martedì 27 marzo 2012

Nell'appello del Papa contro ogni repressione della libertà religiosa e civile trovano espressione anche le accorate e battagliere attese degli esuli cubani della Florida (Galeazzi)

Castro accoglie Benedetto XVI “L’embargo Usa ci opprime”

Il Pontefice: niente progresso senza etica Oggi Messa a L’Avana atteso anche Chavez

GIACOMO GALEAZZI

INVIATO A SANTIAGO DE CUBA

Il Dipartimento di Stato Usa aveva avvertito il Vaticano: il regime userà la visita di Benedetto XVI perprotestarecontrol’embargo.
Il pericolo-strumentalizzazione si è subito materializzato all’arrivo dell’aereo papale a Santiago.
Raul Castro ha accolto Benedetto XVI con 21 salve di cannone e attaccandoWashingtonper«i53 anni di ostilità alla rivoluzione cubana» denunciando come «l’embargopoliticoedeconomico degli Stati Uniti opprima ancora l’isola». Malgrado ciò, assicura Castro, «Cuba sta cambiando allarga i suoi orizzonti e ha buoni rapporti con la Chiesa».
Benedetto XVI non si è però fatto intimidire da quelle parole e ha detto ciò che si era prefisso di dire, arrivando in missione per aprire Cuba al mondo e il mondo a Cuba, rappresentando «le giuste aspirazioni e ilegittimi desideri di tutti i cubani, dovunque si trovino».
Nel suo appello contro ogni repressione della libertà religiosa e civile trovano espressione anche le accorate e battagliere attese degli esuli della Florida che da tempo tuonano contro la «debolezza» della Santa Sede verso Castro.
In realtà, sotto traccia, la diplomazia vaticana è attivissima nelle «prove tecniche» della Cuba futura. Perciò adesso il Papa può farsi interprete universale, portando alla ribalta planetaria «sofferenze e gioie, preoccupazioni e gli aneliti più nobili» di un popolo in attesa di un cambiamento epocale. Al governo il Papa offre collaborazione per voltare pagina ,ma nessuna connivenza o collateralismo negli aspetti più bui.
«In questo momento così importantedellasuastoria,sono convinto che Cuba sta guardando già al suo domani», tende la mano il Papa teologo e pastore nella cerimonia di benvenuto all’aeroporto di Santiago.
Lo aveva già detto poche ore prima a tutta l’America Latina, congedandosi dal Messico con la denuncia di «alcuni problemi rilevati più di recente e altri che provengono dal passato e continuano a causare tante lacerazioni».
La linea ratzingeriana della transizione «senza traumi» dalla dittatura alla democrazia è teorizzata da padre Raul Rodriguez, ex direttore nazionale delle Pontificie opere missionarie a Cuba:«Le trasformazioni succedono a poco a poco, increscendo, perché abbiamo bisogno di cambiare gli atteggiamenti, non solo le situazioni».
La Chiesa è «chiamata ad evangelizzare», quindi ha bisogno di spazi specifici all’interno della società.
Per esempio, di «una maggiore presenza nei media, della possibilità di costruire chiese nei luoghi dove non ci sono, di una presenza attiva nella formazione dei giovani».
Questa nuova strada sarà percorsa «con rispetto», tenendo presente che non si possono superare in un giorno tutti i problemi.
Insomma, una riedizione ai Caraibi della “ostpolitik” che ha cambiato la storia del XX secolo, abbattendo pacificamente il Muro di Berlino.
Il calore dei fedeli cubani riannoda i fili della memoria e riporta Joseph Ratzinger alla trionfale visita del suo predecessore.
Le radiose giornate cubane di Wojtyla sono ancora negli occhi dei cattolici cubani, ma anche, come un monito, nella memoria delle autorità politiche.
Da allora sono passati quattordici anni, il Vaticano ha più volte ribadito la propria condanna dell’embargo, però ai vescovi qui è ancora proibito ogni profilo pubblico. La fede stenta a uscire dalle sacrestie ,malgrado l’eroica testimonianza quotidiana dei sacerdoti cubani che ieri il Pontefice ha ringraziato con toni che riecheggiano quelli usati nel secolo scorso per i preti d’oltre cortina. Oggi la Messa a L’Avana: con molta probabilità ci sarà anche Hugo Chavez.

© Copyright La Stampa, 27 marzo 2012

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi risulta che Papa Benedetto sia favorevole all'embargo. Proprio il contrario.
Alessia

roberto ha detto...

Scusate l'OT ma oggi ho notato che il papa il 15 marzo ha scritto il messaggio per la GMG 2012, è stato pubblicato su questo sito? io non ne sapevo nulla!

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/youth/documents/hf_ben-xvi_mes_20120315_youth_it.html

Raffaella ha detto...

No perche' e' stato pubblicato oggi.
Grazie per la segnalazione :-)
R.