PEDOFILIA: PAPA, BAMBINI HANNO DIRITTO A UNA EDUCAZIONE SANA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 9 mar.
Benedetto XVI incoraggia lo sforzo messo in atto dai vescovi degli Stati Uniti per la prevenzione della pedofilia.
"Penalizzata dagli eventi del passato decennio", la Chiesa americana - ha auspicato nel discorso rivolto a un gruppo di vescovi degli Stati Uniti - "perseverera' nella sua storica missione di educare i giovani e cosi' contribuire al consolidamento di quella sana vita famigliare che e' la garanzia piu' sicura della solidarieta' intergenerazionale e la salute della societa' nel suo insieme".
In proposito, il Papa ha ricordato che "i bambini hanno un diritto fondamentale a crescere con una comprensione sana della sessualita' e il suo giusto peso nelle relazioni umane".
"I bambini - ha scandito - sono il piu' grande tesoro e il futuro della societa': curarsi veramente di loro significa riconoscere la nostra responsabilita' di insegnare, difendere e vivere le virtu' morali che sono la chiave della realizzazione umana".
Recentemente il cardinale Sean O'Malley, arcivescovo di Boston nominato al posto del cardinale Bernard Law costretto a dimettersi per aver sottovalutato il problema, ha spiegato come le iniziative per la prevenzione della pedofilia rappresentino oggi un impegno fondamentale delle parrocchie, che suppliscono all'assenza di altre iniziative specifiche in questo campo.
Per ripartire, ha detto in un'intervista al National Catholic Register, e' stato avviato un cammino di "ricostruzione della fiducia, il cercare cioe' di aiutare le vittime a fidarsi ancora di noi".
"Il mio deciso intento - ha confidato O'Malley nell'intervista - e' stato far capire alla gente quello che era successo, i comportamenti che mettevamo in atto, e la nostra determinazione a far rispettare quei codici per far si' che le nostre parrocchie e le nostre scuole siano le piu' sicure possibili per i giovani".
Secondo il cardinale cappuccino, "la trasparenza e' stata una parte importante per la ricostruzione".
"Abbiamo pubblicato - ha assicurato - tutto quanto riguarda le nostre finanze. Abbiamo pubblicato piu' di qualsiasi altra diocesi nel mondo. Abbiamo voluto farlo perche' il denaro speso per i casi di abuso sessuale era un argomento molto scottante".
"Volevo dimostrare - ha confidato O'Malley - che non usavamo i fondi delle parrocchie, che alcune parrocchie venivano chiuse si', ma non per pagare i risarcimenti degli abusi sessuali.
Il denaro infatti lo abbiamo ricavato dalla vendita della residenza episcopale".
Per quanto riguarda l'accertamento dei fatti, il cardinale ha sottolineato che le vittime possono dare un grande contributo per aiutare altri a rivelare le offese subite. "Una grande risorsa - ha spiegato - e' stata la commissione d'indagine, che ho sempre istituito in ogni diocesi in cui sono stato".
"In tale commissione - ha concluso - ho voluto che ci fossero vittime e loro famiglie insieme a giudici, preti ed altri. Questo consente una lettura indipendente, ed e' di grande aiuto anche quando un'accusa e' senza fondamento".
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