domenica 11 marzo 2012

Le strane "pressioni" affinchè il Papa si dimetta. Le "abili" strategie persuasive, dissuasive e mediatiche di chi non vede l'ora che Benedetto tolga il disturbo (R.)

Cari amici, credo che ormai la misura sia colma, almeno la mia!
E' da settembre che, periodicamente, assistiamo ad articoli e/o libri in cui si suggerisce, piu' o meno velatamente, al Papa di togliere il disturbo.
Siccome si ha molta fretta, che cosa c'e' di meglio che auspicare, suggerire, discutere e parlare delle sue dimissioni?
Adesso pero' si sta un "tantino" esagerando.
Il sistema e' sempre lo stesso: si cita la riposta (non tutta pero'!) data dal Papa a Peter Seewald, si fa un paragone assurdo con Giovanni Paolo II e si tirano le somme.
Peccato che la tesi non stia in piedi per il semplice motivo che l'ipotesi e' costruita sul classico "castello di sabbia".
Prima di tutto non c'e' alcun dubbio (io non ce l'ho!) che, qualora il Papa si trovasse davvero nell'impossibilita' fisica di continuare il Pontificato, sarebbe coerente con se stesso e prenderebbe in considerazione la possibilita' di dimettersi.
Sfido chiunque ad arrivare a 85 anni con la straordinaria capacita' di parlare "a braccio", scrivere e argomentare come Benedetto XVI.
Ora come ora, la mente del Papa e' piu' lucida di quella di un ventenne e quindi il problema non si pone.
In secondo luogo non si comprende come mai Papa Benedetto dovrebbe dimettersi per consentire la scalata al Papato di una sorta di clone che, fra l'altro, non esiste e probabilmente non e' ancora nato.
Ho trovato choccanti ed indelicati gli articoli di Ferrara e di Socci.
E' impossibile impedire ai giornalisti di parlare delle eventuali dimissioni del Papa, ma sono le motivazioni addotte da Ferrara, e rafforzate da Socci, che mi lasciano francamente basita.
Secondo il ragionamento dei due, Joseph Ratzinger, con le dimissioni, non solo potrebbe coronare il sogno di tornare agli studi, ma avrebbe la possibilita' di "indirizzare" il Conclave per la scelta del suo successore (o del suo vicario o supplente?).
Socci addirittura immagina che Joseph Ratzinger possa tornare ad essere il decano del Sacro Collegio (beh, vista l'alternativa, sarebbe quasi auspicabile) e, in tal modo, guidare la scelta del secondo Papa.
Affermare quanto sostengono Socci e Ferrara e' quantomeno offensivo nei confronti di Ratzinger.
Ma ce lo immaginiamo mentre si dimette per poi manovrare il Conclave sostituendosi di fatto allo Spirito Santo, il Solo che, per i credenti, sceglie il Successore di Pietro?
Ma stiamo scherzando?
E che motivo avrebbe di fare una cosa del genere? Tanto vale rimanere al suo posto.
O sbaglio?
Il cardinale Ratzinger non voleva nemmeno diventare Papa.
Come giustamente ci ha ricordato Gr2, non ha indirizzato il Conclave del 2005 (ed era il decano!). Figuriamoci se ora potrebbe o vorrebbe mettere naso nelle scelte dello Spirito Santo o, al limite, dei cardinali.
Piuttosto mi chiedo: a chi giova tutta questa grande pubblicita' alle dimissioni del Papa?
Si agisce forse per amore del Santo Padre?
Non mi pare!
In fondo non si dicono cose molto diverse da quelle pronunciate da Politi, che almeno non si nasconde dietro grandi discorsi o manifestazioni di amore verso Benedetto XVI.
Mi sembra che si stia mettendo in atto una sorta di strategia volta ad esercitare pressioni affinche' il Pontefice si convinca a togliere il disturbo piu' o meno volontariamente.
A chi giova?
Non sara' che qualche manina o manona, magari parente dei famosi corvi o ranocchi, sta tessendo un'abile tela che poi si ramifica sui giornali?
Beh, il dubbio viene!
Dubito che si riesca a persuadere il Papa ma almeno ci si prova.
O sbaglio?
Cio' che e' chiaro e' che articoli come quelli di Socci e Ferrara finiscono con il dare ragione a chi sostiene che quello di Benedetto sia un Papato debole.
In questo ha assolutamente ragione Tornielli.
E torniamo alla domanda: a chi giova?
Stranissima l'alleanza che si e' venuta a creare tra chi e' sempre stato avversario del Papa e chi, invece, ha sempre detto di essergli amico.
No, cari signori, non ci stiamo!
Questo blog puo' permettersi di parlare perche' e' sempre stato in prima linea al fianco di Benedetto XVI.
Quando Joseph Ratzinger e' stato oggetto di campagne diffamatorie, nel 2009 ma soprattutto nel 2010, questo spazio virtuale (come tanti altri) non e' sparito, non si e' defilato ed ha combattuto a fianco della verita'.
Personalmente avrei voluto fare molto di piu'. Ho fatto quello che mi e' stato possibile fare con le mie poche forze e con risorse pari a zero.
Credo pero' di poter dire, consentitemelo, di avere portato a termine molto di piu' di tanti che stanno con il Papa solo quando tutto va bene e non c'e' da schierarsi risolutamente dalla sua parte.
Il Papato di Ratzinger non e' debole, cari Socci e Ferrara e cari giornalisti e commentatori!
Dove sta l'errore in tutti i pezzi che abbiamo letto in questi mesi?
Si usa spesso l'arma del confronto con il Papato dei predecessori.
Purtroppo nessuno ha pero' l'onesta' di ammettere che Benedetto XVI ha dovuto affrontare problemi rimasti irrisolti per decenni.
Nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire che il Vaticano ha goduto di una sorta di immunita' mediatica per anni ed anni.
Ora sembra che i crimini di Maciel siano un segreto di Pulcinella. Ah, davvero? E allora perche' i media non hanno denunciato prima cio' che stava accadendo?
Nel 2004 (non secoli fa) egli veniva incensato in San Pietro (non nella parrocchia di vattelapesca).
E tutti zitti e mosca!
E lo Ior? Oggi viene ribaltato come un calzino. E prima? Andava tutto bene?
Ma non raccontateci le favole!
Si parli dell'eventualita' delle dimissioni di un Papa ma si abbia l'onesta' intellettuale di riconoscere a Ratzinger di essere un uomo forte e risoluto, capace di portare da solo il peso delle responsabilita' di tutti.
Altro che Papato debole! Altro che Papato di transizione!
Il mio rammarico e' che Ratzinger abbia speso energie ed anni per rimettere in sesto una Chiesa che non ha creato ma ereditato.
La favoletta della Chiesa trionfante ante 19 aprile 2005 e penitente post 19 aprile 2005 va ancora bene solo per l'Italia, non per chi fa due conti e ragiona.
La verita' e' che il Papa e' stato lasciato troppe volte da solo!
Ha accettato di caricarsi sulle spalle il peso delle colpe di tutti.
La sua fede e' grande, immensa!
Nel 2010 poteva uscire immediatamente da tutte le polemiche ricordando i suoi meriti, pubblicando immediatamente le tre lettere del 1988 e prendersi immediatamente ogni tipo di elogio e rivincita.
Non l'ha fatto.
Io, come sapete, non ho approvato e non approvo che una sola persona faccia da capro espiatorio per tutti.
Non ho condiviso questa scelta e soprattutto non ho mai accettato il comportamento dei collaboratori del Papa che hanno permesso a chiunque di offenderlo senza alcuna pieta'.
E di sicuro non mi sono dimenticata cio' che accadde nel maggio 2010 quando, a due giorni di distanza, Raidue incenso' un Papa e mise alla gogna il suo successore!
Non penso che passero' mai sopra il silenzio dei cardinali (TUTTI: curiali e diocesani, ad eccezione dell'arcivescovo di Vienna) nell'anno 2010.
Brutto anche il silenzio di questi giorni.
Ritengo offensivo dipingere il Papa come un potente stratega che preferisce dimettersi per indirizzare il Conclave. Non e' questa la figura di Joseph Ratzinger.
E' gravemente lesivo presentare in questo modo un uomo che ha dato e da' tutto se stesso per la Chiesa. Eppure che cosa esce dal Vaticano? Il silenzio!
La mia delusione e' massima sia per quanto ho letto in questi mesi sia per i silenzi della Chiesa, che non posso accettare.
In piu' si fa strada in me l'idea che sia in atto una strategia, sottile, di persuasione.
Non andra' da nessuna parte ma fa male, soprattutto a chi vuole davvero bene a Papa Benedetto.
Chiacchiere e silenzio assordante: due facce della stessa, brutta, medaglia.
Che Dio ci conservi a lungo il Santo Padre.
Ad multos annos.

