L’Eucaristia è amore in tutta la sua immensità: così il Papa nella prefazione al libro del card. Cordes
L’Eucaristia è amore in tutta la sua immensità: così Benedetto XVI nella prefazione al libro scritto dal card. Paul Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, ed intitolato “L’aiuto non cade dal cielo. Caritas e spiritualità”, edito da Cantagalli. Nella sua prefazione il Papa invita anche a vivere l’Eucaristia attraverso il servizio e la carità in comunione con Dio. Ce ne parla Isabella Piro:
Spezzare il pane: un gesto “molto semplice e quotidiano”, scrive al Papa. Ma con Gesù esso diventa qualcosa di più e nell’ultima cena assume un nuovo significato, perché “in quell’ora Gesù non distribuisce solo pane, ma se stesso. Egli si dona”. L’Eucaristia è un gesto che “caratterizza e tiene unita” la Chiesa, che rappresenta “la condivisione e l’unione”, perché in virtù del pane spezzato e condiviso, “la comunità diventa una: tutti mangiano dello stesso pane”.
E la condivisione, continua il Papa, è “comunanza e donazione” che soprattutto in Cristo raggiunge “una profondità mai immaginata prima”: Egli diventa “pane per la vita del mondo”.
Per questo, quindi, scrive il Santo Padre, “l’Eucaristia è più di un semplice atto di culto”: in essa i cristiani possono vedere “un’immagine dell’ospitalità di Dio”, in cui il Figlio incarnato dona se stesso “come pane di vita”. Di qui, l’invito a proseguire lo “spezzare il pane” nella vita quotidiana, “nella disponibilità a condividere quanto si possiede, a donare e così unire”. Perché in questo gesto si manifesta “semplicemente l’amore in tutta la sua immensità”. Tuttavia, sottolinea il Papa, per compiersi l’Eucaristia deve avvenire “a tutti i livelli”: deve essere “servizio e dono nella vita quotidiana”, deve essere caritas “non solo come agire pragmatico”, ma legata “alle radici profonde della comunione con Dio”, del suo “amore partecipe per noi”.
Infine, Benedetto XVI ringrazia il card. Cordes per aver raccolto “l’impulso” avviato dal Papa stesso con l’enciclica Deus caritas est, ed augura al volume scritto dal porporato “l’ascolto attento che penetra nei cuori” e “conduce ad agire con amore e ad una comunione profonda con Gesù Cristo”.
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