giovedì 22 marzo 2012

Conferenza stampa choc, vittima accusa prete. Dialogo con sacerdote registrato e acquisito da polizia postale (Ansa)

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Saltano fuori sempre...sempre...sempre...gli stessi nomi!
Impeccabile il comportamento di Mons. Scicluna e della CDF che ora dovra' attivarsi se venisse provato che le curie siciliane hanno fatto orecchi da mercante. Che fine hanno fatto le linee-guida antipedofilia della Cei? Ogni conferenza episcopale ha l'obbligo di presentarle entro maggio, secondo la Lettera Circolare della CDF dello scorso anno.

31 commenti:

Anonimo ha detto...

sempre di più si sta delineando il fatto che la nomina do Romeo a vescovo di Palermo e una sua elevazione al cardinalato sono state un vero abbaglio e un cedere a logiche di tradizione che di merito.

Che cosa accadrà adesso ai due vescovi siciliani?

Anonimo ha detto...

Già, sempre gli stessi. A quando il conto? Perché appaiono inattaccabili nella loro impunità?
Alessia

Anonimo ha detto...

Non era tutto a posto con la pedofilia dopo la cura papale??
Tre casi solo questa settimana e non di 40 anni fa.

Raffaella ha detto...

A quando risalgono gli episodi?
Quello descritto in questo post risale all'inizio degli anni novanta, tanto che risulta prescritto secondo la legge italiana.
La cura papale funziona alla perfezione. Il dramma e' quando ci sono di mezzo certi vescovi che non rispettano le norme imposte dal Papa.
R.

Anonimo ha detto...

Il problema è che l'impostazione è stata sbagliata. Nell'affanno di non lasciare che tutta la Chiesa fosse travolta dallo scandalo, il Papa ha accentrato tutto alla Congregazione per la Dottrina della Fede che, alla fine, rischia di essere sempre imputata per qualunque omissione da parte dei Vescovi. Bisogna decentrare: i vescovi dovrebbero affrontare da soli il problema prendendosi ciascuno la propira responsabilità. Altrimenti la lotta alla pedofilia rischia di essere un boomerang per lo stesso Papa. Nonostante ciò che Ratzinger ha fatto, nell'opinione pubblica è ritenuto il principale responsabile degli insabbiamenti. Quindi vuol dire che ha sbagliato il metodo. Invece di accentrare bisogna decentrare e responsabilizzare le curie diocesane con i loro tribunali. La Congregazione dovrebbe dettare solo le linee orientative e non esaminare nessun caso, salvo quelli che hanno rilevanza internazionale.

Raffaella ha detto...

Ehi, calma, cara A.!
Innanzitutto quale Papa ha deciso di assegnare l'esclusiva dei procedimenti alla CDF?
Il motu proprio e' del 2001. Quale Papa regnava?
Decidiamoci: o il Papa e' sempre responsabile (e quindi Ratzinger ha tale responsabilita' solo dal 19 aprile 2005 E NON PRIMA!) oppure e' responsabile il Prefetto della CDF (e allora la responsabilita' di Ratzinger e' cessata il 19 aprile 2005).
Non e' possibile che Ratzinger sia responsabile di tutto, prima e dopo la sua elezione.
L'opinione pubblica?
Beh, basterebbero due parole per far cambiare idea all'opinione pubblica, ma il Papa e' un signore e non dira' mai nulla con buona pace mia e di chi gli vuole bene.
Quanto alle procedure, urge, cara A, una lettura delle procedure della CDF e della Lettera Circolare del 2011. I vescovi sono i primi responsabili ed e' ad essi che spetta la prima indagine sugli abusi.
R.

Anonimo ha detto...