Raffaella

83 commenti:

raffaele ibba ha detto...

Raffa, avrai torto su molte cose, ma su Benedetto hai sempre ragione.
Benedetto è un papa scomodo e parecchio, perché parla di Cristo con le "parole di Cristo", cioè del vangelo e della tradizione apostolica.
E NON fa politica, fa il successore di Pietro al timone della barca.
In questo senso è davvero un papa che stupisce ogni giorno, come oggi nella sua catechesi sulla violenza.
Allora perché?
Perché costringe a pensare a se stessi anche coloro che non vogliono pensare a se stessi.
Non amo le teorie di congiura: Benedetto è un Papa che fa guardare a Cristo ed ha messo Cristo al centro della sua vita e della sua azione cristiana.
E questo è, per il mondo, inaccettabile.
ciao
r

nella ha detto...

grazie raffaella, quel che scrivi è una liberazione per tanti di noi che pensano le stesse cose

gemma ha detto...

a me questi articoli mi ricordano tanto quelli dei persuasori occulti, quelli che ti vogliono convincere di qualcosa per il bene tuo e dell'istituzione di cui sei a capo. La cosa che più mi stupisce è l'affetto che alcuni di voi ci leggono. Ciascuno può pensare quel che vuole, e questi autorevoli giornalisti sono sicuramente qualcuno più credente, altri più teologicamente competenti, forbiti e addentro alle questioni della Chiesa di quanto non possa dirsi una come me, ma non scherziamo, l'affetto è carezza. Chi ti ama se ti immagina in difficoltà non fa un'analisi tecnocratica di ciò che puoi ancora dare e in che modo, continua a dirti dai che ce la fai fino all'ultimo, altrimenti è istigazione alla fine, di quel pungolo che quando le forze vengono meno ti porta a pensare che sarebbe meglio ti facessi da parte per il bene di chi resta. E non fa mai psicologicamente bene questo approccio con chi vede le sue forze esaurirsi. E sto ragionando per assurdo come se il Papa fosse davvero malato. Il Papa nel suo libro parla di dimissioni per motivi evidentemente gravi, grave perdita di salute fisica e spirituale , mi chiedo come fanno a d immaginare un uomo che si dimette per tali motivi nel ruolo del grande e forte decano che condiziona la propria successione. Mi pare francamente una contraddizione. E non vedo come si possa passare dall'esaltazione teologica del professor Ratzinger alla comprensione della preghiera del professor Alberigo (e quindi anche di don Farinella) per il trapasso del papa per il bene della Chiesa, visto che forse su ciò che è il bene della Chiesa i due non sono mai stati del tutto in accordo. Ma si sa, gli intellettuali hanno basi di innamoramento talvolta per noi culturalmente piccolini incomprensibili. E poi noi non abbiamo frequentazioni in alto loco negli ambienti del professor Ratzinger, noi ci mettiamo solo il cuore dal basso, quindi magari a sbagliare siamo noi, cara raffaella
Sarà, ma pregherei almeno a chi crede nello Spirito Santo di finirla di fornire pretesti ad alcuni che non aspettano altro che una sorta di eutanasia del papato di Ratzinger. Ci manca solo che qualcuno ipotizzi un papato tecnico, magari col papa in loden bianco

gemma ha detto...

aggiungerei che per quel che mi pare di aver capito di Benedetto XVI semmai dovesse prendere la così grave decisione di dimettersi riuscirei ad immaginarlo più chiuso in ritiro spirituale in un monastero benedettino che non nel ruolo del potente decano. A chi non lo ricordasse, salvo imprevisti, il decano è il cardinale Sodano, ma questo particolare così come anche la sua altrettanto veneranda pensionabile età non li analizza mai nessuno. Forse non affascina altrettanto gli analisti, ma non è che ciò che non affascina non sia influente

Anonimo ha detto...

Il tuo ragionamento fila, Raffy. Però è così enorme pensare che coloro che credevamo amici, o quantomeno estimatori di Papa Benedetto, giungano contraddire, come nel caso di Socci, la loro stessa fede o, come nel caso di Ferrara, nascondano la loro delusione che Papa Benedetto non sia il guerriero che speravano, colui avrebbe sbaragliato questo e quel nemico. Papa Benedetto è un guerriero, ma alla maniera di Cristo, carico, come il cireneo, del peso della croce sua unica arma. Mi domando cosa si aspettassero. Il ritorno del Papa Re, forse?
Alessia

mariateresa ha detto...

Praticamente cara Raffaella, la penso come te. Dico praticamente perché la tua impetuosa intemerata io la dico a bassa voce e con tono piatto. Mi prende una strana calma quando devo argomentare una cosa evidente, molto evidente.
In questi ultimi tempi si è creata una saldatura tra posizioni opposte, è stato evidente con la faccenda del corvo e altri animali, cioè tra i Politi di sempre e certi sostenitori di ieri. Cosa hanno in comune? Mi sembra che l’unico elemento sia la partigianeria politica che ottunde le menti e le rende piccine.
Gli articoli di oggi (Ferrara e Socci) presi singolarmente si possono contestualizzare e lasciare anche il tempo che trovano, ma messi insieme al resto che si è sentito ultimamente generano un’impressione che non è fulgida.
L’impressione di piccineria complessiva si aggrava con il peloso argomento, hai ragione da vendere, dell’intervista con Sewald. E’ inutile fare i giocolieri con i gerundi e i congiuntivi,quando si insapona il lettore con altre mire, la schiuma si vede.
Non sarebbe ora di tacere da parte di alcuni? Perché certi atteggiamenti possono risultare penosi e danno l’impressione , che poi è una certezza, che quello che interessa col cavolo che è il bene della Chiesa.
Sbaglierò ma questi articoli di oggi piaceranno molto a Politi e compagnia cantante.Scommettiamo?

mariateresa ha detto...

guarda Gemma che l'affetto magari lo provano lo stesso. Solo che la politica e le sue esigenze sono più forti dell'affetto.
C'è della contorsione in questo?
Sì molta.
Ed è un paradosso perchè se c'è un Papa non contorto questo è Benedetto.

mariateresa ha detto...

sì, ancora una volta Ad multos annos!

un passante ha detto...

mi sbaglierò ma mi sembra di intravvedere una specie di scollamento tra ratzingeriani dall'alto e ratzingeriani dal basso, quelli come voi, ma mi ci metto anch'io se me lo concedete :))

Anonimo ha detto...

