Papa/ In Messico appello per i bambini: Vanno protetti e accuditi
L'Avana, 25 mar. (TMNews)
"Deseo elevar mi voz invitando a todos a proteger y cuidar a los ninos...".
Da Leon, in Messico, il Papa ha invitato a "proteggere e accudire i bambini", nel corso di un incontro con un gruppo di ragazzini che ha concluso la seconda giornata del suo viaggio in America centrale. Nella stessa città messicana, sempre ieri, è stato presentato un libro sul sacerdote pedofilo messicano Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, che contiene critiche al Vaticano.
Dopo il lungo tragitto in aereo, la giornata di Benedetto XVI, ieri, ha avuto un programma 'leggero'. Il Papa ha celebrato una messa privata nella sua residenza messicana, il Colegio Miraflores, e lì è rimasto con la sola compagnia del suo entourage buona parte del giorno. La prima e unica uscita pubblica è iniziata alle 17, quando Ratzinger è salito sull'auto blu che, solcando due ali di folla lungo tutto il tragitto, lo ha condotto alla 'Casa del Conde Rul', dove, alle 18 (l'una di notte in Italia), ha fatto la visita di cortesia al presidente Jesus Calderon Hinojosa. Proprio quest'anno, in primavera, Calderon affronta, peraltro, le elezioni messicane. Alla fine il Papa si è affacciato dal balcone centrale del palazzo presidenziale per un breve saluto e una benedizione ai bambini e ai fedeli radunati nella Plaza de la Paz.
"Sono venuto perché sentiate il mio affetto", ha detto il Papa. "Ciascuno di voi è un regalo di Dio per il Messico e per il mondo. La vostra famiglia, la Chiesa, la scuola e chi ha responsabilità nella società devono lavorare uniti perché voi possiate ricevere come eredità un mondo migliore, senza invidie né divisioni. Per questo - ha aggiunto Ratzinger - desidero levare la mia voce invitando tutti a proteggere e accudire i bambini, perché mai si spenga il loro sorriso, possano vivere in pace e guardare al futuro con fiducia". Il Papa ha detto ancora: "Voi occupate un posto molto importante nel cuore del Papa. E in questo momento desidero che lo sappiano tutti i bambini del Messico, particolarmente quelli che sopportano il peso della sofferenza, l'abbandono, la violenza o la fame, che in questi mesi, a causa della siccità, si è fatta sentire fortemente in alcune regioni".
Sul viaggio messicano del Papa è aleggiata, sin dall'inizio, la vicenda di Marcial Maciel. Nato nel 1929, morto nel 2008, questo sacerdote messicano ha fondato i Legionari di Cristo. Apprezzato per lunghi anni dal Vaticano, e in particolare dall'entourage di Wojtyla, questa potente congregazione religiosa è stata commissariata dalla Santa Sede quando, il primo maggio del 2010, vennero pubblicati i risultati di un'inchiesta svolta da un gruppo di 'visitatori apostolici' che rilevarono i comportamenti "gravissimi e obiettivamente immorali" di Maciel. Pedofilo, tossicomane, padre di tre figli avuti da due donne diverse, il sacerdote messicano era stato messo a tacere da Ratzinger, poco dopo l'elezione al soglio di Pietro, a conclusione di un'indagine canonica che era stata insabbiata negli anni di Giovanni Paolo II.
Nonostante in numerosi suoi viaggi internazionali Papa Ratzinger abbia incontrato vittime di preti pedofili, tuttavia, nella visita in Messico di questi giorni non ci sarà un faccia-a-faccia con le vittime di Maciel. "I vescovi messicani non lo hanno chiesto", ha precisato il portavoce vaticano Federico Lombardi. Intanto, però, proprio in coincidenza con la visita papale, e proprio nella città di Leon che ha scelto di visitare, ieri i tre autori di un nuovo libro-inchiesta sul fondatore dei Legionari di Cristo - l'ex prete Alberto Athié, l'ex legionario José Barba e il biografo di Maciel Fernando M. González - hanno tenuto una conferenza stampa. Il volume, 'La voluntad de no saber' (La volontà di non sapere), pubblicata da Random House International, rivela alcuni documenti riservati del Vaticano che dimostrerebbero come nella Curia romana i crimini di Maciel fossero noti ad alcuni da diversi decenni.
Oggi il Papa dirà mesa nel Parque del Bicentenario di Leon alle 10 di mattina (le 18 in Italia), poi vi reciterà l'Angelus di mezzogiorno (le 20 italiane) e, nel pomeriggio (la notte in Italia) presiederà i vespri nella cattedrale di Leon con i vescovi di tutta l'America Latina. Domani il trasferimento a Cuba.
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Il libro scopre l'acqua calda. I reati di Maciel erano noti fin dal Pontificato di Pio XII, l'unico insieme a Papa Benedetto, che abbia ordinato un'inchiesta su questo criminale.
Non si raccontino favole: non si poteva non sapere.
R.
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1 commento:
guarda guarda...Pio XII e Benedetto XVI sono quelli che hanno indagato Maciel.. i Papi meno piacenti e più attaccati dell'ultimo secolo. Strano, no?
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