Purtroppo Papa Benedetto non ha il dono dell'ubiquità e dell'onnoscienza e non è neppure uno e trino. Deve fidarsi, purtroppo, anonimo delle 18.42. Se le varie conferenze episcopali italiote e pure quella nazionale avessero meno potere, se i nunzi fossero meno condizionati da scelte che nulla hanno a che fare con Dio e molto con mammona e politica, tutto sarebbe più facile.
Crudele destino (sigh!) dover sopportare zecche cavalline par tuo, secondo anonimo delle 18.42. Toglimi una curiosità: sei di ac?
Alessia

Anonimo ha detto...

Non mi risulta che l'opinione pubblica sia contro Ratzinger. Diciamo solo un certa opinione pubblica, di cui tu sei un triste esempio, cara Alice, Simona, Sara e chissà cos'altro.
Alessia

Anonimo ha detto...

il card Ratzinger non era ai tempi un oscuro vescovo ma il prefetto della CDF un ascoltato consigliere di Papa GPII. In curia tutti sapevano ma allora si cercava di nascondere, trasferire...

Raffaella ha detto...

Comodo!
Purtroppo il card. Ratzinger fu bloccato piu' di una volta. Lo dimostra il caso Groer.
Inoltre la sua volonta' di combattere i preti pedofili fu chiara fin dal 1988, ma solo nel 2001 le sue indicazioni trovarono ascolto.
Questi sono fatti, non parole.
Ribadisco: o e' responsabile il Papa o il Prefetto della CDF.
Personalmente propendo per la prima ipotesi e cio' vale per tutti i Pontefici, Benedetto compreso.
R.

Anonimo ha detto...

Cerca di calmarti tu, cara isterica! Quando si parla di certe cose vai in escandescenze, perché non sai valutare con obiettività. Il responsabile è il Prefetto della CDF questo è indubbio. Ma è, ripeto, una responsabilità troppo gravosa. Il controllo può sfuggire in certe situazioni. Vanno responsabilizzati i singoli vescovi. Per quanto riguarda la scelta di affidare tutto alla CDF è stata compiuta da Giovanni Paolo II e confermata da Benedetto XVI. Questa è una scelta sbagliata, perché affida una responsabilità troppo ampia a uno solo.

Raffaella ha detto...

Si', Alessia, e' sempre la stessa persona.
Stavolta ho pubblicato il suo insulto perche' tutti possano leggere.
Solitamente leggo privatamente e banno ma stavolta ho voluto condividere :-))
Ripeto: calmati! E leggi le linee guida della CDF e la Lettera Circolare dello scorso anno.
Che senso ha obbligare le conferenze episcopali ad emanare norme entro un anno se i vescovi non sono responsabili?
R.

Anonimo ha detto...

no,caro ultimo anonimo,sono i vescovi che,o per incuria o per timore di vedersi troncare la possibilità di far carriera,hanno sottovalutato o sottaciuto le verità,troppo comodo scaricare sui superiori le proprie colpe,unicuique suum.Adesso dare tutte le colpe a Ratzinger fa comodo a molti,ma non è così che si deve agire,innanzitutto vigilare e non fare 50.000 cose,convegni,viaggi,dialoghi interculturali e attività varie che poco o niente a che fare hanno con la cura pastorale,poi vorrei sapere dove sta questa opinione pubblica'favorevole al papa,deve ancora nascere....GR2

occhio di lince ha detto...

avete notato che l'anonimo/a salta fuori sempre quando si parla di maciel o di responsabilità passate?

mariateresa ha detto...

sì, occhio di lince, si nota molto bene.
Interventi tempestivi come la diarrea dopo un colpo di freddo freddo.

un passante ha detto...

Caro anonimo, goditi che oggi qualcuno di cui sappiamo che poco ti importa paghi per tutti e vattene altrove. La verità non si può nascondere a lungo e prima o poi verra' fuori. E lo ripetero' ovunque e con chiunque, anche altrove, perche' sono uno che ama avvicinarsi il piu possibile alla verita' delle cose. Non era Ratzinger ad abbracciare figuri come Maciel e a proporli come esempio per i giovani, poi avrà avuto qualche colpa, ma la sta pagando , qualcun'altro, beato lui, no

Anonimo ha detto...