Socci ha detto un'assurdità. Ma quale potentissimo decano, novello Richelieu, diventerebbe, Dio non voglia, Papa emerito e, ci potete scommettere, si ritirerebbe in un monastero a spendere il resto della sua vita a pregare il Signore per la salvezza di noi tutti, perché tutti riconoscano in Cristo il Salvatore. Ma non lo farà perché, come ha detto a Seewald, nei momenti di pericolo non si lascia, non si passa la patata bollente a altri. Mi chiedo se Socci sia sempre quello che nel suo Quarto segreto di Fatima immaginava Papa Benedetto come martire.
Alessia

mariateresa ha detto...

una cosa del genere, con gli argomenti che usa Socci, l'ho letta su Religione Digital a firma di Vidal, nel pieno dello scandalo della pedofilia. Anche lì c'era la sviolinata su come sarebbe stato grande andarsene a testa alta. Politicamente Vidal è agli antipodi di Socci, ma è ugualmente schierato e , nonostante la stima che ha in Benedetto e anche l'affetto, sì, anche quello, cade anche lui negli arzigogoli mentali della Chiesa che appaia al mondo secondo lo schema che si è fatto nella sua zucca.
Si vuole una Chiesa secondo il proprio metro di giudizio e possibilmente senza problemi.

mariateresa ha detto...

nel sito di Socci rispetto all'articolo su Libero c'è un'aggiunta

Post scriptum : A quanto scritto in questo articolo aggiungo solo, per i miei amici e lettori, che credo sia davvero importante continuare a pregare ardentemente per il nostro papa, Benedetto XVI, che si trova a guidare la barca di Pietro in un tempo terribile….


mah

Anonimo ha detto...

Come sempre cara e gentile Raffaella lei si esprime con chiarezza e sempre in difesa della verità, del Santo Padre. Il suo articolo di oggi a commento delle fantascientifiche teorie di Ferrara o Socci su eventuali dimissioni del Santo Padre è davvero prezioso ed unico nel panorama nostrano di vaticanisti o appassionati della vita ecclesiale in Italia. Bisogna, occorre essere accanto a Benedetto XVI, fargli sentire con la forza e la potenza della nostra preghiera tutto il nostro sostegno, la nostra obbedienza. Per noi preti è molto difficile capire l'indifferenza e la freddezza di altri e tanti nostri confratelli verso Benedetto XVI e credo che se il Santo Padre ha dei nemici, questi vanno cercati proprio tra il clero (non Tutto) e chi opera nei dicasteri della Curia romana. Un malcontento tra presbiteri e porporati che poi loro vanno a confidare a giornalisti di fama e amici, i quali questo aspettano e poi ingrassano la notizia confezionandola contro il Papa. Non sento nè vedo, sui giornali, in tv, alla radio, preti, vescovi o cardinali spendere una parola, una sola parola di affetto VERO per Benedetto XVI e di obbedienza filiale. I paragoni tra il precedente pontificato e l'attuale fanno davvero pena e chi si avventura in questi paragoni-classifiche di gradimento, non ha capito nulla dell'essere cristiano cattolico, ma proprio nulla. Comunque la ringrazio per ciò che scrive nel suo blog. Personalmente non voglio sentir parlare di prossimo Conclave.

Vatykanista ha detto...

Se Sodano lasciasse, come Decano, credo che quasi di diritto gli succederebbe il Card. Re.

(Potrei sbagliarmi, è un pò che non mi interrogo sulla questione..)

Fabio ha detto...

Come credenti dobbiamo imparare a vedere le cose da un punto di vista soprannaturale.
La lotta che il Papa e la Chiesa fedele a Pietro (=la vera Chiesa Cattolica!) stanno sostenendo non è un'impresa facile. La lotta infatti non è contro gli uomini ("la carne e il sangue")ma contro le Potenze delle Tenebre.
Il Papa lo sa e perciò non dobbiamo meravigliarci di questi continui attacchi che possono provenire anche da ambienti non neccessariamente anticleicali o antiecclesiali ma che non sono permeati dalla fede teologale.
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100629_pallio_it.html

Anonimo ha detto...

brava Raffaella,
concordo, il Signore ci liberi da questi aspiranti 'consiglieri' del papa come Ferrara

Andrea ha detto...

Sì, cara Alessia (16.56): il punto è quello del Papa-Re.

I cosiddetti "cristianisti", o "atei devoti", pensano a un Papa "forte" sulla scena di un mondo che (in questo hanno ragione) si sta auto-distruggendo. Gli "spiritualisti", fra cui a volte compare Socci, pensano a Cristo Re (nei Cieli) e a un ruolo secondario della lotta in questo mondo.

Alla fine si ronza intorno al vecchio sogno massonico di mandare il Papa "in orbita", o di farlo girare da un continente all'altro. Ricordi le dichiarazioni di Chiara Moroni?
Se ti va, da' un'occhiata ai miei commenti, specialmente l'ultimo, a "Sotto il segno di un'armonia crescente.." (9 marzo).

Oggi abbiamo ufficialmente il Papa-Re, o meglio Sovrano Assoluto (dello SCV): è questo che la Massoneria non tollera. C'è un fazzoletto della faccia della terra, di 44 ettari, in cui la Regalità Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo è ufficialmente proclamata.
Ciò che essi vogliono, più o meno coscientemente, è la trasformazione della Croce, segno tragico di dono e di riscatto, in "simbolo celeste": cioè, come dice magnificamente Gemma, vogliono un "Papa tecnico", in loden bianco.
Con maggiore impazienza lo vogliono oggi, quando una importante parte della Chiesa è d'accordo

Anonimo ha detto...

A me spiace che Socci metta in mezzo, naturalmente senza lontanamente nominarla, una persona che, ne sono sicura, per la sua spiritualità è ben lontana da questi giochetti. Alludo "all'erede designato" di Papa Benedetto. Se Dio vorrà tale sarà, ma solo dopo il ritorno alla Casa del Padre del nostro Benedetto. Perché hanno tanta fretta?
Alessia

Miserere ha detto...

Che voglia di sprecare inchiostro! Ma si rendono conto, questi giornalisti e compagnia varia, del lavoro che ha fatto, che fa e farà Benedetto ai suoi quasi 85 anni, con un imminente viaggio di sei giorni? Sì, abbiamo letto dal suo libro la possibilità di dimettersi però... però, quando non ce la farà più! A cosa serve parlarne adesso?

Salvatore Izzo ha detto...

