si sono richiamati esplicitamente all'appello degli austriaci.
Gli irlandesi poi hanno detto chiaramente che NON incitavano alla disobbedienza. E nemmeno in Belgio.
Insomma bisogna distinguere. magari ci si arrabbia per tutti, ma non sono tutte identiche queste faccende. Come non sono identiche le situazioni ecclesiali.

Anonimo ha detto...

Quello che mi sembra interessante dell'intervento di Brandmüller é che dimostra come certe deviazioni protestanteggianti e anti-romane abbiano radici ben più antiche e profonde di quanto lasciano intendere quelli che addossano tutte le colpe di ciò che di male accade oggi nella Chiesa al Concilio Vaticano II...

Anonimo ha detto...

Prima il Los von Rom era limitato a quattro gatti oggi è tutta la Chiesa satura di questa tendenza giansenista protestantica. Ovunque un odio diffuso contro Roma.Quest'odio antiromano fu generato e benedetto da teologi come Kung,Suenes,Lercaro,Chenu,Congar...Willebrands .
Oggi vorrebbero chiudere le stalle ma... i buoi son già scappati!

Anonimo ha detto...

I Los Von Rom saranno stati pure quattro gatti, ma le tendenze antiromane non erano loro prerogativa esclusiva... basti vedere perché il Concilio di Trento (per limitare lo scisma protestante "anti-romano") abolì il rito gallicano in Francia e mozarabico in Spagna, imponendo dappertutto il rito latino (si salvò per un pelo l' ambrosiano, e anche lì tuttora oggi non mancano tendenze anti-romane...).
...e che si conosce poco la storia della Chiesa!

Tra l' altro tendenze anti-romane si hanno oggi anche in Africa e in Asia.... perché troppo spesso si confonde l' unità e la comunione con l' uniformità e il conformismo....
Questo senza giustificare gli "scissionisti", ma per avere una lettura un pò più sana del Concilio Vaticano II che troppi ancora presentano (talvolta per ignoranza e talvolta mentendo sapendo di mentire) come la causa di tutti i mali della Chiesa, quando, ad una lettura attenta (e sottolineo attenta) ne è la risposta provvidenziale suscitata dallo Spirito santo!