sabato 24 marzo 2012

Mons. Becciu: A Cuba la Chiesa è uscita dalle sagrestie (TMNews)

Papa/ Mons. Becciu: A Cuba la Chiesa è uscita dalle sagrestie

L'Avana, 24 mar. (TMNews)

"Tra Santa Sede e Stato i rapporti sono stati sempre buoni e, direi, normali, non ci sono stati problemi. Però, è chiaro che il termometro vero per misurare le buone relazioni tra Santa Sede e Stato è la situazione dei rapporti tra il governo e la Chiesa locale. Diciamo che, soprattutto nell'ultimo periodo, soprattutto dopo Giovanni Paolo II, le relazioni sono diventate molto più scorrevoli, sono diventate molto più efficienti, perché la Chiesa è riuscita ad avere maggiori spazi per la sua azione". Così l'arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, e dal 2009 al 2011 nunzio a Cuba, al seguito del Papa nel suo viaggio in Messico e a Cuba.
"Si può dire - prosegue Becciu in merito a Cuba in un'intervista al 'Centro televisivo vaticano' - che è uscita dalle sagrestie dove era stata costretta a vivere, ha sviluppato una maggiore attività catechetica e inoltre le è stata data la possibilità di svolgere la sua attività caritativa. Ed è soprattutto questo che ha fatto grande la Chiesa, che è diventata punto di attrazione per tanti che l'avevano abbandonata o, addirittura, non la conoscevano. Quindi, direi in sintesi, che le relazioni sono di un dialogo sincero, di un dialogo in cui la Chiesa può dire ai governanti quello che pensa, quello che vorrebbe che si realizzasse per il bene dello stesso popolo cubano".
Mons. Becciu, 'sostituto' della Segreteria di Stato vaticana, ossia braccio destro del card. Bertone, racconta "un piccolo emblematico episodio" sui rapporti tra Chiesa e Stato a Cuba: "Mi ricordo - racconta l'ex nunzio nell'isola caraibica - che ero appena arrivato in un ricevimento, mi avvicinai a due persone - un signore e una signora che poi mi dissero erano membri dell'Assemblea Popolare - e poi, parlando, mi dissero: 'Lei è il rappresentante del Vaticano? Bene! Noi abbiamo una grande ammirazione per la Chiesa: sa, il parroco della Chiesa dove qualche volta vado, vedo che si dà da fare molto con i poveri, organizza la mensa per i poveri. E ne parlavo con un mio compagno di partito, il quale diceva: 'Non è possibile, non possiamo permetterglielo. Questo è esclusiva del governo o del partito fare queste cose''. E questo signore mi disse: 'Subito gli rinfacciai: 'Ma perché non lo facciamo noi? Se lui lo fa, ne dobbiamo essere contenti, ed anzi dobbiamo rimanere ammirati per l'opera che stanno facendo''. Ecco, un piccolo esempio per dire che alcuni capiscono qual è l'azione vera, l'azione genuina della Chiesa, altri rimangono bloccati in una certa visione della vita e della società".

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3 commenti:

mariateresa ha detto...

ci sono delle immagini di questo viaggio dove è letteralmente raggiante.Ho visto sorrisi da un orecchio all'altro.
Ne sono felice.

Anonimo ha detto...

Dopo le incomprensioni e le persecuzioni, questo cambio di situazione fa parte dei segni del tempo.
Ringraziamo Dio che tutto conduce a pieno compimento.
Francesco D.

Vatykanista ha detto...

Altri sorrisi oggi (fuori dalle sacrestie :)

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