A proposito dell'unica eccezione alla quale fa riferimento nel suo corsivo, che per il resto condivido integralmente, cara Raffaella, per amore di verita' le segnalo che un solo cardinale intervenne pubblicamente a difesa di Schoenborn (e dunque dell'operato del cardinale Ratzinger per dare giustizia alle vittime di Maciel): fu il cardinale di Boston Sean O'Malley, il quale all'indomani delle parole dell'arcivescovo di Vienna in risposta al pistolotto dell'ex segretario di Stato, disse piu' o meno che "le parole di Sodano sul chiacchiericcio offendono le vittime degli abusi". Posizione peraltro condivisa da tanti vescovi e prelati che sono impegnati davvero nel contrasto agli abusi, e con i quali ho potuto parlare in questi mesi. Non mancano dunque bravi pastori che restano fedeli al Papa. Certo non sono cosi' seguiti dai media come quelli a cui si sta tirando la volata (per il Papato e la Segreteria di Stato). Comunque, la lettura degli articoli di Socci e Ferrara provoca irrefrenabili conati di vomito... Ma non e' che talune recensioni benevole riescano a frenare questo senso di nausea...

gemma ha detto...

Da una parte chi non ha mai perdonato a papa Ratzinger di non avere il fisico dell'atleta di Dio, dall'altra gli ammiratori del professore di Dio che si aspettavano prendesse le sembianze del cavaliere crociato alla guida della riscossa dell'Occidente secolarizzato, dall'altra ancora i nostalgici del teologo ribelle del Concilio, si ritrovano tutti fianco a fianco in edicola e in libreria. Alla fine è riuscito a scontentare o deludere tutti, come nella migliore tradizione cristiana . Se poi gli uni trasudano ostilità e gli altri affetto poco conta ai fini del risultato, per quanto mi riguarda sgradevolissimo. Sarà che mi trovo spesso a contatto con persone in declino fisico, sarà che la mia povera fede è legata più a ciò che alcune di queste persone sono riuscite a trasmettermi nei momenti di loro maggiore fragilità o che percepisco quanto soffrano nel timore di sentirsi inadeguati, non riesco proprio a capirlo il perchè l'età del Papa debba improvvisamente essere diventata un problema . E' malato? Embè? Ciascuno purtroppo può esserlo anche senza saperlo e per ogni credente sarà ciò che Dio vorrà. Per le questioni di fede non serve riuscire a fare i cento metri in pochi secondi e senza il fiatone, e anche agli amanti dell'atleta di Dio mi verrebbe da dire che forse ha avvicinato più uomini a sè quando non lo era più che quando macinava bracciate nella piscina di Castelgandolfo. Agli amanti del professore invece direi che nel frattempo è diventato Papa e non è il maestro di una baronia qualunque che si può pensionare per lasciare la cattedra al pupillo. E scusate, ma di tutto quello di cui ha parlato con Seewald solo "quelle" parole affascinano i loro ammiratori e denigratori? Strana poi questa sinergia tra corvi gracchianti e cornacchie del malaugurio. Si avvicina il compleanno di Joseph Ratzinger e l'anniversario dell'inizio del Pontificato, pregherei almeno i signori più affettuosi maggiore delicatezza se non verso il Papa verso l'uomo Ratzinger

Fabio ha detto...

Cara Raffaella, guarda i primi risultati dei feroci attacchi della stampa laicista e massonica contro la Chiesa e il Santo Padre:

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/11/news/sagrestano_ucciso_fermato_un_uomo-31338733/

laura ha detto...

Raffaella sei grandissima e i oti appoggio in pieno. Papa Benedetto non si dimetterà mai. la forza glila darà il Signore! Noi saremo sempre vicini a Lui con le preghiere e non solo, in basa quello che siamo e a quello che possiamo fare. Il Suo è un pontificato dorissimo che lacerà un Segno idelebile. Non son una bambina e no ho mai sentito parlare come Lui. Hi letto le omelie di GP II: con tutto ilrispetto per un Santo, Papa Bendetto ha qualcosa in più e nesuno può negarlo. ha una forza della parola che lacia balorditi e una intelligenza così profonda che sorprende e fa restare senza fiato. la Sua aparente debolezza fisica copre un carattered'acciao, una fede incrollabile e una dolcezza infinite. Cosa vogliamo di più? chi parla a venvera non ha capito nulla ono vuole capire. Sri grande raffaella! continua così!!!!!!

Anonimo ha detto...

I LAICISTI PRENDONO LA PISTOLA:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=5582&ID_sezione=524

nonno ha detto...

e mò basta eh??? Co stà storia della vecchiaia, della malattia, delle dimissioni, delle forze che vengono meno, dell'efficientismo e del bellismo a tutti i costi....! E lo dico in stile tweet, come dicono i miei nipoti, senza tanti giri di parole
Lasciateci vivere secondo la volontà di Dio, pregate pure per noi ma non dimenticate magari di pregare anche per voi stessi
(anche i nonni nel loro piccolo si inc...avolano)

Fabiola ha detto...

Qualcuno pensa davvero che Ferrara o Socci credano di poter fare pressioni sul Papa perché tolga il disturbo?
In genere non sono io che invoco trasparenza.
Anche in questo caso non sentivo il bisogno di rimestature teologiche o devote sull'argomento "dimissioni papali". Non so che cosa sia passato per la testa di Ferrara ma mi sbilancio ad affermare che la politica (ecclesiastica o meno) non c'entra nulla e che è inutile fare troppa dietrologia.
Ferrara teme (forse) che il successore non garantirà l'auspicata continuità a questo pontificato (a volte lo temo anch'io, ma, per grazia, io so trattarsi di mancanza di fede) e desidera leggere ancora qualche formidabile testo teologico del professor Ratzinger. E io condivido.
Probabilmente sto semplificando, ma il testo di Ferrara è intellettualmente onesto fino alla caduta, un po' ingenua, sul preparare un futuro Conclave. In fondo ogni Papa lo prepara, nominando i cardinali e senza bisogno di dimettersi.
D'altra parte il primo a parlare di questa possibilità è stato proprio Benedetto, a determinate condizioni, anche spirituali.
Certo non parlava di sè ma, in qualche modo, lo faceva dato che colui che rispondeva alla domanda è il Papa.
Ferrara ci ha imbastito una riflessione, di tono alto, con qualche caduta. E' pur sempre un giornalista e la vanità è compresa nel pacchetto. Socci poi doveva rivendicare la primogenitura e questo mi ha disturbato di più.
Ma sono convinta che non sono queste le cose che possano davvero ferire Benedetto XVI.
Che continua ad indicarci Il Protagonista. Che non è il Papa. Neppure questo Papa. Con buona pace di Ferrara, di Socci e di tutti noi.

Anonimo ha detto...

Brava! Brava! Brava!

