Papa Ratzinger verso il Messico e Cuba
Benedetto XVI partirà questa mattina per il viaggio che lo porterà per sei giorni in Messico e a Cuba. Il Pontefice, all'estero per il 23esimo viaggio del suo pontificato, si reca per la prima volta nei due Paesi latino-americani, che conservano entrambi forte memoria delle visite compiute da Papa Wojtyla. Anche Ratzinger potrebbe vedere all'Avana il "lider maximo", Fidel Castro, da tempo malato, ma l'incontro non è nel calendario ufficiale.
La prima tappa del viaggio è comunque il Messico, nello Stato centrale del Guanajuato, dove il Papa arriverà nella tarda serata italiana di oggi, dopo un volo di 14 ore da Fiumicino.
L'unico appuntamento della prima giornata, a parte l'incontro in aereo con i giornalisti al seguito, è la cerimonia di benvenuto, alle 23.30 italiane, all'aeroporto internazionale di Guanajuato, cui interverrà il presidente Felipe Calderon.
Molti i temi del viaggio, oltre all'impegno pastorale di "rafforzare la fede" nelle due comunità cattoliche: la violenza e la criminalità imperanti in Messico, le difficoltà economiche della popolazione, le preoccupazioni per la libertà religiosa, mentre crescono le discussioni per il non previsto incontro con le vittime degli abusi del fondatore dei Legionari di Cristo; a Cuba, tra le ultime roccaforti del comunismo mondiale, le richieste di maggiori aperture in tema di diritti civili, i tanti detenuti politici, anche qui la povertà diffusa.
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1 commento:
Uffa, con questa storia dell'incontro con le vittime degli abusi. Non lo si è preteso dal predecessore e, vedrete, non lo si pretenderà neanche dal successore. Perché deve sempre toccare al solo che ha effettivamente fatto qualcosa? Inoltre, il Messico non ha il solo fardello dell'imbarazzante Maciel, ma problemi socio-politico-
economici e di delinquenza di prima grandezza.
Comunque, mi ci gioco, avverrà. Come le altre volte.
Alessia
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