Beh, se Raffa è isterica tu sei schizofrenica. Senza offesa, naturalmente.
Alessia

Anonimo ha detto...

Commenti isterici come la moderatrice...complimenti, bel dibattito

Raffaella ha detto...

Sei solo capace di offendere o anche di argomentare?
Ti ho consigliato di leggere la Lettera Circolare della CDF del 2011.
L'hai fatto?
Non e' dando dell'isterico al prossimo che si dialoga!
R.

Anonimo ha detto...

Conosco tutte queste cose e le ho già lette e apprezzate, forse più di certi baciapile. Il mio apprezzamento per il Papa è nel merito, non nel metodo, che ritengo difettoso. Soltanto potenziando tribunali ecclesiastici con tutte le competenze e responsabilità a livello locale si poteva fare risplendere meglio l'immagine del Papa e toglierlo da pastoie gettate da altri. Concludo dicendo che per quanto riguarda le offese sono ben presenti nei tuoi post, quindi inutile fare la santerella.

Raffaella ha detto...

Io non ho mai dato dell'isterico o dell'isterica a nessuno, quindi il tuo tentativo di difesa non ha senso.
Nel merito ti rispondo che nel 2001 si rese necessaria una legislazione di "emergenza" perche' era del tutto chiaro che i vescovi avevano insabbiato le inchieste sui preti pedofili o/e procedevano spostando i colpevoli di parrocchia in parrocchia (Boston, ma non solo, docet).
Quando si constata che la periferia non funziona, il centro deve avocare a se' le inchieste.
Anche nei tribunali statali esiste l'istituto dell'avocazione, per cui l'istanza superiore "attrae" l'inchiesta che l'istanza inferiore non ha potuto o voluto portare a compimento.
Grazie alla competenza esclusiva in materia di pedofilia, la CDF, fra il 2001 ed il 2011, ha svolto un lavoro immane.
Ora che e' cessata l'emergenza, la Lettera Circolare stabilisce in modo inequivocabile qual e' la responsabilita' del vescovo diocesano.
Il card. Ratzinger accetto', nel 2001, una grave responsabilita'.
Ben pochi, dal 2001 ad oggi, lo hanno ringraziato.
Si abbia l'onesta' di riconoscere che egli (praticamente da solo) ha tirato fuori la Chiesa dal baratro.
R.

Anonimo ha detto...

è sbagliato dire che la procedura introdotta nel 2001 sia fortemente centralista. occorre ricordare che l'indagine preliminare relativa al vaglio della "verosimiglianza" dell'accusa rimane compito esclusivo dell'ordinario diocesano. inoltre, anche a seguito della segnalazione del caso alla CDF, la Congregazione può decidere che il processo si svolga cmq a livello diocesano, ritagliandosi il solo spazio dell'appello.

Antonio

gemma ha detto...

mi scusi, signor depositario di giudizi su santarellità e isterie varie, come lei ben saprà la situazione è stata grave per tanto tempo, e la delocalizzazione non ha aiutato. Ricordiamo il polverone americano, con l'arcivescovo di Boston ritenuto inadeguato nell'affrontare il problema e costretto a rifugiarsi in Santa Maria Maggiore. Ricordera' anche che in curia erano tanti gli influenti sul Papa non più in ottime condizioni di salute (almeno a lui la fragilità legata alla salute veniva riconosciuta da tutti voi, allora e anche oggi, a posteriori). Direi che i signori curiali tra di loro erano molto più affiatati di quanto non lo fosse il cardinale Ratzinger con loro, e in genere si dice che l'unione fa la forza. E poi, si parla tanto del palazzo allora sempre aperto, col Papa facilmente raggiungibile...La fedele amica del Papa, il fedele segretario, la segreteria di stato efficientissima rispetto a quella di oggi che si vuol far passare per maldestra, un portevoce coi fiocchi, i vescovi che avevano facile accesso al Papa... Tutte cose che oggi ci viene raccontato che non avvengono più, col Papa chiuso nel palazzo a scrivere di Gesù. E con tutto questo andirivieni di gente, con tutta questa vitalità, con tutta questa efficienza nella macchina dei trionfi giubilari e non, oggi ci si vuol far credere che l'unico che poteva avere accesso al Papa e influire più di altri nel consigliarlo era Ratzinger ? Certo, lo ascoltava, era per lui amico fidato, ma come sappiamo aveva anche altri amici. Come non sono opera di Ratzinger i mea culpa e alcuni celebrati atteggiamenti ecumenici, non lo saranno forse anche altri eventi e decisioni del pontificato meno graditi al mondo. Non si tratta di essere isterici o santarelli, si tratta di fare analisi obiettive. Il problema non è dire che Ratzinger ha sbagliato metodo, potrà anche essere accaduto, ma che mai una volta si ipotizzi che anche altri possano avere sbagliato metodo oltre a lui è cosa che almeno qui ha davvero stufato. E certo che l'opinione pubblica se la prende con lui, se al solito quando arrivano gli anniversari a qualcuno si fa l'inno alla memoria e a lui sempre e solo processi. Capisco che non si può fare altrimenti, visto che uno è santo e l'altro è solo uomo, ma per chi come noi è di più, e lo si sa, ... santa umana pazienza non si venga qui a provocare

Anonimo ha detto...

Visto che hai confessato di bannare, vorrei chiarire che non sono io a darti dell'isterica, a quanto pare gli anonimi sono in tanti.E non ti preoccupare, tanti nemici tanto onore.
ps.s con il vostro appoggio il pontificato va alla grande vedo..

Alice

:-)))
Ovviamente se non ci credi c'è la polizia postale.

Anonimo ha detto...

Se sei onesta pubblicherai il mio messaggio, ma ho come l'impressione che non lo farai.

Anonimo ha detto...

E poi si capisce che l'anonimo che ti da dell'isterica non sono io, io non ti darei mai dell'isterica (anche se lo penso) e non ho mai usato la parola baciapile in vita mia.
Maledizione al giorno che sono capitata in questo blog di matti maledizione.
Avete fatto il diavolo a quattro contro il povero Giovanni Paolo II io solo per questo mi sono arrabbiata, date un'immagine terribile della Chiesa, se tu avessi pubblicato i miei commenti critici dato che mi ero sempre regolarmente firmata con tanto di email invece di ignorare tutti quelli che ti fanno notare il tuo fanatismo, adesso sapresti distinguere un anonimo da un altro.
Sarà che io almeno mi firmavo (fino a che non mi hai tolto il diritto di parola, a me che ho scritto ovunque andando sempre d'accordo con tutti)
Metti l'iscrizione obbligatoria almeno saprai distinguere da dove ti arrivano le critiche.

Anonimo ha detto...

L'ultima ero io: Alice. E davvero non mi nominare più con quelle altre squinternate, o almeno si così onesta da pubblicare tutto.

Anonimo ha detto...

@anonimo

potenziare i tribunali ecclesiastici sarebbe un´ottima cosa, ma con il personale (vescovi e preti) che ci ritroviamo, sarebbe disastroso.

Anonimo ha detto...

Comunque, a parte tutte le discussioni, non si può lasciare impunito questo fatto, altrimenti sarebbe come dimostrare che la lotta alla pedofilia è solo uno slogan.
Si abbia il coraggio di costringere questi vescovi ad andarsene!

Anonimo ha detto...

Il blog dà un'immagine reale della Chiesa di oggi, purtroppo. Ed è un'immagine, appunto, terribile. Inutile vivere sulla nuvoletta illudendosi che tuttovabenemadamalamarchesa.
Alessia

Anonimo ha detto...

l'anno "Horribilis" dei presuli siciliani Romeo /Urso.
Domandiamoci cosa ha fatto in tutti questi anni Vigo. Adesso la tegola in testa al povero Raspanti