Anonimo ha detto...

mi hai chiamato in causa ed eccomi qua,sempre al tuo fianco nel difendere con le unghie e coi denti papa Benedetto,contro tutto e contro tutti,mi son giocato amicizie ,il mio parroco(non muoio di nostalgia) e mi prendono un pò per fanatico,ma non mi importa,m'arimbalzano,finchè avrò un soffio,sarà tutto per BXVI.Grazie,Raffy sei e sarai sempre 'er mejo de tutti noi'.GR2

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
ho taciuto per moltissimo tempo,ma sono stata sempre presente pregando e leggendo tutto quanto,giornalmente,viene pubblicato su codesto prezioso blog,e ciò che,a volte,amareggia è proprio la consapevolezza che molti cattolici,perché battezzati,sconoscono,di fatto,l'insegnamento basilare della dottrina cattolica:il rispetto della libertà personale;infatti,tanti Soloni,da un pò di tempo a questa parte,atteggiandosi ad amici che amano?si prendono la briga di consigliare solo per il bene di tutti. Essendo,forse, a digiuno di notizie che colpiscono,prendendo come spunto la risposta che il S.Padre, due anni addietro,diede al giornalista,Suo conterraneo,circa Sue eventuali dimissioni,ci ricamano sopra e probabilizzano cosa potrebbe fare il S.Padre fra breve.DIMETTERSI,ma continuare a fare il Papa da reggente;è un consiglio ottimo:lasciare la barca da timoniere,per reggerla da nascosto capitano.Affidare le chiavi della CHIESA UNIVERSALE ad una persona che dovrebbe essere una perfetta fotocopia e la libertà della fotocopia-persona che fine farebbe?Lo Spirito Santo sta guidando magnificamente il Suo Vicario,il quale,potrà dire a Se Stesso:"Non ti curar di lor,ma guarda e passa."Ciao,Raffa e buon lavoro.

Raffaella ha detto...

Grazie a tutti per le preziose riflessioni :-)
R.

un ins.di Religione ha detto...

sottoscrivo in peno ogni parola!!!A molti NANI questo GIGANTE che è Benedetto sta dando parecchio fastidio e fan di tutto x rendergli la vita difficile e amara:..ma il Papa è forte e, sorretto dal Signore che è chiamato a rappresentare qui in Terra, saprà resistere!!..quando leggo che ci sono persone che più o meno velatamente auspicano che il Papa tolga il disturbo mi viene in mente un fatto a me capitato qualche anno fa: un giorno si presentò da me un'anziana signora che conosco da sempre,molto devota,in lacrime poichè il parroco le aveva detto senza mezzi termini che egli auspicava vivamente che Benedetto XVI togliesse al più presto il disturbo poichè secondo lui sarebbe un "danno" x la Chiesa.Cercai di consolare questa povera donna dicendole di non far caso a questo poveraccio..è proprio il caso di dirlo:un poveraccio!..per di più estremamente saccente e arrogante che ha provocato enormi lacerazioni,divisioni e defezioni nella parrocchia che ha avuto la sventura di essere affidata alle sue "cure"!!..e di pregare perchè il Papa è SEMPRE il vicario di Cristo e questo "prete" invece non rappresenta nessuno,se non forse se stesso e qualche scagnozzo falso e ipocrita come lui!..visto che quello era ed è,mio malgrado,anche il "mio" parroco,da allora io non sono più andato a Messa nella mia parrocchia,( fino a quel momento ci andavo comunque turandomi il naso!!)preferendo andare nella parrocchia vicina dove c'è un ottimo e fedele sacerdote,e non ci tornerò mai più finchè questo "figuro"non sarà finalmente trasferito a portare danni(lui si!!!) altrove!..Per il momento taccio,ma ho giurato a me stesso che un giorno o l'altro farò pubblicamente il nome e il cognome di questo povero pagliaccio( lo so,è un termine forte e non è mia abitudine parlare così di un prete,ma quando è troppo è troppo!!)...povero,e parecchio,di vedute,di intelligenza ma soprattutto di una cosa che Benedetto XVI ha da vendere in enorme abbondanza: LA FEDE!!!! Che Dio conservi a lungo il Papa a guida della Chiesa!!!

gemma ha detto...

passi il probabile proposito del discorso alto Fabiola, la vanità del giornalista, ma perchè accodarsi a questa riflessione non per tutti fondata su buone intenzioni, proprio ora? E non ci giurerei che da tutto questo il Papa umanamente non ne resti scalfito. Mi auguro davvero che abbia ragione tu, al riguardo
Uno può avere le spalle e il cuore fortificati dalla fede ma c'è un limite anche per la roccia. Scusate, ma io su certe cose non ci riesco proprio a fare analisi alte e che prescindono dall'essere anche umani
E a proposito di libri, lo dice anche mons Georg Ratzinger nel suo libro che ciò che legge sui giornali talvolta lo fa soffrire

Fernando ha detto...

Cara Raffaella,
sai benissimo come la penso e quindi non posso che avallare totalmente la tua puntuale, appassionata e sacrosanta "requisitoria". Io ormai non riesco neppure ad indignarmi; ignoro Politi, ignoro Socci e, sin dalla prima trasmissione su Raiuno di Radio Londra cambio canale; anzi da qualche tempo mi risparmio anche questa fatica perché ci pensano i miei nipotini ("cambiamo, a nonno non piace...). Allora resto indifferente? No, mi avvalgo dell'unica "arma" efficace e prego sempre e con affetto infinito "pro Pontifice nostro Benedicto". Un abbraccio. Fernando

Salvatore Izzo ha detto...

Sarebbe bello poter condividere quello che scrivono Alessia (su Scola) e Fabiola (su Ferrara). Ovviamente anche io mi auguro che siano in buona fede e non giudico questo aspetto. Ma noto che da alcuni mesi e' partita una campagna nemmeno troppo sotterranea sulle dimissioni del Papa. Di questa eventualita' hanno parlato pubblicamente Socci (che assicura di aver raccolto le opinioni di tre fonti vaticane) e in privato (sic) il cardinale Romeo. Una smania di Conclave frustrata dalla longevita' di Papa Ratzinger, che potrebbe far trovare in pensione se non ultraottantenni molti cardinali oggi in auge (tutti settantenni o quasi). Inoltre e' difficile immaginare che non vi sia rapporto tra questa attesa di Conclave e i curiali "corvi" che spargono veleni contro il segretario di Stato Bertone, dalla cui azione si sentono danneggiati ingiustamente. Questo per essere benevoli. Perche' c'e' da dire anche che contemporaneamente a tutto questo si assiste al tentativo di rilanciare quegli stessi personaggi che nell'ultima fase del Pontificato di Papa Wojtyla si opposero al cardinale Ratzinger: gli "amici" di Maciel, insomma. Ma anche i responsabili di nomine che il Papa polacco firmo' negli ultimi tempi, ad esempio nell'ultima degenza al Gemelli. Ne danno conto vaticanisti autorevoli (come Allen, Tornielli e Ansaldo) che hanno stilato nei giorni scorsi liste di papabili, inserendo in esse anche il cardinale Sandri, l'ex sostituto al quale si deve il comunicato che blocco' le inchieste su Maciel.

Simon de Cyrène ha detto...

Cara Raffella,
condivido in toto il Suo intervento.
E ripeto quanto ho già commentato sul blog di Tornielli: quell'articolo di Ferrara è pornografia. I.P.

Raffaella ha detto...

Beh, non esageriamo!
Non condivido in nulla l'articolo di Ferrara, ma certi termini.
R.

Anonimo ha detto...

Quelli che auspicano le dimissioni di Benedetto XVI mi ricordano un po' quelli che pregavano per la morte di Pio XII, magari "per il bene della Chiesa".

Fabiola ha detto...

