Benedetto XVI: sia garantito a tutti un accesso equo e sicuro all'acqua
Fausto Gasparroni
Roma
All'indomani della chiusura del Forum mondiale svoltosi a Marsiglia, Benedetto XVI ha chiesto ieri che sia garantito a tutte le popolazioni del pianeta «un accesso equo, sicuro e adeguato all'acqua», risorsa «preziosa e limitata», tutelando in tal modo il «diritto alla nutrizione» e favorendo «un uso responsabile e solidale del beni della terra».
Il Papa ha lanciato il suo appello, ulteriore dimostrazione dell'attenzione di Ratzinger alle tematiche ambientali e all'utilizzo corretto e solidale delle risorse, subito dopo la recita dell'Angelus, occasione in cui ieri ha toccato anche temi come quello del lavoro, invocando una «adeguata soluzione» per il caso dei lavoratori Alcoa di Portovesme, presenti in Piazza San Pietro, e ha chiesto ai fedeli di sostenere con la preghiera il viaggio apostolico che da venerdì prossimo lo porterà prima in Messico e poi a Cuba.
Dopo aver ricordato che sabato a Marsiglia si è concluso il sesto Forum mondiale dell'acqua e che giovedì prossimo si celebrerà la Giornata mondiale dell'acqua, «che quest'anno sottolinea il fondamentale legame di tale preziosa e limitata risorsa con la sicurezza alimentare», il Pontefice ha auspicato che «queste iniziative contribuiscano a garantire per tutti un accesso equo, sicuro e adeguato all'acqua, promuovendo così – ha aggiunto – i diritti alla vita e alla nutrizione di ogni essere umano e un uso responsabile e solidale dei beni della terra, a beneficio delle generazioni presenti e future».
Le parole del Papa hanno sancito dal pulpito più autorevole il contributo dato dalla Santa Sede al Forum della Santa Sede, con le proposte contenute nel documento «Acqua, un elemento essenziale per la vita. Impostare soluzioni efficaci», elaborato dal Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace per chiedere alla comunità internazionale di «passare dalle dichiarazioni di intenti alle soluzioni» al fine di garantire un effettivo e universale diritto all'acqua.
Tra le proposte della Santa Sede al Forum di Marsiglia, quella di tassare le transazioni finanziarie per dare acqua ai Paesi in via di sviluppo e alle economie emergenti; di istituire corti di giustizia per gestire i reclami di quanti vedono leso il loro diritto all'accesso alle risorse idriche; una sorveglianza delle autorità perchè i privati, nonostante il legittimo diritto ai profitti, tutelino la valenza sociale dell'accessibilità all'acqua.
Salutando al termine dell'Angelus i lavoratori dell'Alcoa di Portovesme presenti in piazza con i loro striscioni (quello in cui si definivano «in lotta per il lavoro», però, in precedenza era stato fatto abbassare), Benedetto XVI ha assicurato loro e alle loro famiglie la sua preghiera e la sua «vicinanza», «auspicando – ha affermato – che la loro difficile situazione, come altre simili, possa avere un'adeguata soluzione».
© Copyright Gazzetta del sud, 19 marzo 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento