lunedì 5 marzo 2012

Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, anche nella Chiesa (Enzo Bianchi). La domanda a cui nessuno risponde (Raffaella)

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Oggi e' sicuramente molto facile criticare la Chiesa e soprattutto chi lavora in Vaticano, ma io ho la solita domanda da porre nella speranza che qualcuno, prima o poi, mi risponda.
Dice bene Bianchi quando scrive: "Abbiamo notato anche che al grido di alcuni – tra cui lo stesso cardinal Ratzinger a partire almeno dalla Via Crucis celebrata alla vigilia della morte di Giovanni Paolo II – che denunciavano il malessere ecclesiale, il carrierismo, l’avidità del denaro e del potere seguiva subito dopo una serie di eventi che fornivano motivazioni a quei lamenti e a quelle denunce".
Giusto! Esatto! Il card. Ratzinger sembro', il 25 marzo 2005, la classica "voce che urla nel deserto". NESSUNO, prima di lui, aveva osato denunciare in modo cosi' chiaro, netto e schietto la sporcizia nella Chiesa.
E allora vengo alla mia solita domanda: dove erano, nel 2005 e negli anni precedenti, TUTTI coloro che oggi si lamentano per lo stato in cui si trova la Chiesa?
Lo so...e' sempre il solito quesito ma c'e' un problema: nessuno mi ha ancora risposto
.
R.

12 commenti:

Matteo Dellanoce ha detto...

Visto come cerca il plauso del mondo il Signor Bianchi non è propriamente in grado di scagliare la prima pietra!
Matteo Dellanoce

Anonimo ha detto...

erano in tutt'altre faccende affaccendati,come sempre e come anche adesso,confidano solo in se stessi e nel loro potere terreno,scavalcando bellamente dogmi,obbedienze al Magistero,avendo più a cuore la regola del 'pro domo sua' e pensando alla chiesa come ad un mezzo per avanzare il più possibile in titoli e carriera.P.S.Ritengo anch'io,nel mio piccolo che Bianchi non sia in grado di giudicare e che prima si debba togliere la pagliuzza(o trave)dal proprio occhio....

Anonimo ha detto...

ho trovato questo articolo, credo possa interessare:

http://www.lifesitenews.com/news/trouble-in-vatican-pontifical-academy-members-upset-with-ethics-deficit-at

Anonimo ha detto...

Grazie del link, trovato uno ancora piu' interessante:

http://www.lifesitenews.com/news/vatican-prelate-blasts-un-demand-to-abolish-all-laws-against-homosexual-act

Mi piacerebbe sapere come verrebbe accolta da parte islamica quello che UN sta' proponendo. Penso molto male.

Seconda cosa, in topic, e' inutile cercare ora una risposta da certe persone; non l'hanno data prima, non la daranno oggi, ne mai.
Pero' alla fine i conti li tira il Padrterno vero, non quello che si immaginano loro.

Anonimo ha detto...

Se Enzo Bianchi avesse dato al Papa un solo briciolo di obbedienza, avrebbe contribuito ad arginare il fenomeno che stigmatizza! La Chiesa ha bisogno di uomini di fede, non di Soloni e di profeti da quattro soldi....

Enzo ha detto...

Enzo Bianchi rappresenta quella chiesa forzuta e moralisticheggiante che vuole INSEGNARE E COSTRUIRE la SUA chiesa senza CRISTO.

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Il priore Bianchi, fateci caso, non nomina mai i sacramenti, l'adorazione eucaristia!
Ma Gesù non ci ha lasiato nessun libro e non ha scritto niente;
ci ha lasciato Pietro e la sua chiesa, sì con la Parola, ma anche con i sacramenti!

raffaele ibba ha detto...

Ma quanto ce l'avete con Enzo Bianchi!!!

Si tratta di un grande cristiano che ha fatto una scelta di vita che ha rilanciato Cristo Gesù e la sua presenza nel mondo di oggi, attraverso la prospettiva monacale.

L'articolo poi è molto bello e mette in luce la stessa domanda che si fa Raffaella.
Infine notate come la descrizione del "cristiano che risponde al Vangelo" di Enzo Bianchi si attagli benissimo a Joseph Ratzinger.
Bianchi è un grande amico di Gesù Cristo, come papa Benedetto XVI.

ciao
r

Anonimo ha detto...

Sarò cattivo, sbaglierò a giudicare, ma per me Enzo Bianchi rappresenta la quintessenza del cristiano che "confida nell'uomo". Tutta la sua "predicazione" è incentrata su una fiducia smodata nell'uomo, anche quando manifestamente peccatore, ma non con l'aria di chi si pente e cerca il perdono, ma di chi giudica chi si ostini ad affidarsi totalmente al Signore, nei sacramenti affidati alla Chiesa. Secondo il Bianchi molto meglio trovarsi a condividere dubbi e speranze con altri dubbiosi confidenti nelle magnifiche sorti e progressive, sganciati da ogni gerarchia e catechismo, facendo del dialogo il magistero e rinunciando ad ogni dogma per relativizzare tutto al bisogno dell'uomo ferito, non si sa bene da chi, visto che il demonio fa parte delle "simbologie", ma mica c'è davvero...
Per favore: convertiamoci e crediamo al vangelo, dietro a Benedetto XVI, rinunciando alle comparsate TV ed al "moralismo spicciolo" e "di sinistra".

RS

Enzo ha detto...

Enzo Bianchi è un grande uomo, intelligente, personale, davvero piacevole da ascoltare e anche da vedere, però io l'ho sempre visto come protestante o, per lo meno, pelagiano.

Anonimo ha detto...

Gentile Enzo,
davvero mirabile la tua sintesi: protestante e pelagiano.

Questi cristiani sono molto capaci di far breccia. Propongono un'etica pubblica ferrea, tollerano però peccati privati perchè non regolati da "leggi", disistimano il Catechismo, usano la Parola facendole dire ciò che vogliono (prendendola "in parola" dove fa comodo, e riducendola a "simbolo" per spostare l'attenzione altrove), parlano molto di fede, ma sostanzialmente si estrinseca nel fare, soprattutto sociale, secondo ben determinate amicizie, simpatie e preferenze.

Personalmente non li ammiro. In certe diocesi Enzo Bianchi è preferito a S.Tommaso e S. Agostino, nolte pastorali giovanili hanno indotto dei ragazzi a ritenere Emnzo Bianchi più importante del Papa, molti parroci lo citano nell'omelia e nella catechesi senza preoccuparsi di valutare se il Catechismo dica altro...

Iam satis.

Matteo Dellanoce ha detto...

A chiosa della questio Enzo Bianchi ( che non mi risulta essere priore ne monaco. La sua azienda non è, fino a prova contraria, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa) posto il Vangelo di oggi 6/3/12
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 23,1-12.
Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;
amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe
e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì''dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Il più grande tra voi sia vostro servo;
chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.