Mi stavo chiedendo che cosa c'entrasse Scola, leggendo il post di Izzo.
Poi ho scoperto che mi era sfuggito
lo scritto di Alessia.
Ecco, un'insinuazione di questo tipo su Socci non è meno raggelante di tante parole in libertà di vaticanisti vari.
Basterebbe quell'"erede designato" (da chi?) e quel "perchè hanno tanto fretta?"
quale soggetto sottinteso insinua?
Una montagna di pregiudizi che si distingue da certi articoli del Fatto solo per la minor diffusione.
E adesso provo a fare un fioretto quaresimale, con sollievo di tutti, e...de hoc satis.
Mi taccio.

un passante ha detto...

eh no, fabiola, stavolta non ci sto. Sai che spesso condivido quel che scrivi tu e anche Ferrara ma stavolta si poteva evitare questa aura di brutto presagio e di sventura che da mesi i presunti amici più che i nemici ci hanno fatto cadere addosso. Che chi vuole bene al Papa, a questo Papa diciamolo pure senza remore di papolatria, visto che per l'altro non c'era da porsi il problema di amare con lui tutto il papato, entrasse in allarme mi pare lo si potesse prevedere. Sono mesi ormai che Socci ha aperto con la sua anteprima (magro scoop e magra consolazione dal mio punto di vista) questa danza, poi ci si è messo il corvo di Romeo. Ingenuo immaginare che il fuoco nemico non troverà il modo di approfittarne, visto che già è in azione quello amico. Di tutto quello che di alto si trova come spunto nei discorsi ratzingeriani, proprio l'impronta sul conclave merita il primo piano? Allora c'è qualcosa che non va, il Papa non sta bene, penserebbe un qualunque poveraccio di mente e animo semplice. E magari si inquieta, si preoccupa. Addirittura la comprensione per Alberigo che prega per la scomparsa del Papa mi ha agghiacciato, e lo dico da laico, o forse proprio perchè da laico non riesco ad augurarmi la morte di qualcuno come bene supremo per alcunchè
Mi dispiace, ma da Politi me lo aspetto, da altri no. E possono essere alti quanto vogliono ma dovrebbero saperlo che chi legge tanto alto in genere non è, a meno che non vogliano scrivere per le elite. Loro magari capiranno, ma dai bassi si aspettino le incomprensioni e tanta delusione. In quanto alle preghiere per il Papa, penso che non ci fosse bisogno di gettare tutto questo conforto per chiedervele

Fabiola ha detto...

Piccolo post scriptum, prima del fioretto, per il signor Izzo. Con quale coraggio si può anche solo lontanamente insinuare che il cardinal Scola possa aver qualcosa a che fare con tutto questo?
augurandosi la sua buona fede!!!
Provate ad ascoltarlo, anche solo qualche volta: il magistero di Benedetto in questi sei mesi è risuonato sotto le volte del Duomo assai più spesso che nei sei anni precedenti.
Ma certo anche questo potrebbe far parte della strategia dell'"erede designato".

Dante Pastorelli ha detto...

Indubbiamente si tratta di articoli inquietanti.
Pensare a mere supposizioni o vagheggiamenti degli autori potrebbe esser riduttivo. Che sappiano qualcosa che noi non sappiamo? Che qualcuno dei collaboratori del Papa (magari di quelli che lui stesso imprudentemente s'è messo d'intorno) ha passato notizie riservate? Ormai in Vaticano c'è un clima da basso impero. Qualcosa di non comune ci dev'esser sotto.

Eugenia ha detto...

Cara Raffaella credo che quello che c'era da dire lo hai detto tu in modo esemplare come fai sempre quando si tratta di Benedetto XVI. Riguardo a chi si è divertito ad immaginare Ratzinger dimissionario e potente più dello Spirito Santo manovratore di un futuro conclave beh meglio non commentare. Proprio in questi giorni mi stavo chiedendo come mai Socci si fosse tenuto alla larga dall'argomento! Forse ha intercettato il mio pensiero e si è messo subito all'opera.......... Ma, la cosa non mi meraviglia in fin dei conti Socci ci ha abituato a simili esternazioni! Anzi, mi chiedo coma mai, ancora non tiri fuori un probabile attentato al Papa durante il viaggio in Messico per evitare le dimissioni e per toglierlo di mezzo definitivamente magari abbinando l'ipotesi a qualche strana profezia. Comunque, CHE NOSTRO SIGNORE PROTEGGA BENEDETTO XVI NON SOLO DAI NEMICI MA, ANCHE DAI FALSI AMICI CHE FORSE SONO ANCHE PIU' PERICOLOSI!

Anonimo ha detto...

Al di là dei vari commenti e/o posizioni, chiedo: ma il Santo Padre può essere messo in condizioni di lasciare il soglio pontificio?

un passante ha detto...

a proposito di quanto dice Izzo, Maciel è morto, portandosi dietro la responsabilità del suo operato davanti a Dio, ma i suoi protettori probabilmente sono ancora ai loro posti, e che posti...le marachelle di Bertone al confronto sono roba da ridere, ma con questi chiari di stampa che ci ritroviamo, le analisi su certe questioni sono sempre monche . Che serenità ci può mai essere in Curia e attorno ad un Papa che ha definito un certo personaggio che fino a poco tempo prima era considerato pilastro della Chiesa, baluardo della fede in America Latina, serbatoio di vocazioni (e di fondi) un criminale? Credo che onestamente nemmeno questa questione sia irrilevante nella lotta interna curiale e non mi stupirebbe nemmeno un tentativo futuro di revisionismo da parte di qualche nostalgico, un domani

Anonimo ha detto...

Forse Ferrara e anche Socci temono che, visto l'andazzo recente della Curia, arrivi un papa puramente decorativo. Certo che tra Sodano e Re,Romeo, Viganò è una bella lotta per cui un papa italiano (Scola) ce lo possiamo scordare. Eufemia

Vatykanista ha detto...

Una perfetta descrizione musicale di ciò che sta accadendo (o meglio, che vorrebbero far passare) a Benedetto :

http://www.youtube.com/watch?v=5JST2ie-cjU


La leggeremo peraltro in tutte le chiese del mondo il prossimo 6 Aprile.

Unknown ha detto...

L'aura da conservatore gliela hanno data i media, Ratzinger è un grande riformatore ma occorrerebbe andare oltre a quello che i media gli fanno dire, sentirlo parlare in tedesco e di persona, leggere in alcuni suoi gesti (come l'andare a parlare dell'Italia al parlamento tedesco per essere libero di dire in che situazone eravamo) e alcune sue scelte. Stop. Non dico più nulla.

Anonimo ha detto...

Sei un mito!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

orribile la nuova sparata di valli:

http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=778

Serena ha detto...

Il mondo attacca il Papa ma la chiesa se ne frega.
Io provo disagio nel rimanere su questa barca dove chiunque può parlare e sognare del prossimo conclave.
E voi?
Saluti

Raffaella ha detto...

Grazie a tutti per i commenti :-)

Eh, cara Serena!
Anche io provo molto disagio ma il problema non si pone: finche' ci sara' Papa Benedetto, il blog sara' in prima linea al suo fianco.
Poi, in un futuro lontanissimo, non potro' non trarre le mie conclusioni che, credo, non saranno indolori almeno per quanto mi riguarda.
R.

Anonimo ha detto...

Valli ha definitivamente (qualora ve ne fosse stato ancora il bisogno) gettato la maschera. E ha superato se stesso. Da oggi nulla sarà più come prima.

Anonimo ha detto...

