Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 8 mar.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "con riconosciuta autorevolezza rappresenta e garantisce l'unita' del Paese".
Lo scrive il direttore dell'Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, che rivolge al Capo dello Stato "il ringraziamento piu' deferente e cordiale" per avere voluto presenziare ieri al Senato all'apertura della mostra "Stato e Chiesa. Dal Risorgimento ai nostri giorni" che - scrive il quotidiano vaticano - "ripercorre centocinquant'anni di vita dello Stato unitario e del nostro giornale". Presenza ancora piu' significativa perche', ricorda Vian, Giorgio Napolitano "e' stato presente poco piu' di un anno fa, nell'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, al preludio del centocinquantesimo anniversario dell'Osservatore Romano, quando venne presentato il libro intitolato 'Singolarissimo giornale'.
Che ora - rileva il suo direttore - singolarissimo e' anche per il duplice privilegio che gli ha riservato con generosita' il presidente della Repubblica italiana".
Nel suo intervento il professor Vian sottolinea come "una comune e non casuale ricorrenza porti oggi a riconoscere, dopo un accidentato percorso storico, l'attuale raggiungimento di una piena armonia tra Chiesa Cattolica e Stato italiano". E la mostra inaugurata ieri, attraverso "una selezione di documenti provenienti dagli archivi della Segreteria di Stato della Santa Sede, dall'Archivio Segreto Vaticano, dall'Archivio dell'Osservatore Romano, dall'Archivio Storico del Senato, dalla Biblioteca del Senato e dall'Archivio Centrale dello Stato" documenta "alcuni momenti di una storia comune sono evocati con efficacia da questa mostra che presenta insieme e la portata simbolica e' evidente l'unita' d'Italia e il giornale della Santa Sede". Il suo grazie Vian lo rivolge infine al presidente del Senato, Renato Schifani, che ospita la mostra, e al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, presente ieri insieme al cardinale segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, "per il sostegno e la presenza cosi' importanti".
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8 commenti:
Sinceramente io non mi sento né di condividere le parole dell´O.R. né di ritenere Napolitano un buon presidente: perché fa parte dei quella schiera di politici che ha portato allo sfascio questo paese e perché oramai straparla di sacrifici pur vivendo in un palazzo di 2000 stanze, con almeno un migliaio di dipendenti, in netta sproporzione in confronto alla regina d´Inghilterra o Barack Obama.
diciamo che l'articolo è meglio del minuetto di Boccherini.
forse è meglio la quadriglia,come ballo,dopo ogni giravolta cambi sempre partner,ma sei tu a dirigere le danze......
Gli altri presidenti dove vivevano? Mi sembra di sentire certi discorsi sul Papa che vive nel palazzo...
si ma gli altri presidenti non facevano la vita da nababbi in tempi di crisi, cara Gemma.
L'uomo che ha direttamente voluto, e ottenuto, la morte di Eluana per fame e per sete
Piacerebbe anche a me poter scrivere quando rispondo a qualcuno caro.... caro...????
Sai che c'è cara Raffaella che qui alcuni si espongono con uno straccio di pseudonimo e si sa se sono gli stessi con cui si e' parlato il giorno prima, a cui ci si puo' rivolgere con un sarcastico cara gemma o genoveffa, altri sono sempre l'anonimo
Chi me lo fa fare a me diceva mio nonno
Invito tutti gli Anonimi a firmarsi almeno con uno pseudonimo.
E' difficile capire a chi si sta rispondendo.
R.
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