Da sette anni, anonimo, nulla e più come prima. Grazie a un uomo di fede meraviglioso, un autentico seguace di Cristo, appunto per questo, attaccato.
Valli scrive un sacco di stupidaggini. Lasciamolo alle sue ingenue utopie. A noi sostenere con la preghiera il nostro amato Benedetto.
Non è Valli che mi ha delusa, non dopo la pedana, e neppure Ferrara che non ha il dono della fede, ma Socci e in modo indescrivibile.
Alessia

Raffaella ha detto...

Il p.s. sul blog di Socci supera qualsiasi immaginazione.
R.

Anonimo ha detto...

Poteva risparmiarcelo e risparmiarselo. Siamo consci di dover ardentemente pregare il Signore perché protegga il nostro amatissimo Benedetto, in primis da chi si dichiara amico. Pensa un po' che bello, dopo essersi sorbito tutta la cacca ereditata dal "beato" predecessore, farsi da parte in favore di un successore designato, incaricato di portare a compimento il suo pontificato e mietere la considerazione che a lui è stata negata. Con buona pace dello Spirito Santo e di noi fedeli che, possiamo ben dirlo, lottiamo con lui e per lui da sette anni.
Alessia

Raffaella ha detto...

Riflettevo su come cambiano i tempi e la considerazione che si ha delle persone.
Celestino V, l'unico Papa di cui si sia storicamente provata la rinuncia al Pontificato, viene collocato da Dante addirittura all'inferno, fra gli ignavi.
Quella di Dante era anche una "ritorsione" personale perche' cio' che non perdonava a Celestino era l'avere spianato la strada all'elezione del suo grande nemico, Bonifacio VIII.
Ho studiato la Divina Commedia molti anni fa ma non un secolo fa!
La mia professoressa di italiano non era certo tenera con Celestino, descritto come un debole che aveva rinunciato consapevolmente al Papato.
Ricordo che insisteva molto su questo punto e dava ragione a Dante che l'aveva collocato all'inferno.
Del resto la mia prof. era sempre d'accordo con il Sommo Poeta :-)
Dopo anni ed anni scopro che Celestino e' diventato una sorta di eroe, celebrato indirettamente persino da Moretti.
Come cambiano i tempi, i Papi, i commentatori e persino i giornalisti, soprattutto quelli cattolici.
R.

Anonimo ha detto...

beh, lo stesso Benedetto gli ha donato il proprio primo pallio ribaltando così il giudizio di Dante.
Alessia

Raffaella ha detto...

Verissimo :-))
Le parole delle prof. pero' hanno condizionato il mio giudizio fino al gesto di Papa Benedetto.
Questo per dire quanto sia pericoloso affidarsi e fidarsi dell'opinione altrui senza formarsene una propria.
Questo blog mi ha insegnato molto (grazie a tutti voi, cari amici!), ma soprattutto ho imparato a riflettere bene prima di dare giudizi.
R.

Anonimo ha detto...

Hai ragione, Raffy! E in questo, devo ammettere, sei molto più saggia di me. Per esempio, quando vengo presa dalla rabbia spesso sragiono per poi pentirmi. Eheheheh, ne hai avuta la dimostrazione pochi giorni fa :-)))
Alessia

Anonimo ha detto...

A dirla tutta il giudizio di Dante fu ribaltato dalla Chiesa già all'epoca del poeta. Fu canonizzato nel 1313.:)

Alberto

medievale ha detto...

peccato che Valli si sia svegliato sul più bello, quando il nuovo Papa stava per prendere l'undicesima decisione: ridurre drasticamente l'apparato dei vaticanisti.

Raffaella ha detto...

Io saggia?
Non mi risulta :-))
R.

Anonimo ha detto...

Splendido, medievale :-))
Ti prego vai a riportare il tuo commento su vino nuovo :-)
Alessia

Raffaella ha detto...

:-))
R.

medievale ha detto...

mi spiace ma non ho tempo, Alessia, devo correre al lavoro, se vuoi puoi farlo tu, non ho problemi di copyright.

gemma ha detto...

ma guarda questi cos'hanno scatenato: una marea di post di persone che vogliono bene al Papa sconsolate e dispiaciute e discorsi e azioni del PAPA VIVENTE in secondo piano.Forse dovremmo prendere meno in considerazione spifferi ed elucubrazioni alte o meno alte che siano. E intanto sui temi che hanno messo in ginocchio la Chiesa, il Papa e forse la sua stessa salute vige il silenzio, sullo Snap si tace, si racconta ciò che non è stato fatto ma mai che si parli di quel che si è fatto, ci si vanta di toccare intoccabili che ormai si possono prendere a uova in faccia in tutte le piazze, mentre gli intoccabili veri non li nomina mai nessuno. Di chi non ha fede non mi stupisco, segue solo le regole del ragionamento, ma di chi ha fede sono stupita. Non si creda poi sarebbe tutto facile per un successore, con un Papa vivente che fosse ancora lucido di mente, seppur provato nel fisico. Per me il Papa resta Benedetto XVI, fino al suo ultimo minuto in terra. Pensare che quando è stato eletto avevo previsto tutto. Ricordo che con passante dissi: sono contenta per me ma non per lui, lo massacreranno, non gliela perdoneranno questa elezione. E lo pensai istintivamente, senza conoscere ancora i meccanismi clericali, catto-intelettuali e vaticanisti. E subito ho avuto ragione, trovandomi a battagliare per lui ovunque, negli ambienti di lavoro e non e su forum improvvisati dove tanti folgorati che lo difendevano a spada tratta finchè era più giovane e forte si sono persi poi per strada appena lo hanno visto con le spalle reclinate. Ringrazio lella per essersi fatta carico di questa mole di blog, e anche gloria, teresa benedetta, beatrice e le altre che hanno resistito altrove e con continutà, non solo per i saluti di circostanza. Mi resta nella mente un'immagine a Malta, quando in pieno scandalo pedofilia, durante la messa ha reclinato il capo e ceduto alla stanchezza del sonno. Alcuni ci si sono divertiti su quella immagine, io in quel momento avrei voluto abbracciarlo e sorreggerlo con le mie di braccia ma nella mia considerazione è diventato più forte, altro che debole. E ora basta perchè il mio personale non interessa a nessuno, e scusate lo sfogo, ma questi articoli e insinuazioni ci fanno male. Possibile che in questa società basata ormai sull'efficientismo e sull'apparire a tutti i costi, come dice nonno, nemmeno al Papa sia più concesso di essere vecchio? Oggi si ragionerebbe pure sulle dimissioni di Mosè avanzando l'idea che le gambe non potrebbero sorreggerlo nella salita sul monte

Anonimo ha detto...

Sull'Unità di di ieri, Di Giacomo contrappone la CDF del 2003 e il misericordioso GPII per quanto riguarda i diritti degli omosessuali. Certo, rispetto agli paesi "avanzati", è sempre poca cosa, ma forse si capisce perchè il Papa dà tanto fastidio. Eufemia
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201203/120311digiacomo.pdf

Anonimo ha detto...

Fatto, medievale! Vediamo a che punto è il loro senso dell'umorismo e, perché no, di autocritica :-)
Alessia

Anonimo ha detto...

Certo che ci fa male, Gemma, tutta questa gratuita cattiveria. Lo amiamo e patiamo per lui e con lui.
Alessia

Dante Pastorelli ha detto...

Non è detto poi che colui che fece per viltade il gran riiuto sia davvero Celestino V, che la Chiesa poi canonizzò, anche se Dante poi scrisse che "le chiavi" non li furon care. Vi sono altre notevoìi interpretazioni, la prima delle quali è più attendibile: Pilato.
Tutto il brano è avvolto nell'ombra, come dal tempo. Dante vide e conobbe, non "riconobbe": dunque è un personaggio antico.
Comunque pur accettando queste due interpretazioni ( ce ne sono altre, Esaù, Giuliano l'Apostata ecc. meno attendibili).
Ma sia Celestino che Pilato presentano validi pro e contra.
E allora, siccome Dante parla di coloro che mai non fur vivi, lasciamoli nell'ombra eterna della loro morte, almeno poetica..

Raffaella ha detto...

A proposito dell'articolo segnalato da Eufemia possiamo ricordare il teorema:

1) decisioni e documenti della CDF prima del 19 aprile 2005? Colpa di Ratzinger (cardinale);

2) decisioni e documenti della CDF dopo il 19 aprile 2005? Colpa di Ratzinger (Papa).

C'e' qualcosa di illogico che mi "sfugge" :-))
R.

Anonimo ha detto...

Raffy,già lo scrissi,anche se BXVI si facesse crocifiggere a testa in giù direbbero che lo fa per spirito di emulazione;a me personalmente Socci ha sempre irritato fin dai tempi di Excalibur,lo metto alla stregua di Santoro,fatte le debite proporzioni,di Valli ho già detto quanto sia tutto fuorchè vaticanista,o meglio del Vaticano similprotestante e mondano che lui e consimili hanno in testa,per il resto ho deciso di non dare più ascolto a questi onanismi cerebrali di cui danno ampio sfoggio tutti,credenti,non credenti e atei devoti.Cum Benedicto per omnia tempora et Deus servet eum contra omnia mala,inimicos et hostiles!GR2

Anonimo ha detto...

Attenzione! Attenzione! Attenzione!

Forse tutti mi prenderete per matto o giù di lì, ma io ho motivo di pensare che se Papa Benedetto XVI fosse costretto a dimettersi, nella Chiesa ci sarà un'altro "padrone".

211149

nonno ha detto...

pienamente d'accordo sull'altro "padrone"

Anonimo ha detto...

Nessuno lo può obbligare, anonimo. Sopra di lui c'è solo il Padreterno. Ho capito a quale "padrone" alludi, ma non dimenticare le promesse di Cristo a Pietro.
Alessia

Anonimo ha detto...

un altro padrone?Con o senza grembiule?GR2.

Vatykanista ha detto...

Non so, anonimo, che voglia dire quel 211149 in calce al suo messaggio.. Però, il 21 novembre del 1949, Pio XII... :

http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/speeches/1949/documents/hf_p-xii_spe_19491121_quante-volte_it.html


"Il balsamo della Passione di Gesù vi darà la pazienza nella prova. Sotto il peso opprimente della malattia, della infermità, acuta o cronica, torturante per la sua intensità o per la sua durata senza fine, alla povera natura crocifissa riesce spesso ben difficile di rassegnarsi, di continuare a credere che Dio l’ama ancora, mentre la lascia tanto soffrire: Crocifissa? Sì; ma guardate Colui che è il « crocifisso » per eccellenza. Lo riconoscete voi? È il Figlio diletto, in cui il Padre si è compiaciuto."


( Quindi, grazie per il suggerimento, per quanto involontario. :)

Anonimo ha detto...

Mi assento qualche giorno dal blog, torno e trovo questo grande putiferio sulle dimissioni (che Barba!!!) del Papa. a parte che condivido tutto quanto detto da Raffaella, mi chiedo: ma Papa Benedetto non è (secondo i media) il Papa che come stratega non vale molto, che sbaglia le nomine e si affida agli altri? come mai adesso sarebbe diventato tutto d'un tratto un abile manovratore (dello Spirito Santo, sic)? Lui che ogni giorno ci insegna a fare la volontà di Dio e ad affidarci alla sua Provvidenza anche nei momenti più bui? Maria Pia

Anonimo ha detto...

Anch'io come MariaPia torno da fuori e... signori miei!!!!!

Complimenti a Raffaella e a tutti gli altri, siete intervenuti molto bene.
L'unica cosa che mi sento di aggiungere e' che, se il solito Satanasso deve usare l'artiglieria pesante, vuol dire che c'e' una *grande* grazia in arrivo.
Preghiamoci su e teniamo duro, per B16 e per noi.

Anonimo ha detto...

Alessia buona sera!
Sono l'Anonimo delle 17.42
Sappi,tu che hai percepito qual'è il "padrone" che potrebbe affacciarsi nel futuro della Chiesa,che io sono un uomo di Chiesa e non mi auguro nel modo più assoluto un cambio di proprietà.
Dio protegga la Santa Chiesa Cattolica e Apostolica.

Dante Pastorelli ha detto...

Può esser costretto un Papa alle dimissioni? Dipende da lui: se ritiene che la sua presenza è causa di divisione insanabile nella Chiesa, potrebbe, se convinto, cedere. Ma ci credo poco ad una soluzione del genere. Non siamo nei tempi anche politicamente bui d'un passato senza ritorno.
Se poi un Papa ha nell'armadio scheletri che qualcuno minaccia di rivelare - di natura sessuale o massonica, ad es. - il cedimento alla costrizione è determinata dalla cattiva coscienza e dalla necessità di non far scoppiar lo scandalo. Non credo sia questo il caso del Pontefice regnante.
Può esser costretto a dimettersi o rimangiarsi il suo insegnamento un Papa eretico ecc.

UN PAPA Gran NEMICO? l'ipotesi di un Pontefice eletto col sostegno forze oscure (anzi chiarissime) o lui stesso massone, non mi meraviglierebbe: ci sono dubbi di tal genere su altri papi non so quanto fondati o infondati.
Però lo Spirito Santo vigila e può impedire tale elezione, suscitare una ribellione nei cardinali, o "trasformare intimamente" il neo eletto in senso autenticamente cattolico.
Se ciò non avvenisse vorrebbe dire che a Roma sederebbe l'anticristo e che la vera Chiesa è altrove.
Tutto va preso col beneficio dell'inventario. Campo aperto alle ipotesi.

Anonimo ha detto...

Per Dante Pastorelli
Ciò che scrivi nelle ultime righe del tuo commento,potrebbe verificarsi dopo la eventuale estromissione di Benedetto XVI.
Questi appaiono essere i piani di coloro che sono contro la Santa Chiesa.

Dante Pastorelli ha detto...

C'è chi dice che sia già accaduto.
Sono argomenti che non toccherei.
L'unico argomento da approfondire è la crisi della Chiesa: dottrinale, disciplinare, morale che si manifesta non solo nel popolo ma in questo a causa della corruzione dottrinale prima ancor che miorale, di tanta parte della gerarchia. E non c'è bisogno di guardar al futuro per capir chi, come e quando.
Se un appunto si può far al regnante Pontefice è questo: lasciar al timone della curia e delle diocesi autentici nemici della Chiesa. Ah, quante speranze m'aveva suscitato il discorso del 2005!
Santità, meno libri e più governo.